giovedì 13 dicembre 2018

Aziendalizzazione Asl

Dall'avvento della aziendalizzalizzazione delle Asl, a partire dagli anni '90 , si è' assistito
a un continuo ridimensionamento delle strutture e prestazioni sanitarie in nome del budget , se infatti l'obiettivo formale da perseguire dovrebbe essere la salute della gente, l'obiettivo reale è diventato solo l’equilibrio di bilancio, la gestione delle compatibilità, il risparmio a tutti i costi, in questo modo l'"appropriatezza" delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e la definizione degli standard ospedalieri hanno finito per tradursi spesso in una riduzione e in un razionamento delle prestazioni erogate; ciò mentre nel contempo si assisteva ai tentativi di una progressiva riduzione degli sprechi, del malaffare e delle ruberie, mediante centralizzazione degli acquisti e applicazione di costi standard che non hanno portato ai risultati auspicati; tutto questo andando avanti con una riduzione del costo del personale sanitario, blocchi del turnover e piani di rientro dettati dalla Regione.
Proprio l'affermazione del centralismo regionale , che punta ad aziende sanitarie sempre più vaste, ha determinato una divisione profonda tra le popolazioni e le strutture sanitarie ingenerando un costante clima di conflitti e contrapposizioni, lasciando che i cittadini e gli operatori facessero le spese di questa riorganizzazione. 


Il diritto alla cura e alla salute inteso come reale partecipazione democratica delle popolazioni alla governance del sistema sanitario nel territorio è stato sacrificato in nome di una logica di pianificazione aziendalistica ed efficientistica, che ha una propria valenza nella ristrutturazione della rete ospedaliera, nel recupero della coscienza economica del sistema, ma che si è rivelata fallimentare, e basta vedere cosa sta succedendo all'ospedale unico.

Conseguenze di tali politiche "efficientistiche" sono state che i due attori protagonisti della medicina sono diventati assolutamente marginali: il paziente è una comparsa che può solo sperare di ricevere la prestazione adeguata, venendo sempre più' spronato dallo stesso sistema a orientarsi verso il privato , mentre gli operatori sanitari vengono considerati dalle aziende solo dei costi da contenere e dei meri esecutori di ordini che devono sottostare a mille procedure e norme burocratiche senza autonomia ma con tutte le responsabilità' del caso.

Siamo dell'avviso che tale processo di costruzione della Salute nel territorio, in cui l'aziendalizzazione del SSN ha rivelato tutta la sua inadeguatezza, va ripreso basandosi sul principio della Salute come diritto universale , democratico e costituzionale prevedendo una partecipazione attiva delle persone e delle comunita' locali nella governance della sanita' territoriale ; il paziente non può essere "l'oggetto" da sottoporre alle cure, ma al contrario deve essere "il soggetto protagonista" del proprio percorso di cura e salute.

La Salute non è solo la difesa dalla malattia ma è il benessere fisico psichico e sociale, risultante di un processo di equilibrio da costruire tra la persona/popolazione e l'ambiente (umano, fisico, biologico, sociale) che lo circonda. Dobbiamo capovolgere il paradigma: l'azienda deve finalmente adattarsi alla complessità sanitaria, non come oggi accade, il contrario.

domenica 9 dicembre 2018

ERP

Risolvere una volta per tutte i problemi dei condomini Erp: e' questa l'esortazione che arriva dal Movimento 5 Stelle Viareggio all'indomani del sopralluogo effettuato dalla portavoce in consiglio comunale Annamaria Pacilio insieme ad alcuni assegnatari degli alloggi di edilizia pubblica in via ....Inquilini che non riescono piu' a tollerare le condizioni di disagio con cui convivono ormai da anni anche famiglie con bambini, disabili, anziani, alle prese con pesanti infiltrazioni d'acqua negli appartamenti che dal tetto arrivano al primo piano causando addirittura allagamenti fronteggiati con l'intervento dei pompieri, tubi che si rompono continuamente, impianti fuori norma e ascensori a rischio di blocco :" e' intollerabile per le istituzioni pubbliche permettere che persone , anche in condizioni di particolari fragilita' , possano vivere in questo modo - interviene la consigliera comunale- Gli abitanti sono arrivati allo stremo e non possono continuare a stare con l'acqua che piove dal soffitto , i piedi a molle , con i catini e gli ombrelli sui mobili, e' una vergogna, pretendiamo interventi risolutivi per queste persone che sono esasperate e alle loro richieste di aiuto si sentono spesso rispondere picche". Solo dopo parecchie insistenze e sollecitazioni infatti, quando va bene , si vedono mandare operai che arrivano alla spicciolata e, in fretta e furia, perche' devono scappare da un'altra parte , su un altro intervento, rattoppano alla meglio la situazione con risultati che spesso lasciano a desiderare, col rimedio che a volte risulta peggiore del danno . " Occorrono interventi rapidi e risolutivi - continua Pacilio- mentre si perde tempo , ci si rimpallano le responsabilità, e si rattoppa , le infiltrazioni continuano a far danni sempre maggiori e a causare pesanti disagi agli inquilini". Una caldaia e' andata in blocco e una famiglia con minore si è ritrovata senza riscaldamento sentendosi rispondere di aspettare qualche giorno, al freddo, il tempo per farla asciugare , o provare a intervenire col phon; una persona disabile che dovrebbe stare a letto invece si è vista costretta a coprirlo con gli ombrelli e invece di stare a riposo si ritrova nella disperazione , a trafficare per asciugare continuamente il pavimento . Ma a impensierire c'e' anche l'aut aut dell'ascensorista : se la proprieta' non si decide a intervenire con la messa a norma dell'impianto (uno degli ultimi lavori, la sostituzione dei cavi, tra l'altro e' stato pagato dai condomini) Erp e' gia' stata avvisata, a giugno non ci sarà altro da fare che bloccare gli ascensori:" come faranno - continua ancora la consigliera - gli anziani e i disabili a uscire di casa? Aspettiamo risposte, ma anche fatti da Erp e dall'amministrazione comunale che attraverso le parole dell'assessore Pierucci in commissione sociale davanti alle rimostranze degli inquilini aveva promesso di farsi sentire.."

venerdì 7 dicembre 2018

Servizio Pubblico...

Il Movimento 5 Stelle Viareggio contro i rincari delle nuove tariffe regionali e i disservizi di un sistema pubblico che costa sempre di più' e funziona sempre meno. Quella ridefinizione delle tariffe che per esempio ha portato l'abbonamento annuo per coprire il percorso da Viareggio a Pietrasanta a schizzare a 250 euro all'anno. Con l'avvento della comunità tariffaria regionale, cioe' l'applicazione di una tariffa unica e omogenea per l'utilizzo di bus su tutto il territorio nazionale, in pratica si e' assistito in Toscana alla solita manovra fatta in nome della razionalizzazione ( come nella sanita' pubblica) che porta invece nuovi esborsi per le tasche dei cittadini . Tutto questo continuando a dare un sevizio poco efficiente e che quindi che non incentiva all'uso del mezzo pubblico: " sono molti i disservizi lamentati dall'utenza, come le corse spesso saltate sulla linea di Torre del Lago - spiega la consigliera comunale Annamaria Pacilio- spesso succede che gli studenti rimangano a piedi perche' la macchina usata per circolare nella frazione che viene cambiata in piazza d'Azeglio a seconda delle esigenze della società' di trasporto , e' quella grande , non riesce a passare dal sottopasso e quindi fa un percorso diverso all'insaputa del malcapitato che rimane senza alcuna comunicazione in attesa del bus e magari deve prendere il successivo,anche dopo un'ora , sempre che riesca a salire nella bolgia , con grande disagio delle famiglie che devono correre in soccorso o magari sono ignare del fatto che il figlio minorenne invece che in classe e' rimasto per la strada". Cosa che si verifica spesso anche sulla via di ritorno; ma non e' tutto:
"Ho avuto modo di riscontrare personalmente disagi anche sulla linea Viareggio- Pietrasanta - prosegue Pacilio- con bus , di mattina , stracarichi di passeggeri tanto da riempire il corridoio con la conseguenza di difficili manovre di salita e discesa per gli utenti". C'e' ancora tanto da lavorare per un servizio pubblico su gomma che sia pienamente funzionale e chi amministra dovrebbe pretendere un servizio di qualita' , mi riferisco in particolare a cio' che accade a Torre del Lago , una frazione che si sente ormai abbandonata a se stessa. E si dovrebbe fare di più' a livello regionale : tutelare le fasce più' deboli e offrire un servizio che tanto piu' e' efficiente tanto piu' incentiva all'uso dei mezzi dando vita a un circolo virtuoso:" Consideriamo - spiega ancora la consigliera pentastellata- che un maggior numero di utenti potrebbe portare a un abbattimento dei costo del servizio pubblico per la collettivita' con il grosso vantaggio di diminuire il traffico e abbattere l'inquinamento dei nostri centri urbani : di questo passo, con questo tipo di interventi, si tratta di cose ancora anni luce dall'essere attuate. " La Regione Toscana ha da sempre nicchiato sul tema degli sprechi, dei disservizi del trasporto pubblico, fino al risultato che e' sotto gli occhi di tutti: si continuano a mettere delle pezze permettendo comunque al gestore del servizi pubblico di fare il bello è il cattivo tempo, intascarendo i soldi dei cittadini in cambio di un servizio scadente.

