sabato 24 dicembre 2016

PEGGIORA LA SANITA' TOSCANA, MA NON SI VUOLE AMMETTERE

Ogni giorno assistiamo a continue denunce da parte dei cittadini i quali segnalano le difficoltà incontrate nel prendere gli appuntamenti per alcune prestazioni tra le quali la Tac o la Risonanza Magnetica per poi attendere mesi e mesi per effettuare l'esame o la prestazione prescritta dal medico curante, ritenuta necessaria come completamento di una diagnosi. E' di recente la notizia che su Massa il macchinario della risonanza magnetica rimarrà inutilizzato nel "vecchio Ospedale", mentre nel "nuovo Ospedale" (NOA) deve essere disposto un locale idoneo che al momento per "ERRORE TECNICO" come riporta la cronaca del "TIRRENO del 16/06/2016 dovrà rimanere inutilizzato tutto il 2017. Ci domandiamo a chi risponderà la Dirigenza dell'Azienda di questo "ERRORE TECNICO" che terra' inutilizzato un macchinario cosi' indispensabile per la cittadinanza e se e' sufficiente affermare che e' stato un'errore senza che nessuno ne risponda. Chi risponderà inoltre dei ritardi che causa l'accorpamento dell'Anatomia Patologica con Carrara, sulle urgenze di IMPORTANZA VITALE, delle risposte di diagnosi sui presunti "TUMORI", che quando la struttura era collocata al VERSILIA in 2 o 3 giorni o massimo 1 settimana potevano ritirarla ed oggi invece si legge di attese di mesi? Chi risponderà della soppressione del Laboratorio Analisi dell'Ospedale Unico "VERSILIA" che costringera' i pazienti o i loro familiari per non perdere giorni di lavoro a direzionarsi verso dei Laboratori Analisi Privati presenti sul territorio Versiliese, lasciando cosi' l'intero problema gestito dall'improvvisazione dei cittadini e non alla Sanità come sancisce la nostra Costituzione sul diritto alla salute? A fronte di questi, come altri gravi e pericolosi disservizi che sono costretti a subire i cittadini della Versilia, assistiamo alla decisione della dirigenza USL unica di assumere 2 Dirigenti Amministrativi per un totale di 121000 Euro (delibera N. 1270 del 14/12 2016) e di un Dirigente Addetto Stampa per un costo di 62500 Euro a "Tempo Determinato di durata quinquennale" ( alla faccia del posto a Tempo Determinato!!!), (delibera N; 1271 del 14/12/2016) e alla assunzione di un Dirigente delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, (delibera N.1252 del 07/12/2016) per un costo di 65400 Euro l'anno. MA E' LECITO DOMANDARSI: CON 248000 EURO L'ANNO SI POTEVA ASSUMERE QUALCHE MEDICO O INFERMIERE ANCHE A TEMPO DETERMINATO PER COPRIRE QUALCHE CARENZA ORGANICA? Sarebbe stato meglio assumere ad esempio un Ginecologo per Pontedera evitando i trasferimenti di urgenza dal Versilia o da Massa aumentando inevitabilmente i costi e deteriorando la qualita' per tamponare un servizio ?... Nonostante tutto, la Regione Toscana ha accorpato 5 aziende USL caricando il servizio di molti dirigenti "NON SANITARI", (assunti tramite Concorso Pubblico, quindi non licenziabili) e non si e' accontentata di quelli esistenti ma ha preteso di assumerne altri!
Il MoVimento 5 Stelle chiede formalmente agli ORGANI DI CONTROLLO di verificare se tali assunzioni che aumentano le "CARICHE DIRIGENZIALI" erano così URGENTI o se viceversa sarebbe stato più URGENTE intervenire dove c'e' sofferenza di organico, assumendo finalmente personale sanitario che operi direttamente sulle emergenze quotidiane e migliori i servizi per i cittadini.