domenica 25 novembre 2018

Sea e RetiAmbiente

Si definisce miracolo un evento straordinario, al di sopra delle leggi della natura (ma potremmo dire in questo caso anche degli uomini), che si considera operato da Dio direttamente o tramite una sua creatura. Nel linguaggio comune, per estensione, il termine miracolo indica anche un fatto eccezionale, che desta meraviglia. Ecco, rimanendo sbalorditi per quanto sta accadendo, fatto davvero inaudito, ci chiediamo quale sia il deus ex machina (sicuramente ce n'e' piu' di uno) che permette a qualcuno di operare all'interno di un totale stravolgimento delle regole: ovvero nonostante l'esistenza di un provvedimento arrivato niente popodimeno che dall'ANAC, ente indipendente che vigila per prevenire i fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione (palesemente non in grado di superare il miracolo) , ci chiediamo come sia possibile che l'Avvocato , uomo di punta del sindaco Del Ghingaro, possa continuare a transitare ai piani alti , con disinvoltura , all'interno delle partecipate del settore rifiuti, in barba alla legge, agendo da asso pigliatutto. Cosi' nonostante il richiamo arrivato a luglio da Anac , il nostro, mica lascia, addirittura raddoppia. Riprendendo in mano le redini di Sea Ambiente, la societa'
interamente pubblica che gestisce il servizio raccolta rifiuti a Viareggio e (probabilmente ancora per poco) a Camaiore, Azienda che lo stesso aveva lasciato da amministratore unico ai primi di novembre del 2017 per diventare subito dopo presidente di Sea risorse SPA , societa' a capitale misto a maggioranza privata che fornisce servizi alla stessa Sea Ambiente spa , ( da cui il provvedimento Anac, rimasto, per grazia ricevuta? disatteso che aveva sancito l'inconferibilita' e incompatibilità di incarico per l'avvocato passato alla guida della società a partecipazione pubblica ) ; fino al ritorno sullo scranno di quella stessa Sea Ambiente dove ora Miracolo risulta essere nuovamente Presidente con avocate a sè tutte le deleghe gestionali . Tutto questo continuando a sedere ovviamente del CdA di RetiAmbiente, società holding nella quale sono confluite le società di gestione rifiuti nell'Ambito Toscana Costa come appunto Sea ambiente SPA : con l'Avvocato ancora una volta in doppia veste di controllore e controllato , e il mancato rispetto della normativa vigente.
Le responsabilità' sono chiare: del sindaco Del Ghingaro a livello locale, sostenitore a oltranza del presidentissimo , e della sinistra regionale che avvalla e indirizza certe scelte; di chi si preoccupa solo della spartizione delle poltrone , agendo nell' inosservanza delle leggi , a danno dell' efficienza di aziende che operano in un settore delicato come quello dei rifiuti e quindi dei cittadini; chiediamo che venga finalmente ripristinato il rispetto delle regole, a dispetto di chi ha potenti santi in paradiso.

Movimento 5 Stelle Viareggio

lunedì 19 novembre 2018

“Il voto di scambio politico-mafioso”

Mario Giarrusso senatore del M5S, presenta il libro “Il voto di scambio politico-mafioso”. L'appuntamento è in programma per lunedi 19 novembre nei locali della Croce Verde di via Garibaldi a Viareggio; e' prevista la partecipazione dei portavoce locali del Movimento Annamaria Pacilio e Gabriele Bianchi, rispettivamente rappresentanti del 5 stelle in consiglio comunale l'una e in consiglio regionale l'altro (modera la giornalista Donatella Francesconi). Si tratta di un libro scritto a quattro mani dal componente della commissione antimafia Mario Michele Giarrusso insieme allo scrittore da sempre impegnato sui temi della legalità' e del malaffare, Andrea Leccese, Attraverso l’excursus della fattispecie del reato del voto di scambio politico-mafioso e la narrazione delle vicende ad esso collegate, il libro affronta un tema di scottante attualità evidenziando l’incapacità dello Stato di porre fine a un fenomeno sempre più diffuso, troppo soesso misconosciuto, ma che alla fine fa la differenza in un paese davvero democratico dove i cittadini possono esprimere un voto davvero libero da pressioni e condizionamenti.

"La mafia, ormai, non è più soltanto quella con la lupara e la coppola. Ha indossato la cravatta, diversificato i propri interessi e si è ramificata nelle varie articolazioni della società, dalle istituzioni all’economia. Per parlare dello scambio di voto politico mafioso non occorre mobilitare il classico repertorio degli intrighi di palazzo o riferirsi alle roccaforti della malavita organizzata  in mano ai grandi clan. Quello che interessa, al di là della presenza concreta della mafia  anche in Versilia, che  è un fatto appurato, è parlare dell' estensione del concetto di mafia per comprendere appieno  l'entità del problema. Mafia  è quello che succede quando un insieme  di persone si avvale della forza del vincolo associativo per perseguire scopi illeciti, che vanno al di là della legge,  imponendo gli interessi propri o di un gruppo ristretto a danno della collettività. Basta guardarsi intorno. Vedere cosa succede quando la politica  agisce per fare gli interessi di pochi a danno dei molti. E forse abbiamo una chiave di lettura anche per il dissesto della nostra città.
"La mafia, è un fatto notorio, controlla gran parte dei voti in Sicilia", diceva Giovanni Falcone ma ad oggi, è noto  che l'ambito si sia allargato coinvolgendo i luoghi più impensati e insospettabili del Paese. Sappiamo che che oggi la criminalità di tipo mafioso è un sistema che  condiziona la vita pubblica dove trovano predominio individui o gruppi con elevata disponibilità finanziaria che proprio grazie agli enormi capitali che gestiscono, sono in grado di influenzare in maniera determinante gli indirizzi politici, e non solo, di chi governa lo stato , come di chi governa un piccolo paese, basandosi  su una fitta rete di illecite relazioni che coinvolgono ogni ambito e livello di potere.
  I cittadini sanno bene  del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni.  Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto favori, oppure vantaggi magari che erano anche dovuti, ma sono stati ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti, oppure pensano di riceverne, o temono di non riceverne più. Così agiscono di conseguenza . Su questi presupposti  nasce il voto che comporta favori , coinvolge rapporti clientelari, mobilita candidati che mettono in gioco  interessi privati o di un gruppo o di parte.  La vera forza della delinquenza mafiosa risiede nella sua capacità di insinuarsi nelle pieghe pieghe della società civile, creando  rapporti con la politica, la pubblica amministrazione e l'imprenditoria, ma non solo, penetrando in totale segretezza nei circoli massonici: le logge coperte riuniscono potentissimi imprenditori, banchieri, professionisti, magistrati e dirigenti di vario genere.  Grazie alla "massoneria deviata", i mafiosi cercano di agire indisturbati allacciando i legami giusti per mettere al sicuro i propri denari guadagnati con traffici illeciti,  per agire in modo "occulto" ed indisturbato, portare a termine i loro loschi affari uscendone impuniti.
Così quando la politica si accorda con le mafie quello che tutti dovrebbero avere di diritto diventa un privilegio di pochi . Non accade quasi mai che la criminalità organizzata chieda denaro ai politici: le organizzazioni hanno a disposizione montagne di denaro sporco, proventi di estorsioni, traffico di droga e ogni altro illecito. Piuttosto le mafie hanno bisogno di rete di contatti, di favori, di informazioni utili, così scambiano voti con promesse di appalti, poltrone , posti di lavoro, favori, leggi, atti amministrativi a proprio vantaggio. D'altra parte la mafia non è solo un’organizzazione criminale. È anche un’azienda efficiente che produce una quantità impressionante di denaro da riciclare e immettere nell’economia legale. Denaro che fa gola a tutti, a certi imprenditori, ma anche a certi politici disonesti. Sì perchè  La mafia produce consenso politico. Col denaro si fanno le campagne elettorali, si comprano pacchetti di voti. Ma il politico eletto grazie ai boss non è libero, deve sempre qualcosa in cambio : qualche svista, qualche norma, concorso o gara di appalto  "su misura", qualche provvedimento che finisce inavvertitamente per favorire l’impresa infiltrata dalla mafia.  La coabitazione tra mafia e politica, alimentata da consistenti vantaggi reciproci, è un male ormai "strutturale" e non accidentale. 
In Italia il voto di scambio politico mafioso è un problema enorme perché mina la fiducia che i cittadini hanno nelle istituzioni, dà un enorme potere alle mafie e rende ricattabili tutti noi.  Perciò siamo sotto assedio.
Criminalità organizzata e Stato sono legate, nelle loro interlocuzioni più alte, da un legame che si esplicita attraverso un sistema di corruzione che via via scivola verso il basso coinvolgendo così anche comuni cittadini. Il piccolo favore, in cambio della piccola mazzetta, non è altro che il figlio del grande appalto truccato e assurge così a sistema sociale cancellando di fatto i diritti, sostituiti dai privilegi. 
Ecco perché democrazia e legalità vanno insieme, e se da un lato c'è lamafia, la corruzione sta dall'altra faccia della medaglia cancellando i diritti e la democrazia. Nel piccolo, se  ho i requisiti, ad esempio, per accedere a un alloggio pubblico e attraverso la corruzione quell’alloggio viene dato a chi ha meno titoli di me, il mio diritto è stato cancellato. Così come se il posto di lavoro, o un appalto viene promesso a qualche amico degli amici, lascia sul campo i diritti del più meritevole.
Sosteneva Nando Dalla Chiesa che la "La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia". Ebbene   se la mafia avesse potuto contare solo sui mafiosi, i tanti duri colpi subiti l'avrebbero azzerata. Si tratta dunque di un qualcosa di cui tutti in primis dobbiamo sentirci responsabili per l'influenza che comportamenti complici e ad essa funzionali dello Stato ,ma anche di noi semplici cittadini, hanno sulla sua voracità permettendole  di espandere la propria influenza ben oltre la stretta cerchia criminale.
 Di qui l'importanza di promuovere una cultura  della legalità, che vada di pari passo con la promulgazione di leggi davvero incisive ed efficaci, che possono essere fatte da persone credibili come Giarrusso (definito un uomo pericoloso per la mafia, in un'intercettazione,  da uno dei maggiori boss di Cosa Nostra), persone che vogliono davvero combattere questo fenomeno e recidere i legami fra mafia e istituzioni:  chi crede nella democrazia, e lo ha dimostrato chiedendo ai propri candidati di mostrare una fedina penale immacolata, non può tollerare luoghi inviolabili, esentati dal controllo , né chiudere gli occhi di fronte all'esistenza del potere invisibile. 
"Potrebbero esistere mafia, camorra o 'ndrangheta senza gli appoggi?"
No, "potrebbero rimanere solo banditi di strada".
Parola di Carmine Schiavone."

Annamaria Pacilio
Portavoce Consigliera Movimento 5 Stelle Viareggio





giovedì 15 novembre 2018

Casa delle Donne

Speriamo che l'amministrazione torni sui suoi passi .. abbiamo manifestato fin dall'inizio il nostro dissenso per l'inserimento della casa delle donne nel novero dei beni alienabili del comune .. non e' questa la moneta con cui ricambiare l'impegno dei volontari che si impegnano ogni giorno al servizio di donne sole e in difficolta' provenienti anche fuori dai confini comunali, che da decenni qui trovano un valido punto di riferimento. A distanza di mesi dall'annuncio della vendita della casa e nonostante le promesse di una nuova sede, l'amministrazione non ha fatto sapere piu' niente e sull'argomento e' calato il silenzio.. speriamo che questo sia un segnale.. che davanti alla presa di posizione di numerosi enti , associazioni e cittadini il sindaco abbia capito che nessuno vuole una scelta di questo tipo, la casa delle donne non puo' e non deve essere messa in vendita.  Non vogliamo che la logica del far cassa , del monetizzare, sia l'unica a guidare l'operato di una amministrazione che tra l'altro si fa vanto di aver messo i conti a posto ed essere fuori dal dissesto in tempi record.. ebbene che ne dia una testimonianza lasciando la casa delle donne in attivita' nella sua sede storica 

venerdì 9 novembre 2018

Toro BRUCIATO VIVO in Spagna.

URGENTISSIMO!!!!! A MEDINACELI in Spagna TRA POCHE ORE UN TORO VERRA' BRUCIATO VIVO IN NOME DELLA TRADIZIONE. 

Sabato 10 novembre alle 23 nella piazza di Medinaceli (Soria - Spagna) avrà luogo ancora una volta la festa del TORO JUBILO o TORO DI FUOCO. 
Una della feste più orrende che si possano immaginare.
El toro Jubilo che si svolge iogni anno. È la festa del "toro di fuoco" di origine pagana comune a molte località spagnole dove, però, per evitare la crudeltà sul povero animale che comporta la festa e le conseguenti proteste degli animalisti, negli ultimi anni si è sostituito l'animale con un toro meccanico, robot che di vero ha solo la testa del toro a cui vengono attaccati petardi e fuochi artificiali. Qua invece la tradizione è fedelmente rispettata:

Il rituale consiste prima di tutto nell'immobilizzare il toro. 
Alle sue corna viene legato un palchetto di legno sul quale si trovano palle di pece e materiale infiammabile a cui viene appiccato il fuoco. 
Il toro viene fatto scorrazzare nella piazza del paese transennata. 

Le palle di fuoco bruciano per ore. All'inizio il tori è disorientato poi quando inizia a bruciare la parte interna delle corna il dolore diventa lancinante. 
Le gocce di pece finiscono negli occhi accecandolo.
 Il muso e gli occhi bruciano facendolo impazzire di dolore.

Il toro terrorizzato, con il corpo bruciato, accecato va a sbattere contro le pareti o contro le recinzioni, fino a quando agonizzante muore. 

Molte volte i tori tentano di uccidersi lanciandosi proprio contro i muri per porre fine al dolore lancinante. 
A fine festa le carcasse dei tori vengono divise tra i partecipanti per il consumo locale con la credenza che la carne di un animale torturato possa accrescere la loro fertilità e renderli invincibili.

Gli animalisti spagnoli tenteranno come altre volte di bloccare la manifestazione. Ma le Istituzioni hanno già predisposto un imponente servizio di polizia. 
Come è già successo, difenderanno l'indifendibile.


Chiediamo che l'Europa fermi questo orrore . 
La tortura NON è cultura, NON è tradizione, NON è patrimonio da proteggere, ma l'inaudita e insopportabile vergogna di una società che si definisce civile. 

giovedì 1 novembre 2018

In Piazza contro la chiusura del Politeama

Anche il Movimento 5 Stelle Viareggio invita la cittadinanza a partecipare  all'evento in programma domenica alle 15,30 sul Lungomolo del Greco, adiacente al cinema, per manifestare contro la chiusura di uno dei luoghi simbolo della cultura viareggina.
 "Stiamo assistendo all'ennesima sconfitta, la perdita di un altro pezzo di storia della nostra città; tra l'altro è già successo in passato che un cinema teatro della Passeggiata fosse trasformato in un centro commerciale, non vogliamo che accada di nuovo, non vogliamo l'ennesima speculazione ai danni della comunità, vogliamo semmai un serio impegno da parte di chi ci governa per la salvaguardia e il rilancio di uno degli spazi culturali più amati dai viareggini. Vogliamo nuovi progetti e non nuove chiusure, una riapertura del teatro su cui occorre lavorare verificando la possibilità di attrarre fondi per uno sviluppo delle attività culturali ad esso collegate, magari attraverso l'attuazione del federalismo demaniale culturale che permetterebbe di utilizzare al meglio la struttura, con programmi di valorizzazione specifici, dando vita a nuove funzioni in linea con i più ampi progetti di rigenerazione urbana del territorio.

domenica 14 ottobre 2018

La Morina

Che la Morina vada spostata è fuor di dubbio, ma anche tenuta più d'occhio dalle autorità sia per quello che si produce e si tritura, che per la natura e le modalità di conservazione e di smaltimento dell'acqua putrida (quella convogliata in un vascone che ristagna ai piedi della poderosa schiena d'asino al centro della discarica). 

Il Movimento 5 Stelle punta il dito contro la Morina: che vada portata il più lontano possibile dal centro abitato anche per il cattivo odore che emana, non c'è ombra di dubbio, ma che venga spostata ancora più addentro a un parco naturale, seppur questa soluzione sia stata avvallata dall'ente Parco diversi anni fa, pare perlomeno una soluzione bizzarra.  Per un'area protetta infatti non è certo il massimo ospitare una discarica dove il verde e il legno lasciano il posto all' inquietante presenza di plastica riscontrata nel materiale da lavorare prima, e nel compost dopo; una discarica da cui certi giorni arriva un fetore che sa poco di bosco, dove si assiste tutto intorno all'impattante passaggio di camion per il carico e lo scarico del materiale.