MoVimento 5 Stelle Viareggio


mercoledì 21 dicembre 2016

Paura senza fine in città

La tentata violenza ai danni di una donna avvenuta in via Macchiavelli è l'ennesimo episodio deplorevole attribuibile al degrado di pericolose frequentazioni non più sostenibili, ormai da troppo tempo arrivate nel cuore della città. Se qualcuno poteva pensare di aver individuato l'epicentro della malavita nella Piazza Dante senza contrastarlo ulteriormente, con più mezzi e uomini dopo l'ordinanza di chiusura alle 19.30 di numerose attività fatta dal commissario Stelo, non ha considerato il problema che oggi si manifesta più ampio e decisamente sparso anche nelle vie circostanti del centro. Le soluzioni tampone prese in considerazione ad oggi risultano insufficienti e la nostra voce forte si unisce a chi vuole un presidio fisso interforze in Piazza Dante insieme all'azione congiunta dei nostri Vigili Urbani. Il MoVimento 5 Stelle Viareggio individua tra le cause di questa escalation, l'assenza di un vero e coraggioso progetto rigenerativo della città, distratta ed asfissiata nelle risorse per i molteplici interessi politici ed economici speculativi dei soliti noti a cui vanno sempre gli stessi appalti e una fetta significativa delle sempre più scarse risorse pubbliche. Negli ultimi 12 mesi abbiamo assistito a 3 omicidi, le preziose pinete sono diventate vie di fuga, si percepisce un'intensa attività dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, non vi è un censimento reale degli abitanti della città che all'imbrunire si trasforma in centro come altrove, nella terra di nessuno e chi subisce minacce o furti e' demotivato nel denunciare in assenza della certezza della pena. Il MoVimento 5 Stelle Viareggio si impegna a sottoscrivere tutte le iniziative utili per contrastare una situazione che sta degenerando, invitando l'intera comunità e la prefettura soprattutto, a far quadrato, ad esaminare in profondità tutte le problematiche e ad agire urgentemente dando un forte segno di discontinuità Non si può più attendere, ogni giorno aumenta l'insicurezza e la cosa più odiosa e' che tutto ciò incide maggiormente sui soggetti più vulnerabili come nel caso di questa aggressione subita da una donna in solitudine, ma per fortuna non rimasta sola, per le vie della città.


Movimento 5 Stelle Viareggio

venerdì 16 dicembre 2016

Sanità al Versilia

Dipendenti e cittadini a rischio sul luogo di lavoro nell’ospedale Versilia, Il Movimento 5 Stelle si dichiara fortemente preoccupato e chiede un immediato intervento della Dirigenza USL.

Il Movimento 5 Stelle si dichiara fortemente preoccupato dall’episodio accaduto in Psichiatria nel pomeriggio del giorno 9/12 e denunciato dai quotidiani che ha visto un paziente minacciare, aggredire e ferire alcuni medici, infermieri ed operatori socio sanitari tanto da dover far intervenire la polizia per riportare ordine nel reparto.
Nell’Ospedale versilia non è infatti presente un posto fisso di polizia sulle 24 ore, com sarebbe naturale, e questo rappresenta un fatto gravissimo che deve essere denunciato in tutte le sede competenti: Dirigenza USL, Prefettura e Questura affinché chi di competenza provveda a garantire tale servizio necessario ed indispensabile in un Ospedale che per sua natura è costretto ad accogliere ogni tipo di utenza anche la più pericolosa ed esagitata con conseguenze non prevedibili.

Il M5S ritiene che la Dirigenza della USL Nord Ovest debba investire in tempi brevissimi sulla sicurezza dei propri dipendenti che operano in servizi nevralgici quali il pronto soccorso, pronto soccorso pediatrico, psichiatria, ecc.. ma anche per la tutela dei cittadini e degli altri ricoverati ripristinando il servizio di polizia che quando aprì l’Ospedale giustamente era presente tanto che fu predisposto anche un posto esterno con tanto di telecamere che ha avuto naturalmente un costo e che oggi è inutilizzato, e non continuare ad investire al contrario in dirigenti(ultimo bando emesso di recente per un dirigente a Pisa) visto il loro consistente numero e non possiamo credere che dopo l’accorpamento delle cinque ex USL manchino i Dirigenti, naturalmente non ci riferiamo ai medici o altro personale sanitario necessario.
Il M5S vigilerà su questa problematica come su altri argomenti relativi alla sanità perché stanchi di assistere alla riduzione dei servizi nei nostri sette comuni e all’aumento dei tempi di attesa per molte prestazioni, che costringono i malati a doversi rivolgere alle strutture private perché il pubblico non è più in grado di garantire questi servizi, nonostante tutte le riforme messe in atto dalla Regione Toscana vedi introduzione dell’ESTAR e delle Società della Salute che non hanno prodotto risultati positivi almeno per i cittadini.


MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 24 novembre 2016

A Viareggio #IODICONO


Un Agorà in compagnia di Piero Ricca attivista e blogger italiano, fortemente impegnato nella campagna per la divulgazione dell'informazione sul referendum del 4 dicembre sulle modifiche della Costituzione e i portavoce del MoVimento 5 Stelle Senato Paola Taverna, Gianluca Castaldi e Laura Bottici e Gabriele Bianchi portavoce in Regione - Movimento 5 Stelle. Facciamoci 4 chiacchiere sull'importanza di andare a votare e su tutti i motivi del NO a questa schiforma. A Seguire AperitivoDelNo.

mercoledì 16 novembre 2016

In ricordo della nostra compagna di viaggio Alessandra

Un pensiero di una grande persona che ci ha lasciato e che dedichiamo come anche lei avrebbe voluto, a tutti quelli che insistono tenacemente ad aggrapparsi alla vita con entusiasmo e determinazione sapendo che il destino ci comanda, ma la volontà guida sempre il nostro cammino...

"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
...perché insistere a camminare contro vento?!
...perché aggrapparsi o appigliarsi a tutto trascinando con sé ciò che ancora ti circonda?!
Come foglie d'autunno, e' più naturale, dopo che il colore da verde prende mille altri dal sole che le riscalda lasciarle volare sospese ed ondeggianti nell'aria, fino a farle diventare polvere così come erano nate. (Alessandra Varlese)



















lunedì 14 novembre 2016

Conferenza stampa della senatrice Enza Blundo

Conferenza stampa della senatrice Enza Blundo del M5S martedi 15 novembre. La Blundo è fautrice del DDL 1375 che impegna il governo a portare avanti il progetto dei Cinque teatri nazionali .
In occasione della visita della portavoce al senato del M5S Enza Blundo qui a Viareggio, vogliamo con la presente avvisare tutti i mezzi di informazione della conferenza stampa che si terrà nella sede della Fondazione del Festival Pucciniano a Torre del Lago domani, martedi 15 novembre alle ore 12.30, alla presenza anche dei portavoce consiglieri regionali Irene Galletti e Gabriele Bianchi. Dopo l’incontro con il presidente Alberto Veronesi, con il cda e il cdi del Festival, che avverrà nella stessa mattina per parlare di criticità e prospettive del Festival, ci sarà anche l'intervento del senatore emerito Pieraccini che lanciò l’idea originaria dei 5 teatri nazionali, progetto ripreso e portato avanti dalla nostra portavoce al Senato con una modifica alle legge esistente, con il DDL 1375 , volto a creare una rete di festival dedicati ai cinque grandi compositori italiani. " Un obiettivo ambizioso che impegna il Governo ad attuare opportune iniziative, interventi anche di carattere normativo, atti a reperire risorse adeguate per dare pieno svolgimento a una strategia organizzativa e di promozione unica dedicata ai cinque Festival incentrati su Verdi, Donizetti, Bellini, Puccini, Rossini, in modo da valorizzare l’opera lirica, elemento caratterizzante della nostra terra e di traino per la promozione estera del marchio "Italia".

MoVimento 5 Stelle Viareggio

mercoledì 19 ottobre 2016

Mafia a Viareggio

M5S, MAFIA / VIAREGGIO "ROSSI NEL COMITATO PORTUALE CHE DELIBERO' CONCESSIONE. SPIEGHERA' IN CONSIGLIO E COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA PERCHE'"  

Firenze 19 ottobre 2016. Presentata in Consiglio Regionale un’interrogazione orale urgente al Presidente Rossi sulle infiltrazioni mafiose nel porto di Viareggio. Oggetto dell’atto le motivazioni che hanno portato il Comitato Portuale, cui Rossi è parte, ad approvare con delibera 23/2015 la concessione demaniale marittima alla M.G.L. Yachting Service srl guidata dalle mogli di due esponenti del clan mafioso “cursoti” di Catania, uno dei quali risultante amministratore della società.

“Rossi deve spiegarci com’è possibile che il Comitato Portuale - dove siede insieme a Ceccarelli, al Presidente della Provincia di Lucca, al Sindaco di Viareggio e il Presidente della CCIA di Lucca – abbia fornito l’ottobre scorso un’ulteriore concessione a questa società dopo la licenzia di subingresso 34/2014, senza mai chiedere il certificato antimafia. Questa mancanza impone un chiarimento da parte del Presidente della Regione sia in Consiglio Regionale, dove lo aspettiamo martedì prossimo, sia in Commissione parlamentare antimafia. Siamo certi infatti che la Presidente Bindi raccoglierà l’invito dei nostri senatori Giarrusso, Gaetti e Bulgarelli a far comparire nella Commissione: Rossi, il resto del Comitato Portuale e chi ha curato le indagini sull’infiltrazione del clan “Cursoti” a Viareggio” dichiarano Enrico Cantone e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali M5S firmatari dell’interrogazione.

“Purtroppo il caso Viareggio è ennesima prova della difficoltà, chiamiamola così, del Partito Democratico di preservare la Toscana dalle attività della criminalità organizzata. Aiuterebbe vedere operativo e funzionante quell’Osservatorio Regionale Antimafia votato in pompa magna il 3 dicembre 2014 dal Consiglio Regionale e ancora in attesa di essere costituito” concludono i Cinque Stelle.


MoVimento 5 Stelle


venerdì 9 settembre 2016

Caro DG se ne poteva fare a meno...