Che dire poi dell'accumulo di acqua che si dice venga raccolta dal dilavamento dei cumuli per la pioggia che quando esonda viene mandata al depuratore, e magari può filtrare nel terreno sottostante? Ci chiediamo che ne è stato del progetto di Sea che a dicembre 2016 ne prevedeva lo spostamento: come mai è ancora tutto fermo? Il sito tra l'altro continua a lavorare con l'autorizzazione scaduta da anni, anche questo è normale? Non ci dimentichiamo che il terreno è stato (e lo è ancora ma sotto curatela) nelle mani della Viareggio Patrimonio che si è rivelata nello svolgimento dei suoi compiti ben poco attenta alla legalità e alle regole (non saremmo infatti arrivati al punto che siamo), il che ci preoccupa non poco. A questo punto vorremmo delle risposte dall'Amministrazione. Ci ricordiamo tra l'altro di un'indagine dei Carabinieri di qualche anno fa nel corso della quale furono riscontrate delle irregolarità nei lavori di bonifica che tra l'altro erano stati solo parzialmente eseguiti, da lì forse si decise, è proprio il caso di dirlo, di metterci una pietra sopra, e forse anche di più, dei cumuli che ne hanno determinato appunto la schiena d'asino.. ci piacerebbe sapere cosa c'è sotto.. da ogni punto di vista.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

Mozione " Il mondo che vorrei"

Con questa mozione chiediamo conto di una serie di domande rimaste senza risposta, che trovano una qualche ragione in quanto è accaduto di recente tra sindaco e Rfi (una delle aziende condannate in primo grado dal Tribunale di Lucca per il disastro ferroviario del 29 giugno 2009). Si tratta appunto di un incontro che è stato organizzato a poche settimane dall'inizio del processo d’appello per la strage che provoco' la morte di 32 persone, un incontro  a porte chiuse, del quale non era stata data notizia all’associazione dei familiari delle vittime,  al quale hanno partecipato rappresentanti di Rfi , insieme ad Anci , Regione Toscana e Protezione civile. Un appuntamento motivato – così le parole del sindaco, successive all’incontro – dall’intenzione di costituire a Viareggio l'Osservatorio istituzionale per la sicurezza della rete Ferroviaria. Un incontro – lo ribadisco - di cui nessuno sapeva niente, precluso tra l'altro all'Associazione dei familiari delle vittime, che non e' stata invitata  .
Ci chiediamo anzitutto i motivi che hanno portato ad un incontro che, nonostante i temi trattati e l'evidente interesse per la cittadinanza, e' stato organizzato in gran segreto e ha lasciato per altro fuori i rappresentanti dell'Associazione da anni in prima linea per la sicurezza ferroviaria; e vorremmo sapere che ne è stato dei  precisi impegni e garanzie chieste a suo tempo all'azienda riguardo al tema della sicurezza, così importante per i cittadini dopo quello che è successo e continua a succedere sulle linee ferroviarie italiane.
Il Sindaco infatti  ha invitato a Viareggio Rfi, una delle aziende che  si legge in sentenza , ha “ottenuto vantaggi consistenti nel risparmio economico derivato dalla omissione di interventi di carattere tecnico". Un'azienda condannata per " negligenza, imperizia e incuria”, per non aver applicato norme basilari sulla sicurezza causando la morte di 32 persone, e che continua a dimostrare, lo dicono i numerosi incidenti occorsi anche di recente, di non essere in grado di attuare efficaci sistemi di controllo e di verifica sia riguardo alla manutenzione dell'infrastruttura (in carico a  Rfi) che dei veicoli ferroviari ( in carico a Trenitalia).
Di contro, nulla è dato sapere di quanto emerso da questa riunione al di là dello scarno comunicato stampa diffuso.  
Alla luce di quell’appuntamento – che si dice voler replicare - chiediamo oggi di conoscere:  
  1. Se è stato chiesto a Rfi di rinunciare alla prescrizione in modo che vengano accertate le responsabilità della strage;
  2. Se è stato esibito dalla stessa azienda - come da documento sottoscritto da questa amministrazione e da richiesta scritta del Sindaco prima del 29 giugno scorso -  il documento di valutazione  del rischio della tratta ferroviaria che attraversa la nostra città, insieme al documento che attesta la presa in atto delle raccomandazioni della commissione investigativa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti all’indomani della attività di indagine sulla strage di Viareggio. 
  3. Ci chiediamo che fine abbia fatto il documento che attesta la messa a norma delle prescrizioni riguardanti la mancanza di sicurezza sul lavoro emanate dall' Ausl nel 2013 nei confronti di Rfi.
  4. E se stato chiesto, così come riportato nella mozione approvata in Regione Toscana, dell'istallazione a bordo dei treni del detettore antisvio;
  5. E se i vigili del fuoco e la protezione civile vengono avvisati di quando attraversano la città merci pericolose, e se ne conosce precisamente il tipo.

Perché appunto non sappiamo niente.
E non capiamo questo voler tener lontano da documenti, circostanze cui la cittadinanza  avrebbe tutto il diritto di accedere. Non ci dimentichiamo del carteggio avvenuto qualche tempo fa, anche questo in gran segreto, tra Sindaco e Rfi,  del quale, nonostante gli interrogativi posti, il primo cittadino ha negato spiegazione; o meglio a qualcuno ha spiegato che si tratta di atti riservati conseguenti a un contatto strettamente personale con i vertici dell'azienda ..peccato che riguardo certi temi come quelli della sicurezza , quando si parla di vittime, di disastro colposo, non c'è e non ci deve essere nulla di personale  e di riservato ma semmai il piu' ligio rigore istituzionale, insieme alla garanzia della massima trasparenza.mozione " Il mondo che vorrei"mozione " Il mondo che vorrei"

domenica 23 settembre 2018

Solidarietà ai familiari delle vittime

Solidarietà ai familiari delle vittime. È quella espressa dal MoVimento 5 Stelle Viareggio in riferimento allo smacco dato dal Sindaco all'Associazione "Il mondo che vorrei" per aver organizzato a poche settimane dall'inizio dell'appello per la strage che provocò la morte di 32 persone, un incontro a porte chiuse e non pubblicizzato con rappresentanti di Rfi (una delle aziende condannate in primo grado dal Tribunale di Lucca per il disastro ferroviario del 29 giugno 2009), insieme ad Anci, Regione Toscana e Protezione Civile, con la motivazione addotta di portare avanti l'Osservatorio istituzionale per la sicurezza della Rete Ferroviaria; un incontro precluso all'Associazione dei familiari delle vittime , che non e' stata invitata.

Ci chiediamo anzitutto i motivi che hanno portato a un incontro che, nonostante i temi trattati e l'evidente interesse per la cittadinanza,  è stato organizzato in gran segreto e ha lasciato fuori i rappresentanti dell'Associazione, da anni in prima linea per la sicurezza ferroviaria, Associazione che prima di far accedere Rfi a qualsiasi tavolo di confronto, o trattativa, aveva chiesto precisi impegni e garanzie all'azienda confidando, a questo punto invano, nel supporto del sindaco. 

Difatti in barba alle rassicurazioni date e al rispetto per i familiari delle vittime, il Sindaco ha invitato a Viareggio Rfi, una delle aziende che si legge in sentenza, ha “ottenuto vantaggi consistenti nel risparmio economico derivato dalla omissione di interventi di carattere tecnico". Un'azienda condannata per " negligenza, imperizia e incuria”, per non aver applicato norme basilari sulla sicurezza causando la morte di 32 persone, e che continua a dimostrare, lo dicono i numerosi incidenti occorsi anche di recente, di non essere in grado di attuare efficaci sistemi di controllo e di verifica sia riguardo alla manutenzione dell'infrastruttura (in carico a Rfi) che dei veicoli ferroviari ( in carico a Trenitalia).

E così, mentre le richieste dell'Associazione rischiano di cadere nel vuoto, addirittura i suoi rappresentanti vengono tenuti lontani da documenti, fatti e circostanze cui avrebbero tutto il diritto di accedere. Non ci dimentichiamo del carteggio avvenuto qualche tempo fa, anche questo in gran segreto, tra Sindaco e Rfi, del quale, nonostante gli interrogativi dell'Associazione, il primo cittadino ha negato spiegazione; il Movimento 5 Stelle ne ha chiesto ufficialmente le risultanze, e sta ancora aspettando di conoscerne il contenuto, fermo restando che Del Ghingaro ha già spiegato ai familiari delle vittime che si tratta di atti riservati conseguenti a un contatto strettamente personale con i vertici dell'azienda ..peccato che riguardo certi temi come quelli della sicurezza, quando si parla di vittime, di disastro colposo, non c'è e non ci deve essere nulla di personale e di riservato ma semmai il piu' ligio rigore istituzionale insieme alla garanzia della massima trasparenza.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 6 settembre 2018

Sanità al Versilia?