Anche questa volta non ce l'ha fatta, troppo l’egocentrismo del nostro ex Sindaco per ascoltare i più miti consigli di coloro che prudentemente gli avevano suggerito di soprassedere evitando di esporsi a brutte figure! E' troppa la considerazione della propria delirante narrazione per dimenticarsi del ruolo che egli ricopre, prima e dopo la data della sentenza del Tar e troppa è la presunzione per tacere in un saggio rispetto!
(rif: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10153736510127120&id=49061507119&substory_index=0)

Nel mirino questa volta è una giornalista, di quelle non omologate, con la passione delle inchieste, che setaccia l’azione amministrativa con attenzione e dedizione. Oggi pubblicamente accusata dall'ex primo cittadino addirittura come la "colpevole" di tutti i mali di questa città, del dissesto e magari anche della "peste bubbonica" e delle "sette piaghe d’Egitto". La sua colpa è quella di raccontare la realtà così come ricostruita dai fatti e dai documenti, quella di mettere nero su bianco tutti le contraddizioni e le inquietudini di un’amministrazione e di una città alla deriva.
…La realtà è anche facilmente e dolorosamente palesabile con un minimo di osservazione e senso critico, tuttavia è così stranamente distante da quello che celebra il novello "RE MIDA" che intorno a sé dispensa da sempre una ruffiana bellezza, grandi zampilli e proclami, oltre che straordinari atti di "buona" amministrazione, (spesso bocciati dai sindaci revisori). La giornalista, è colpevole di oltraggio al "RE", di narrare una verità sgradita, di fare il suo mestiere e di non adeguarsi a sbrigativi question-time di "palazzo" da giornalismo fatto da veline autocelebrative, insomma una giornalista sgradita e scomoda per chi soffre l'allergia da approfondimento. L’articolo 21 della Costituzione Repubblicana, per quanto ancora potrà durare, proclama che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Così come l'articolo 2 (Diritti e doveri) della legge professionale 69/1963 recita: “E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”. La libertà di informazione e di critica è un “diritto insopprimibile” dei giornalisti, le libertà fondamentali affermate, garantite e tutelate nella Parte prima, Titolo primo, della Costituzione della Repubblica, come la libertà di manifestazione del pensiero, sono riconosciute come diritti del singolo, che il singolo deve poter far valere nei confronti di tutti, autorità comprese, beni assistiti da rigorosa tutela costituzionale (Corte costituzionale, sentenza 122/1970). E se da sempre è esistito un dissenso del politico di turno nei confronti del giornalista più critico, difficile è arrivare a questi toni così minacciosi ai confini dell’ingiuria e della diffamazione. Così quando Del Ghingaro parla di atteggiamento megalomane della giornalista: “di chi pensa di saperne più degli avvocati, più dei commercialisti, più dei magistrati e dei curatori, più di tutti, in questa mania di grandezza”, non si rende conto che sta' semplicemente guardandosi allo specchio! Sostiene che almeno si è "sfogato", ha detto "finalmente" quello che pensa e per questo gli sembra di aver fatto la cosa giusta per sé e per Viareggio... Per sé sicuramente visto che gli sta sfuggendo un'opportunità di visibilità, per il resto crediamo che questa città saccheggiata negli anni, con tutti i problemi che dovrà risolvere, in questo momento storico ha bisogno di ben altro!...

MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 1 settembre 2016

Alghe nel Fosso Farabola



Come fatto notare tramite una segnalazione al giornale "il Tirreno" da un nostro attivista, da giorni assistiamo al proliferare nel fosso Farabola all'altezza del quartiere Teminetto, di una vasta e preoccupante fioritura algale in cui l'Arpat ha individuato la Microcistina, particolarmente tossica se ingerita per gli animali e per l'asfisssia che porta nell'ecosistema delle acque. Nel caso fosse presente la variante "Microcystis aeruginosa", del resto già individuata nel nostro lago, ricordiamo che diventerebbe addirittura pericolosissima in fase acuta e cronica per l'apparato gastro-enterico dell'uomo, se ingerita attraverso la fauna ittica o addirittura se inalata semplicemente, come tossina dispersa nell'aria. Considerato che il Consorzio di Bonifica, a cui noi tutti contribuiamo tramite bolletta, con i suoi importanti servizi di cura delle acque interne, si è rifiutato di occuparsi del problema nonostante il preoccupato e sollecito intervento dell'Arpat anche per iscritto, ci domandiamo:

1) Chi è che deve occuparsi di capire le cause del fenomeno e chi lo ha causato ?

2) Chi deve occuparsi della risoluzione del problema sia come semplice ossigenazione delle acque fino alla rimozione meccanica del tappeto algale in questione ?

3) Se l'Asl si rende conto della potenziale pericolosità delle alghe sia per la salute dei pesci che dell'uomo, che potrebbe a sua volta venire in contatto mangiando tali pesci o semplicemente respirandone le spore disperse nell'aria, cosa ancora manca per effettuare un'intervento urgente?

4) Il commissario dottor Stelo, può rapidamente provvedere al divieto assoluto di pesca in prossimita' alla porzione di fosso interessato dal fenomeno? Si puo' sollecitare il Consorzio di Bonifica, nel disporre la cura dei fossi interni in presenza di fioriture algali come gia' successo con la convenzione stipulata con Camaiore, per la loro rimozione nel fosso dell'Abate?

5) E' possibile conoscere una volta per tutte a chi deve rivolgersi un semplice cittadino quando si accorge di eventuali pericoli ambientali?

6) Chi deve coordinare le operazioni per bonificare e prevenire in futuro tali fenomeni minacciosi per la salute pubblica?

MoVimento 5 Stelle Viareggio

SalvaSalvaSalvaSalva

giovedì 18 agosto 2016

Risposta al Del Ghingaro


E’ normale democrazia che all’arrivo del commissario prefettizio, proveniente da fuori, le diverse forze politiche chiedano un incontro per porre alla sua attenzione le questioni su cui hanno incentrato fino a quel momento la loro attività e il loro impegno in consiglio comunale, anche se sicuramente stona all’orecchio di chi non le ha mai considerate, cercando di fare da sempre come se non esistessero. E se qualcuno, come lei dice, va a piangere dalla mamma, che dire allora di chi va a piangere da papà, chiedendo di intervenire contro i brutti e cattivi che non lo fanno più giocare, e lo fa di nascosto, senza dirlo a nessuno per mantenere il suo aplomb, oppure mandando avanti altri, come nel caso dei ricorsi contro la sentenza del Tar. A piangere da quel papà Enrico Rossi, grande e forzuto (politicamente parlando), che ogni tanto sgancia qualche soldo per tappare i buchi del povero figliol prodigo ritrovatosi capofamiglia in una casa, quella comunale, in pieno dissesto: quando per pagare gli insegnanti messi nel libro paga chissà come mai di qualche cooperativa fiorentina, quando per i debiti del Pucciniano in cui ha voluto alla presidenza il maestro Veronesi, quando per quelli del Carnevale a cui ha messo a capo il pezzo da novanta della Marialina Marcucci, quando per la riqualificazione della pineta attraverso fondazioni legate a doppio filo al Pd. Si parla di questuanti, semmai in quel modo ci ha sempre trattati lei, dall’alto del suo scranno e della sua alterigia, continuamente a chiedere il rispetto delle norme e dei regolamenti: davanti a delibere da votare senza avere a corredo la necessaria documentazione, a interrogazioni, richieste di chiarimento e di accesso agli atti rimaste disattese. Così come si sono visti rispondere sempre picche cittadini, categorie e associazioni che hanno chiesto per mesi incontri, senza mai avere una risposta. Sappiamo che le critiche non le sono mai piaciute, ma è inevitabile per chi è, o era, a capo di una città confrontarsi con chi ha idee diverse dalle proprie e magari non vede di buon occhio certe scelte attuate sulla scia di input partiti più per gli affari e gli interessi in gioco che per il bene collettivo, anche questa è democrazia. Certo il suo qualunquismo e il suo disprezzo ci mette tutti dalla stessa parte, quella dei cattivi, o dei babbuini come ci ha rappresentato con “grande” stile in un post sul suo profilo facebook. Lega Nord e Movimento 5 Stelle sono molto diversi tra loro, e lo sanno tutti, anche se su certe questioni ci sono state convergenze certo non dovute per partito preso, o per scelta politica, ma per buon senso: come la posizione sulle delibere da approvare senza il parere favorevole dei revisori dei conti, o il fatto di essere dalla parte delle legge, di chi ha sentenziato che nelle elezioni ci sono state gravi irregolarità e dunque necessariamente si deve agire per garantire la legalità, la democrazia e la legittimità del voto. Capiamo poi che avrebbe preferito essere l’unico interlocutore del commissario, la bocca della verità: magari la infastidisce il fatto che altri avranno raccontato scenari diversi da quelli che lei si sbraccia a raccontare dicendo che Viareggio stava viaggiando verso porti sicuri e tutto stava per prendere la piega giusta: una città in rinascita, ma solo dal punto di vista degli zampilli, che non si sa ancora per quale ragione si sono spenti, e delle buche tappate, che però sono già riaffiorate. A rimetterci, e non solo per quello che interessa ora a lei, sono da sempre i cittadini di Viareggio che con tutto quello che hanno dovuto sorbirsi fino ad ora, sicuramente possono digerire anche una partita, tra l’altro mal giocata, che essendo stata “ truccata” viene quindi interrotta a metà, proprio come la Tosca del suo maestro Veronesi. Giudici che prendono la palla e fanno smettere di giocare. E’ quello che fa l’arbitro quando ci sono irregolarità in campo. E’ tutto normale. A prendersela di più saranno forse i suoi supporter preoccupati di non realizzare quanto magari promesso in campagna elettorale. Che dire poi del suo atteggiamento da badante? Si è premurato di raccontarci che ha più volte chiamato il commissario, addirittura gli ha mandato messaggi, per ricordargli certe importanti scadenze, e lo ha detto ai quattro venti per far capire quanto è interessato alla sorte della sua Viareggio, rivelando quanto poco confida nell’operato di chi alle dirette dipendenze dello Stato sta agendo per rimettere in pari i conti della città, senza tra l’altro venir tirato alla giacchetta dall’uno o dall’altro per prebende o promesse elettorali da mantenere. Ebbene adesso almeno per il momento lasci fare ( e incontrare chi vuole) a chi è legittimato a amministrare la città, lasci che decida da solo se sono perdite di tempo o incontri proficui, e si dia un attimo di pace perché, come dimostra a suon di post via social, le frustrazioni sembra che ce le abbia sicuramente più lei che qualcun altro, e si goda le ferie.