Al Tabarracci mancano persino le garze. 
Il nuovo assetto della super Asl dell'area nord ovest, uno dei pilastri della riorganizzazione voluta da Rossi del Servizio Sanitario Regionale, utile (ma solo sulla carta) a ottimizzare costi e servizi, continua a portare svantaggi e difficoltà ai cittadini e ai lavoratori del comparto. 
Medici, infermieri, operatori sanitari, addetti alle pulizie, sono infatti alle prese con imbarazzanti défaillance della maxi organizzazione, che cercano di gestire alla meglio, innanzi a cittadini spaesati e insoddisfatti di un'assistenza sempre più inadeguata. 

Loro, i lavoratori, infatti sono quelli in prima linea, quelli che mettendoci la faccia devono  sopperire ai disservizi patiti dall'utenza tamponando le magagne di un sistema sanitario allo sfascio, un carrozzone, guidato da chi non si cura minimamente dei bisogni dei cittadini e delle condizioni in cui operano coloro che sono chiamati a dare in modo concreto risposte a bisogni così importanti come quelli riguardanti la sanita' pubblica. 

Ultima in ordine di tempo, ma non di importanza, la problematica che riguarda la mancanza di materiale sanitario di consumo negli ambulatori: garze, medicinali e medicazioni sono infatti ormai introvabili presso il distretto del Tabarracci creando non pochi problemi. "Come al solito a rimetterci sono i lavoratori e i semplici cittadini; dall'alto si  accampano sempre le solite scuse , quelle della mancanza di soldi.. Peccato che per chi dirige,  sia in Estar che al banco di comando di azienda sanitaria e Regione, soldi e benefit non mancano mai".

Annamaria Pacilio M5S Viareggio 

venerdì 10 agosto 2018

Regolamento Urbanistico calato dall'alto.

No a un regolamento urbanistico che incide sulla città aggredendo il  territorio con colate di cemento e attraverso l'attuazione di opere invasive e di grave impatto sull'ambiente che poco hanno a che fare con la reale valorizzazione e cura del territorio.

E' inutile turarsi il naso nascondendosi dietro l'alibi che la città aspetta da tempo un nuovo regolamento urbanistico e che serve per il bene di Viareggio. 

Una cittadinanza che vede calato dall'alto questo piano senza aver avuto possibilità di confronto, senza che sia stato avviato un percorso condiviso e partecipato.

E meraviglia la mossa del PD: in commissione aveva avuto una posizione che si è poi ribaltata in consiglio comunale porgendo sul piatto d'argento all'amministrazione un valido aiuto per far passare il regolamento. Un contributo fattivo che si concretizza in una fiducia piena data al sindaco e alla sua giunta quella offerta tout court dal partito democratico fin da subito nonostante la mancanza lamentata dallo stesso pd, di una qualsiasi forma di apertura e di condivisione con i cittadini. 

Ricordiamo la consegna in ritardo dei documenti ai consiglieri di minoranza, le domande rimaste inevase in sede di consiglio comunale, la constatazione che anche stavolta le ragioni della politica hanno la meglio su una precisa volontà di caratterizzazione e valorizzazione dei vari ambiti della città. 
Tutti argomenti sui quali qualcuno può soprassedere evidentemente tenendo fissa la prua in vista delle prossime elezioni comunali. 

venerdì 3 agosto 2018

"Cittadino Sentinella" o Associazioni?

Come MoVimento 5 Stelle Viareggio esprimiamo i nostri dubbi sull'iniziativa dei volontari per la sicurezza presentata dall'associazione SiAmo di Torre del Lago in collaborazione con l'amministrazione comunale.
Anzitutto vorremmo capire meglio gli scopi e la natura di questa associazione. Considerata poi la delicatezza dell'argomento sicurezza, ci chiediamo come verrà organizzato questo servizio, tra l'altro consapevoli della difficile realtà della frazione che potrebbe portare a situazioni di difficile approccio e gestione da parte di operatori che ovviamente non hanno come prescrive la legge, possibilità di intervento diretto ma solo di segnalazione e di coordinamento con le forze dell'ordine, forze dell'ordine che pare di capire sono un po' preoccupate da queste iniziative spontanee che non garantiscono la professionalità necessaria in un settore nevralgico come quello che attiene la sicurezza sul territorio. 
Il "cittadino sentinella" è bene che abbia un canale diretto e sinergico con tutte le forze dell'Ordine e coordinato con iniziative come le App di Vicinato che funzionano solidalmente perché il cittadino è motivato nel difendere la sua abitazione e conosce il territorio, i volti, le auto, le abitudini di chi lo frequenta: nelle zone in cui attualmente funziona, è stata riscontrata una netta diminuzione dei reati predatori; performance che potrebbero addirittura migliorare con l’aiuto della tecnologia ( sistemi di video sorveglianza, telecamere) quando effettivamente applicata.
Naturalmente tutto ciò non deve essere confuso a nostro avviso, da situazioni e iniziative che, malgrado lo si neghi, paiono nate, facendo leva sul malcontento della cittadinanza, più per esigenze di natura elettorale e di propaganda che altro.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

domenica 29 luglio 2018

Miracolo Anac

Ricordiamo che Anac è un'autorità amministrativa indipendente che ha per missione quella di prevenire la corruzione nell'ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle società partecipate e controllate mediante l'attuazione delle trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché l'attività di vigilanza nell'ambito dei contratti pubblici, degli incarichi e comunque in ogni settore della p.a. che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi o di commistione di interessi pubblico - privati. 

Ci viene quindi spontaneo chiedere quali sono i presupposti su cui si fonda il ricorso al Tar presentato dal Sindaco contro il pronunciamento dell'Anac, quali sono gli argomenti così preponderanti portati a supporto della legittimità di tale nomina .. visto che ai cittadini questa mossa, ovvero il ricorso al Tar, costerà 14 mila euro che per un'amministrazione con evidenti problemi di cassa non sono bruscolini. Quando tra l'altro pare evidente facendo riferimento al buon senso, al di là di ogni normativa, l'incompatibilità tra le due cariche apicali ricoperte, essendo lo stesso Miracolo passato con disinvoltura da presidente di Sea Ambiente a presidente di Sea Risorse: si parla di legalità ma anche di opportunità, essendo le due società legate da vincoli contrattuali e prestazionali, in cui la stessa persona si è ritrovata a fare gli interessi quando del controllore (Comune), quando del controllato (azienda privata), il tutto con ricadute anche sull'assetto di Reti Ambiente nel cui CdA siede infatti lo stesso Miracolo. 

Singolare anche che la consorte della persona in questione sieda oggi sullo scranno del Presidente del Consiglio Comunale, ma questa è un'altra storia..
Visti i problemi di incompatibilità evidenziati da Anac, così come il sindaco l'ha nominato, chiediamo quindi che lo rimuova. Preoccupa quanto meno anche il fatto che in Sea non esista la figura, prevista per legge, del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, al quale vengono riconosciuti poteri di vigilanza sull'attuazione effettiva delle misure anticorruzione, nonché di proposta delle integrazioni e delle modifiche delle stesse ritenute più opportune, che tra l'altro è il destinatario del provvedimento Anac. A questa figura l'autorità dà appunto mandato di comunicare al soggetto cui è stato conferito l'incarico la causa di inconferibilità e la conseguente nullità dell'atto di conferimento dell'incarico e del relativo contratto adottando i provvedimenti conseguenti. Il tutto demandato appunto a un fantasma, invisibile così come il contenuto della sezione società trasparente sul sito dell'azienda Sea, carente di informazioni veramente utili alla trasparenza riguardo l'operato della società. 