MoVimento 5 Stelle Viareggio 

sabato 6 agosto 2016

Costituzione Coast to Coast


VIAREGGIO, MARTEDI 9 AGOSTO 2016 #IODICONO Arriva anche a Viareggio la "Costituzione Coast to Coast" di Alessandro Di Battista . Il tour del portavoce del MoVimento 5 Stelle e' partito il 7 Settembre a Nettuno. L'evento itinerante ha come obbiettivo il racconto delle ragioni del "NO" al referendum costituzionale. Numerose le regioni toccate, dalla Toscana alla Liguria, passando per Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Puglia, Calabria, Basilicata e Campania. Non e' vero che stanno abolendo il Senato - spiega Di Battista - l'unica cosa che vogliono abolire sono i cittadini che votano i senatori, i qualiverranno scelti tra i consiglieri regionali, i politici piu' coinvolti in inchieste giudiziarie. E a loro, magicamente Renzi-Boschi-Verdini daranno l'immunita'. Dobbiamo informarci sulle riforme costituzionali!... MoVimento 5 Stelle
SalvaSalva
SalvaSalva

venerdì 5 agosto 2016

...Rossi



Com’è possibile che il presidente della Regione, che rappresenta tutti i toscani, si schieri dalla parte della politica invece che della giustizia mettendo in campo l’avvocatura regionale, pagata con soldi pubblici di tutti i cittadini, schierandosi apertamente contro una sentenza del Tar Toscana che ha annullato le elezioni previo accertamento di gravi irregolarità con tanto di sparizione di ben 675 schede, premendo per rimettere in sella l’ex sindaco, novello figliol prodigo in cammino sulla via di casa? Ce lo chiediamo sbalorditi… perché con la stessa energia Rossi non si è battuto per far luce sulle cause, sui responsabili del dissesto, non ha fatto sentire la sua voce, non ha messo in campo il suo potere, anche in riferimento alle criticità riscontrate più volte dagli organi di controllo, e palesate pure dalla Sezione regionale della Corte dei Conti, dal Mef che parlavano di gravi irregolarità e anomalie riscontrabili in ogni settore dell’amministrazione, di situazioni in palese conflitto con leggi e normative. Perché non si è puntato con la stessa veemenza nei confronti della strage di Viareggio, affinché venisse appurato cosa successe quella notte, affinché si aprisse una commissione di inchiesta, emergessero finalmente le responsabilità di chi sta ai piani alti e tenta ogni giorno di allungare i tempi, andando dritto in corsa verso il traguardo della prescrizione; in questa impresa titanica dove Davide e Golia si fronteggiano ad armi impari, dove anche lo Stato si è defilato, lasciando da sole famiglie dissanguate oltre che dalla disperazione, dai costi dei tribunali, impegnate a tenere testa agli avvocati di grido, pagati da super manager, lobby e corporazioni, tanto da dover mettere in secondo piano il dolore rispetto alla rabbia.. lì non se l’è sentita di offrire il suo aiuto.. umanamente ma forse non politicamente ineccepibile. 

Pesci...



Protagonista lo è sempre stato: nel seppur breve volgere di un anno, l’assessore Pesci si è distinto in diversi episodi per un comportamento “fuori dalle righe”, e dalla buona educazione, ricordiamo a tal proposito l’aggressione ad un consigliere, le allusioni di genere, le prepotenze nel relazionarsi con i capigruppo di minoranza. Ci mancava la notizia della condanna per bancarotta fraudolenta, giusto per chiudere il cerchio attorno a un personaggio chiave della giunta Del Ghingaro (ricordiamo che aveva tra l’altro deleghe importanti e molto delicate per gli interessi in gioco quali pianificazione urbanistica e del paesaggio, sistema informativo territoriale, mobilità, infrastrutture e lavori pubblici, edilizia privata, assetto idrogeologico, e politiche ambientali), un personaggio che ci fa ulteriormente pensare e dubitare sulle coordinate impostate dall’ex sindaco per guidare la macchina politico amministrativa della città di Viareggio, per l’attuazione di quel cambiamento tanto osannato in campagna elettorale. Del Ghingaro ha comunque responsabilità gravi, in ogni caso: nel caso avesse saputo dei carichi pendenti e fosse andato dritto nella nomina, ma anche se non lo avesse saputo perché doveva assicurarsi del profilo di chi stava mettendo in giunta pretendendo onestà e trasparenza. Se non sapeva ha dunque sulle spalle la colpa di averlo schierato a scatola chiusa privilegiando criteri che a noi sfuggono, intravedendo competenze e doti di cui abbiamo sempre ignorato l’esistenza (addirittura siamo andati a pescarlo a Fiesole) invece che fare scelte sulla base di valori imprescindibili per chi va a maneggiare denaro pubblico e deve essere al di sopra di ogni sospetto. Tra l’altro non si tratta di quisquilie. I capi di imputazione per i quali Pesci è giunto a patteggiamento sono gravi e lo vedono accusato, in veste di presidente di “Comunica” ( società partecipata al 50% da Anci), insieme ad un altro amministratore della srl, oltre che di bancarotta semplice e fraudolenta, di falsificazione di scritture contabili per occultare la perdita di gestione procurando così l’ingiusto profitto della protrazione della gestione societaria in danno dei creditori, e di ricorso abusivo al credito. Una serie di manovre, magie contabili, apparizioni e sparizioni di denaro, compiute, spiegano i giudici, per favorire l'Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani, che finisce per avere riflessi e gettare ombre sull’operato di enti e organismi pubblici, tanto da far presagire effetti a cascata: possibile che in Anci nessuno sia stato al corrente o si sia accorto di nulla? Nel mirino sono finite addirittura operazioni relative alla fiera 'Dire e Fare', la rassegna annuale dedicata all'innovazione e allo sviluppo dell'amministrazione pubblica locale promossa da Regione Toscana insieme ad Anci Toscana. Per l'accusa gli imputati hanno registrato false fatture e "omesso di riscuotere crediti dovuti da Anci tra cui quello relativo al rimborso per le maggiori spese sostenute" per l'evento Dire e Fare del 2010. Furono proprio le dilazioni accordate all'Anci che obbligarono Comunica srl a finanziarsi ricorrendo al credito delle banche, aggravando la propria esposizione debitoria e nascondendo il dissesto finanziario della srl con l’accensione nel 2010 di un finanziamento da 120.000 euro con la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e un altro da 80.000 euro con una banca di ben triste notorietà come il Monte dei Paschi di Siena. Il tutto quando già nel 2005 Comunica aveva uno scoperto di circa 43.000 euro lievitato a 296.400 nel 2011. E a questo punto ci domandiamo qual è stato anche il ruolo delle banche troppo spesso nell’occhio del ciclone per aver prestato il fianco ad operazioni finanziarie alquanto spericolate in nome della politica. Non ci dimentichiamo che Pesci, più volte primo cittadino di Fiesole, come si evince dal suo curriculum, da giugno 2011 è stato membro del comitato di indirizzo e controllo dell’Irpet, Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana di Firenze, da ottobre 2004 a settembre 2014 ha ricoperto la funzione di Segretario Generale dell’Anci Toscana e ha Coordinato le Anci regionali per un intero mandato congressuale; l’esponente di caratura del Pd toscano, è quindi legato da parecchi fili con il governo e le alte leve della Regione da sempre vessillo indiscusso del Partito Democratico. Ma la sua notorietà va ben oltre i confini regionali. Figuriamoci che il 5 aprile 2002, si legge sempre sul suo curriculum, è stato insignito dell’ordre national du mèrite da le President de la rèpublique francaise, grand maitre dell’ordre: alta onorificenza per essersi distinto per grandi meriti civili…che sia da attribuirgli anche il reato di usurpazione titoli ed onori ?

giovedì 4 agosto 2016

STAFFETTA M5S PER LA COSTITUZIONE - VERSILIA



Martedì 9 agosto 2016
STAFFETTA M5S PER LA COSTITUZIONE - VERSILIA
da Marina di Carrara a Viareggio
(MAPPA https://drive.google.com/open?id=1mI2_0voL-tkSRkvxqnfXM0q7iq4&usp=sharing )

Martedì 9 agosto il MoVimento 5 Stelle mette le scarpe da corsa per una Staffetta a difesa della Costituzione. La partenza è prevista a Carrara da Paradise Beach alle 14:30. I corridori attraverseranno le tappe di Marina di Massa, Cinquale, Forte dei Marmi, Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore per arrivare a Viareggio in Viale Margherita alle 20:30, in corrispondenza con la prima tappa regionale del tour di Alessandro Di Battista “#IODICONO Costituzione Coast to Coast”.

I gruppi locali del MoVimento 5 Stelle invitano la cittadinanza ad unirsi all’iniziativa.