sabato 30 giugno 2018

Stadio dei Pini in svendita

Una lenta agonia. Come quella che ha accompagnato tanti beni poi svenduti a causa del dissesto della città. Adesso tocca allo Stadio dei Pini? A chiederselo è il Movimento 5 Stelle insieme alla Lega e al Movimento cittadini per Viareggio e Torre del Lago che preoccupati per la chiusura dell'impianto, scendono in campo a fianco della società, dei tifosi, dell'intera città per difendere un altro bene pubblico a rischio puntando il dito contro l'Amministrazione che dopo la decisione della commissione di vigilanza di chiudere lo stadio per carenze strutturali, nonostante le proroghe che hanno permesso a pezzi e a bocconi al Viareggio di archiviare la stagione (e qualche rattoppo in corso d'opera) nulla ha fatto se non procrastinare il problema. Un problema che oggi torna di scottante attualità visto che in mancanza dei lavori di adeguamento richiesti la chiusura definitiva dello stadio diventa realtà. Il nodo infatti è l'entità degli interventi da eseguire, sui quali ancora non c'è chiarezza. Gli interventi necessari per rendere sicuro l’impianto infatti nonostante i continui richiami della commissione di vigilanza, e uno stato di deterioramento in perpetuo divenire, sono ancora tutti da fare, e richiedono una spesa di centinaia di migliaia di euro, il Viareggio 2014 da solo non ce la fa. Un peso gravoso che non si può buttare tutto sulle spalle dell'ultimo arrivato- tuonano Movimento 5 Stelle, Lega e Cittadini di Viareggio e Torre del Lago. Tra l'altro il 30 giugno è scaduto anche il contratto per la gestione in comodato dello stadio con il Viareggio 2014, tutto da rivedere alla luce degli interventi da eseguire e del periodo di concessione che finora era stato fissato solo in un anno. Nonostante le prescrizioni della commissione di vigilanza sull'indicazione dei criteri da seguire e la redazione di un crono-programma riguardo i lavori da compiere per rendere nuovamente conforme l’impianto agli standard di sicurezza, la Società non ha infatti ancora niente di concreto in mano, solo un contratto di comodato (da rinnovare) il quale stabilisce che il gestore deve accollarsi gli interventi sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione, insieme alla consapevolezza di non essere in grado da sola a far fronte a tutte le spese necessarie per rendere agibile l’impianto. Ecco che con tutti questi nodi al pettine, invece che accelerare per trovare una soluzione contro il tempo tiranno, l'Amministrazione, nonostante le pressanti richieste della Società, ha pensato bene di riparlarne con calma l'11 luglio a ridosso dell'iscrizione della squadra al campionato, il che lascia pensare sull'effettivo interesse da parte dell'Amministrazione di voler risolvere al più presto il problema.  Non è che sfruttando questa situazione di impasse, sull'onda dell'urgenza, alla fine spunterà fuori dal cilindro magico di Del Ghingaro la solita soluzione, più di supporto a qualche business che all'intera città?

domenica 27 maggio 2018

Comunicato: Commissione Urbanistica

Ennesimo atto di forza dell'amministrazione del Ghingaro. La sede e' la commissione urbanistica ambiente riunita in seconda convocazione ieri pomeriggio con all'ordine del giorno l'argomento Valleverde , al quale e' stato aggiunto in extremis il piano della telefonia. A parte la mancanza del numero legale dei componenti della maggioranza - abbiamo assistito a chiamate a casa di sollecitazione e di invio deleghe ben oltre l'orario di inizio della commissione- spiegano in una nota congiunta Pacilio e Pacchini capigruppo rispettivamente del Movimento 5 stelle e della Lega - ci deve essere spiegata la ragione di questa fretta, dell' aggiunta all'ultimo minuto di un argomento tra l'altro molto delicato come quello della telefonia , un argomento ormai da tempo sul tavolo delle decisioni del sindaco , per il quale appunto non si capisce questa urgenza che non puo' nel caso che rivelare un’incapacità’ di fondo nella programmazione o anche il tentativo di un colpo  di  mano per chiudere in quattro e quattr'otto la partita  potendo contare sul poco tempo a disposizione dei consiglieri di minoranza per  studiare la documentazione  collegata arrivata in qualche caso anche la mattina stessa della convocazione. Non e' nuovo il comportamento di presentare i documenti all'ultim'ora - prosegue la nota congiunta- ma questa volta si e' toccato il fondo . La commissione si e' chiusa nel caos con l'abbandono da parte della minoranza e la richiesta di messa a verbale della mancanza di ogni requisito di legittimita' , l'avviso e' quello di non azzardarsi a prendere decisioni cosi' importanti che riguardano la salute e la sicurezza dei cittadini cercando scorciatoie e in barba ai regolamenti e alle leggi


mercoledì 23 maggio 2018

Il banchetto negato dell'associazione Il Mondo che Vorrei.

No secco al banchetto in passeggiata dell'associazione "il mondo che vorrei" : i familiari delle vittime della strage di Viareggio si vedono negare dal comune l'autorizzazione all'occupazione del suolo per una iniziativa atta a "non dimenticare" e  a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessita' di ottenere finalmente giustizia per quanto accaduto la notte dell'ormai lontano 29 giugno 2009 . Il motivo addotto , il diniego della giunta municipale che testualmente nega lo svolgimento di simili iniziative sui viali a mare. Prima di tutto ci chiediamo quali siano le iniziative simili, quelle che vedono un comitato formato da un insieme di cittadini provati nel corpo e anche nell'anima per aver lottato fin'ora contro i mulini a vento,  impegnati a chiedere conto di una giustizia sempre più' offuscata dalle ombre della prescrizione dei vari reati  che  mano a mano vanno a cadere per l'inerzia di uno Stato mostratosi da sempre poco interessato  a perseguirne i colpevoli . Persone  che chiedono da quel tragico giorno di vedere accolte le loro richieste per una maggiore  sicurezza riguardo ai convogli che transitano sulla nostra rete ferroviaria, che non perdono l' occasione di essere sempre presenti, di accendere ancora una volta i riflettori sulle vittime Invisibili di questa strage.  Oggi quelle stesse persone  si ritrovano a bussare davanti a un'altra porta che , anche  a livello locale, resta inesorabilmente chiusa. " Ci chiediamon le ragioni di un tale diniego - interviene annamaria pacilio portavoce in Consiglio comunale del  Movimento 5 Stelle viareggio- ci domandiamo a chi possa dare fastidio la loro presenza :  riteniamo che l'amministrazione abbia il dovere , anche morale , di stare a fianco di questi cittadini , di accoglierli , essere di supporto piuttosto che di ostacolo". " Non basta  solo commemorare chi non c'e' piu' - prosegue pacilio- ma occorre onorare il loro ricordo accompagnando il difficile cammino di chi e' rimasto e si sente abbandonato nella sua incessante richiesta di giustizia". 

domenica 29 aprile 2018

Non parlate al conducente


Continua il mantra del nostro Sindaco Giorgio del Ghingaro, nel porre in essere posizioni molti discutibili come l'uscita dal parco del nostro Comune. Ultimamente si è scagliato contro il Presidente del Parco Maffei Cardellini, reo di avere osato mettere in dubbio l'opera del prolungamento dell' asse di penetrazione, immaginata ed imposta con una surreale delibera di giunta, che prevede un'unica ipotesi: quella a Sud dello Stadio. Il tracciato più assurdo, costoso ed inutile, ma che può garantire il più oneroso contributo di spesa del denaro pubblico, cioè di tutti noi. Nonostante l'intera città nell'unico dibattito pubblico convocato dallo stesso Sindaco, abbia partecipato in massa mentre lo stesso disertava, sancendo una volontà plebiscitaria contraria a tale soluzione, il nostro primo cittadino continua imperterrito ad attaccare chiunque ponga degli interrogativi e delle soluzioni alternative, ad un' opera sicuramente onerosa nella realizzazione e a nostro avviso come MoVimento 5 stelle, dall'impatto devastante che cambierebbe definitivamente il profilo della città. Ci sono state numerose manifestazioni pubbliche organizzate da associazioni, partiti e comitati che rappresentano la società civile e dinamica di questa città, che rivendicano l'assenza di un vero processo partecipativo sistematicamente e volontariamente negato. Sono stati organizzati dibattiti, convegni, con illustri professionisti, ambientalisti, urbanisti, architetti e cittadini comuni che in svariate sedi hanno contribuito a chiarire il modello di città che si vuole immaginare, per un futuro turistico e sostenibile. Appare quasi superfluo considerare la "via delle Darsene" o "via del mare" come piace appellare a questa amministrazione, un tracciato contorto e contraddittorio in mezzo alla pineta, che dovrebbe essere inserito in un contesto di una progettazione complessiva di viabilità e di pianificazione industriale. Occorre aprire un vero processo partecipativo, prima di offendere in maniera definitiva ed irreversibile il prezioso patrimonio naturale di questa città. L'ottusità di certe posizioni si amplificano se non si aprono dialoghi, ma si impongono dogmi e diktat e si crede veramente di avere a che fare con una città inerme, qualunquista e disinformata. 
Alla luce di questi ultimi eventi, si può legittimamente sospettare che vi siano dei forti interessi che vanno al di là di ogni nostra ragionevole capacità di comprensione, per la quale il MoVimento 5 Stelle chiede urgentemente che sia fatta chiarezza di fronte ad un reale dibattito pubblico, continuamente annunciato e mai realizzato, sviscerando le numerose contraddizioni urbanistiche ed ambientali che il primo cittadino continua a nascondere alla città, considerando i suoi abitanti delle inutili comparse e che viceversa il MoVimento 5 stelle da sempre favorevole al dialogo con la città, intende promuovere ulteriormente in tutte le sedi istituzionali.

MoVimento 5 stelle Viareggio

martedì 17 aprile 2018

Comunicato: La Salute all'ultimo posto.




Raccogliamo il pressante invito della cittadinanza e l’appello della FIALS, il sindacato autonomo della Sanità, nel prestarci come Movimento 5 Stelle della Versilia ad essere da pungolo alla Regione per denunciare il fallimento delle politiche regionali di contenimento dei costi che dovevano portare ad una maggiore razionalizzazione ed efficienza dei servizi sanitari e che invece, sotto gli occhi di tutti, sono miseramente fallite.
Si è solo pensato ad aumentare il numero dei dirigenti diminuendo le forze operative necessarie di medici, infermieri e personale sanitario, che chiediamo invece di incrementare e incentivare regolarizzando i lavoratori precari, per serrare le fila all'interno dei vari reparti sanitari in vista di una stagione estiva che come di consueto registra un forte aumento di richieste di prestazioni sanitarie da parte dei numerosi ospiti e turisti presenti sul nostro territorio. Dall'altra parte, si pone l'accento sulla necessità di una efficiente riorganizzazione che preveda sempre alla base dei servizi sanitari pubblici offerti massima apertura e fruibilità, ma soprattutto organici sufficienti per dare prestazioni di qualità riconoscendo la professionalità degli operatori nei reparti che hanno in questi anni sopperito ai tagli indiscriminati della dirigenza.
Ci duole ricordare che per le scellerate scelte ambientali di amministratori locali e regionali di Dx e di Sx, in questi anni la Versilia ha dovuto subire il più alto numero, rispetto alla media nazionale e regionale, di casi legati ai tumori e alle innumerevoli malattie cardiovascolari e gastroenteriche e che a tutto ciò si è risposto tagliando gli specifici servizi sanitari, creando enormi disagi ai pazienti che si concretizzano in risposte tardive e inefficienti in termine di ricoveri, responsi di esami diagnostici, e di prestazioni richieste.
E' ora di dire BASTA a delle “NON-SCELTE“, la salute dei cittadini non può più aspettare, con tutti i nostri portavoce locali, regionali e nazionali, porteremo in ogni sede istituzionale tale emergenza non più procrastinabile. 

MoVimento 5 Stelle Versilia

mercoledì 14 marzo 2018

Comunicato Congiunto: Capitolato Concessioni


Questa mattina i capogruppo Annamaria Pacilio M5S Viareggio, Maria Domenica Pacchini Lega e Massimiliano Baldini Mov. dei Cittadini per Vg e TdL hanno depositato numerosi emendamenti ed una mozione alla proposta di delibera del “Capitolato delle concessioni comunali degli arenili di ponente e di levante delle aree delle pinete di ponente e di levante” che la Giunta Del Ghingaro porterà in Consiglio Comunale lunedì prossimo.
Dopo aver incontrato i rappresentanti di categoria, ci siamo resi conto che il dialogo fra l'Amministrazione ed i commercianti è stato ben diverso da come ha dichiarato l'Assessore Servetti in Commissione. Gli esponenti del Centro Commerciale naturale della Passeggiata non sono stati ascoltati.
La sensazione, a leggere le modifiche volute da Del Ghingaro, è quella di un'occhio di riguardo verso i concessionari e molta trascuratezza al contrario per gli interessi dei gestori.
Per questo motivo impegneremo il Consiglio Comunale su diversi temi.
Chi fa impresa rischia in proprio e implica un impegno alla valorizzazione della propria attività e di conseguenza del territorio, invece il semplice concessionario ha introiti grazie ai beni della collettività.


Annamaria Pacilio
Capogruppo M5S Viareggio
Maria Domenica Pacchini
Capogruppo Lega
Massimiliano Baldini
Capogruppo Mov. dei cittadini per Viareggio e Torre del Lago



Di seguito le proposte:


- Al Presidente del Consiglio Comunale di Viareggio
- Al Sindaco del Comune di Viareggio
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PROPOSTA DI EMENDAMENTI AL “CAPITOLATO DELLE CONCESSIONI COMUNALI DEGLI ARENILI DI PONENTE E DI LEVANTE E DELLE AREE DELLE PINETE DI PONENTE E DI LEVANTE . DELI BERA DI C.C. N. 42/2011. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI” POSTO AL PUNTO N. 6 DELL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VIAREGGIO DEL 19 MARZO 2018 H. 14,30.
I sottoscritti Consiglieri Comunali Anna Maria Pacilio, Capogruppo M5S, Maria
Domenica Pacchini, Capogruppo Lega, Massimiliano Baldini, Capogruppo
Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini, concordemente e
congiuntamente, letto l’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 19 marzo 2018
ed in particolare la delibera posta in votazione al punto n. 6 del medesimo ordine del
giorno, inerente la modifica e l’integrazione del capitolato delle concessioni comunali
degli arenili di ponente e di levante, già a suo tempo approvato dal Consiglio
Comunale del Comune di Viareggio con delibera n. 42/2011, propongono che il
Consiglio Comunale di Viareggio provveda a mettere in votazione e ad approvare i
seguenti emendamenti:

ART. 1 – OGGETTO DEL REGOLAMENTO.
Di seguito ed a integrazione del comma 2 si aggiunge, dopo la parola regolamento,
“fermo restando quanto previsto all’art. 12, comma 2-bis, e agli artt. 13, 14, 19 e 20
del presente Capitolato Comunale”.

ART. 4 – PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONCESSIONE.
MODALITA’ E DOCUMENTAZIONE – ISTRUTTORIA.
Al comma 3, reinserire, dopo le parole socio ed amministratore la dizione “anche a
mezzo certificazione C.C.I.A.A. con attestazione antimafia”.

ART. 8 – REGIME GIURIDICO DEI MANUFATTI COSTRUITI SULLE AREE IN
CONCESSIONE
Al comma 3, successivamente alle parole (posta elettronica certificata), sopprimere
la dizione “Il Comune al medesimo prezzo potrà espressamente esercitare il diritto
di prelazione sull’acquisto con delibera del Consiglio Comunale, su conforme
parere della Giunta, da comunicare entro il termine perentorio di sessanta gg.
decorrenti dalla data certa di ricevimento degli estremi sostanziali della proposta di
compravendita. Le comunicazione relative all’esercizio della prelazione da parte
del Comune dovranno essere effettuate al concessionario promittente venditore ed
al terzo promittente acquirente a mezzo di lettera raccomandata con avviso di
ricevimento o a mezzo PEC”.

ART. 12 – DURATA DELLE CONCESSIONI – RINNOVO E DISDETTA
DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Dopo il comma 2, aggiungere un comma 2-bis del seguente tenore: “fatto salvo
quanto previsto agli artt. 13, 14, 19 e 20 del presente Capitolato, in ogni caso, le
concessioni hanno improrogabile scadenza al 31 dicembre 2034”.

ART. 13 – REVOCA DELLE CONCESSIONI.
Dopo il comma 3, aggiungere un comma 4 del seguente tenore “l’indennità per la
perdita di avviamento commerciale, di cui al precedente comma, viene corrisposta
dal Comune anche al gestore autorizzato che sia diverso dal concessionario”.

ART. 16 – OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO.
In primo luogo, si chiede che sia riscritto l’intero articolo 16 come modificato in
delibera, tornando al testo originario ed approvandolo integralmente.
In via subordinata si chiede che, successivamente al comma 5, sia inserito ulteriore
comma, denominato comma 6, del seguente tenore “Qualora il concessionario
intenda porre in locazione l’azienda o i manufatti, il medesimo, per ottenere
l’autorizzazione da parte del Comune, dovrà protocollare apposita istanza,
contenente esattamente la riproduzione della bozza del contratto che intende
stipulare. La mancata produzione della bozza rende improcedibile l’istanza; la
mancata corrispondenza dei contenuti della bozza a quelli del testo effettivamente
sottoscritto e registrato, comporta decadenza ai sensi dell’art. 14 del Capitolato”.
A seguito del suddetto comma 6, inserire ulteriore comma 7 del seguente tenore “Ai
fini del presente articolo e del presente capitolato, il concessionario dovrà sempre
comunicare le modifiche al contratto di locazione intervenute. La mancata
comunicazione assumerà rilievo ai sensi dell’art. 14 del Capitolato”.
Il successivo comma 6 diventerà il comma 8 e via di seguito con numerazione
progressiva fino a comma 13.
Di seguito, inserire poi ulteriore comma 13-bis del seguente tenore “il
concessionario, in proprio o tramite il conduttore, garantisce la partecipazione alle
iniziative di decoro ed arredo della Passeggiata, nelle forme e con le modalità di
volta in volta determinate dall’Amministrazione Comunale”.

ART. 25 – ATTIVITA’ PROMOZIONALI, CONGRESSI, CONVEGNI
Al comma 4, dopo la parola strutture, aggiungere un ulteriore capoverso del seguente
tenore “Al gestore è comunque riconosciuto un compenso pari alla media degli
incassi da questo certificati fiscalmente negli ultimi tre anni e nei medesimi giorni
oggetto di uso da parte dei comuni”.

ART. 26 – REGIME DELLE PRELAZIONI TRA PRIVATI
Al comma 3 si propone di sostituire il periodo che va dalle parole “ove tale
corrispondenza . . . . “ alle parole “decadenza della concessione” con il seguente “ove
tale corrispondenza non sussista, l’autorizzazione concessa sarà revocata e, quale
sanzione, il Comune dovrà trasmettere al gestore il contratto verificato come non
conforme, consentendo a questi di esercitare effettivamente il diritto di prelazione
nella conclusione dell’acquisto prima leso”.

Con Osservanza

Viareggio, lì 14 marzo 2018

Anna Maria Pacilio
Capogruppo M5S
Maria Domenica Pacchini
Capogruppo Lega
Massimiliano Baldini
Capogruppo
Movimento dei Cittadini per
Viareggio e Torre del Lago Puccini

martedì 20 febbraio 2018

Comunicato: Quando il Carnevale diventa strumento politico


A Viareggio non si perde occasione per strumentalizzare il Carnevale, invece di occuparsi seriamente dei problemi che già esistono. Una manifestazione spontanea e spensierata che ha un effetto leva importante sull'economia locale, dovrebbe essere garantita da un'orientamento trasversale senza ulteriori strumentalizzazioni. Il candidato Andrea Marcucci però non riuscendo ad utilizzare altri modi per la sua campagna elettorale, approfitta di una festa popolare che esiste da quasi 150 anni sul nostro territorio, per far credere che solo grazie alla sua sponsorizzazione politica, oggi il Carnevale ha ancora motivo di esistere. Attraverso il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e Turismo si riesce finalmente ad ottenere un finanziamento triennale di 2 Milioni da dividere tra tutti i Carnevali d'Italia, grazie al lavoro di tutta la commissione dove la nostra portavoce senatrice Enza Blundo fra le altre, ha portato il suo importante contributo sin dal dicembre 2014.  E' strumentale attaccare il Movimento 5 Stelle come se quest'ultimo fosse contrario alla manifestazione, al riconoscimento di evento culturale o al finanziamento in sè, solo perché legittimamente è stato sollevato un dubbio sul "piccolo", ma evidente conflitto d'interessi, dato il ruolo della sorella alla guida della fondazione cittadina, ovviamente a garanzia dell'uso il più possibile costruttivo e trasparente di soldi pubblici; perché di questo si tratta.  Assistiamo ad una vecchia tecnica politica del partito del senatore Marcucci che inaugura così la sua campagna elettorale con esternazioni politiche piuttosto opportuniste, palesando tutti i suoi limiti contro chi nel bene o nel male cerca soluzioni di discontinuità, che possano offrire alternative soprattutto a queste logiche ormai consuete nel suo partito di scambio tra elargizioni ed il consenso. 
Il Movimento 5 stelle al di là delle campagne elettorali è interessato a trovare soluzioni che possano portare veramente la manifestazione più amata della città, verso il porto sicuro del suo sviluppo e della maturità ed indipendenza anche economica. 
Ma alla fine la domanda che ci poniamo è questa: una manifestazione CULTURALE, centenaria, che muove 20 milioni di euro di indotto economico, dove c'è anche una rete fatta di lavoratori e professionisti che va sostenuta, non dovrebbe avere dalla Regione un capitolo di bilancio suo, garantito ogni anno, evitando di lasciarla alla benevolenza del partito di turno e di depauperare il FUS destinato a tutto lo spettacolo dal vivo?

MoVimento 5 Stelle Viareggio

venerdì 16 febbraio 2018

Comunicato: Vaccini oltre il 10 Marzo


Una mozione per permettere ai bambini, che per problemi organizzativi delle ASL non riusciranno a vaccinarsi entro il 10 marzo, di frequentare la scuola proseguendo l'anno scolastico in corso. Una mozione firmata dal consigliere del gruppo misto Pasquinucci, che verrà portata all'attenzione del prossimo consiglio comunale, di buon senso..quanto inutile. Inutile perché superata di gran lunga dalla nota fatta pervenire all'Anci dalla Ministra Lorenzin. La quale nota, che ho ricevuto direttamente dal sindaco di Roma, prevede appunto, una volta dimostrato con documentazione alla mano di aver presentato richiesta di vaccinazione alla ASL locale, avendo ottenuto un appuntamento successivo alla data limite, di poter frequentare ugualmente fino alla conclusione dell'anno scolastico le scuole e i servizi educativi per l'infanzia.  Il documento, vergato dalla Ministra della salute dopo un confronto serrato con la sindaca pentastellata di Roma, accoglie alla fine la tesi di Virginia Raggi, la quale aveva appunto deliberato che i bambini i cui genitori avevano ottenuto appuntamento oltre il fatidico 10 marzo, potevano comunque continuare a frequentare la scuola senza esserne allontanati, questo per non far ricadere su famiglie e alunni le colpe dei rallentamenti nell'effettuazione dei vaccini da attribuirsi a ASL e Regione. La domanda sorge spontanea: non è che tale mossa, quella di aver presentato appunto una mozione sul tema dei vaccini, in questo momento di fervida propaganda politica, è stata fatta più per dare soddisfazione a mamme in fibrillazione all'avvicinarsi della data x e per ben apparire innanzi a comitati di genitori alquanto esasperati, piuttosto che per incidere in maniera efficace sull'argomento? A pensar male si fa peccato..ma a volte ci si indovina…

Annamaria Pacilio
Portavoce Consigliere M5S Viareggio


MoVimento 5 Stelle Viareggio

lunedì 29 gennaio 2018

Tu-bi or NOT Tu-bi-no




Come al solito dopo un estenuante percorso durato mesi, dove cittadini e amministrazioni locali si sono incontrati per discutere di "contratto di lago", la politica quella autoconsideratasi "illuminata" del Partito di Governo Regionale nella persona di Stefano Baccelli candidato alla Camera dei Deputati per il PD, annuncia trionfalmente il materializzarsi delle risorse dal Ministero per finalmente fare qualcosa per la salvezza del nostro lago, soprattutto si hanno soldi da spendere, almeno 10 milioni di denaro pubblico (nostro), per trasformare il progetto del "tubone" in un "tubino". Che ormai non servisse quasi a niente una condotta che conduca acqua di scarsa qualità dal Serchio al lago pensavamo che l'avessero capito ormai tutti, sembra invece che dovremo soffermarci a dare ulteriori spiegazioni. Noi, come MoVimento 5 Stelle ribadiamo la nostra contrarieta', perchè riteniamo l'ennesima spesa per un'opera inutile, la scorsa estate è bastato riattivare l'idrovora dimenticata di Avane, che sversa 250 litri di flusso al secondo e che puo' essere portata a 500 litri a costo quasi zero per dare un pò di ossigeno alle acque stagnanti del lago. Il progetto ben evidenziato dai comitati ambientalisti della Versilia ha il nostro consenso, da tempo sulla riqualificazione del lago i comitati descrivono in maniera sintetica, esaustiva ed efficace già tutti gli interventi più urgenti da fare, a partire dalla messa in opera di acquedotti agro-industriali che sfruttino le acque reflue dei vari depuratori di Vecchiano, Massarosa e Viareggio, dal potenziando dei processi di fitodepurazione fino al riallagamento programmato dell'area di bonifica, dalla sperimentazione di microrganismi, efficaci per salvare la qualità delle acque superficiali fino alla bonifica delle aree più degradate, comprese le numerose discariche abusive che circondano l'area. Come Movimento 5 Stelle, vorremmo che almeno questa volta la politica ascolti i cittadini e i tecnici più informati ed esperti, rispetto alle Istituzioni preposte, perche' da troppi anni esse si sono cullate nell'incuria rimbalzandosi responsabilità, invece di assumersele.

MoVimento 5 Stelle Viareggio e Massarosa