Di seguito le tappe della staffetta:
PARTENZA
Marina di Carrara
, Paradise Beach, ore 14.30
Marina di Massa, P.zza Bad Kissingen, ore 15.50 - punto ristoro e informativo
Cinquale, parco Undulna, ore 16.40
 - punto ristoro e informativo
Forte dei Marmi, Pontile, ore 17.55
 - punto ristoro e informativo
Marina di Pietrasanta, Pontile, ore 18.50
 - punto ristoro e informativo
Lido di Camaiore, P.zza Lemmetti, ore 19:45
 - punto ristoro e informativo

ARRIVO
Viareggio, Piazza Margherita, ore 20:30 - apericena
SalvaSalva

lunedì 18 luglio 2016

L'Ultimo Utile Idiota



"L'Utile idiota" è un uomo comune, spesso dalle capacità circoscritte, ma sopravvalutato nella società, dalla quale riceve onori e rispetto. Eppure, questa illusione continua nelle menti delle persone, senza che le stesse ricevano vantaggi e attenzioni dalle presunti capacità dell’"utile idiota". Il pubblico, ridotto, lo ascolta, molti lo criticano in silenzio, qualcuno lo contesta timidamente, altri fingono di ascoltare per imparare e capire cercando di non urtare la sua suscettibilità. Spesso il ruolo sociale dello stesso accompagna i viandanti senza se e senza ma. Le regole sono semplici, consigliare sempre senza mai esporsi, stare sempre con chi vince e mai contro. Nelle società odierne, secondo alcune scuole di pensiero, il ruolo di questi soggetti potrebbe essere anche capito se gli ideali traballano, in fondo perché esporsi senza avere un vero interesse come rendiconto? Noi come M5S cerchiamo spesso di stare nel concreto e quello che è successo l’altra sera al "Pucciniano" ci sembra l'ultimo atto di una sceneggiata che porterà conseguenze negative. Prima di tutto nell'immagine della fondazione che non si meritava la guida di certi personaggi "senza qualità", che abbiamo avuto in quasi tutte le partecipate grazie al nostro ex Sindaco. che poco ha fatto vedere delle sue qualità presunte, se non ricambiare i favori ricevuti dagli amici in campagna elettorale. Se ci mettiamo i recenti controlli di Carabinieri ed Ispettorato del lavoro, non c'è da stare tranquilli alla Fondazione Pucciniana! Risultano ancora aperte le questioni del controllo sull'usura di sette banche creditrici, di cui due con pratiche avviate sui rimborsi da interessi usurari. Inoltre, la "sparizione" del Presidente Alberto Veronesi poco prima dell'inizio del festival a favore del factotum commercialista vicepresidente Pisanelli con l'incarico di contrattualizzare con firma propria i contatti avviati dal direttore generale (Franco Moretti, ndr) con cantanti, direttore di orchestra, coristi, registi, scenografi, costumisti, disegnatori ed altri professionisti comunque funzionali alla programmazione ed alla realizzazione delle manifestazioni teatrali.
Del resto, non giustificato risulta la recente e onerosa conferma del direttore Moretti (al suo posto da 15 anni) a fine scadenza mandato, comprensivo di coniuge p.r. e factotum delle due Fondazioni con un non precisato ruolo in una di queste. Per la Fondazione, inoltre, ci sono ancora due vicende aperte con la Corte dei Conti: quella relativa alle informazioni che i magistrati fiorentini hanno richiesto in merito alla relazione della società di revisione Bdo di Firenze sullo stato della Fondazione stessa, relazione che la Fondazione ha commissionato, salvo poi - con il cambio di Presidenza dopo l’avvento dell’amministrazione Del Ghingaro - decidere di non acquisire, interrompendo il lavoro della stessa Bdo e quella più recente, delle informazioni che la Corte ha richiesto dopo l’esposto presentato da un consigliere di minoranza, in merito alla scelta dello Studio Sgrò, (palese finanziatore della campagna elettorale del Sindaco), come consulente per la sicurezza con costi raddoppiati rispetto al precedente incarico.
Una questione fortemente complessa da approfondire a livello regionale e parlamentare come noi localmente facciamo da anni e che avrebbe urgentemente bisogno di una focalizzazione su tutta l'intera vicenda, con tutti gli sciagurati attori, compreso l' "ultimo utile idiota" e il ruolo di questa amministrazione, colpevole, di perseguire ed aggravare gli errori commessi negli anni da tutte le amministrazioni che l'hanno preceduta.

Movimento 5 Stelle Viareggio

venerdì 15 luglio 2016

La vittoria della legalità sulle macerie di una città alla deriva.


Alla fine il responso è arrivato. Seppur in modo tardivo, giusto per sottolineare, ce ne fosse stato ulteriormente bisogno, il divario tra il mondo reale e i suoi problemi concreti, che richiederebbero risposte rapide, chiare e precise, e le alte sfere dell’amministrazione e del diritto che per colpa di un sistema lento e farraginoso hanno impiegato un anno per dire ufficialmente quello che già si era capito subito dopo le elezioni : ovvero che le operazioni di voto si erano rivelate un bel pasticciaccio. Ci ricordiamo ancora tra un misto di sorpresa e sgomento le parole del presidente del seggio, quello maggiormente  incriminato, impegnato a ricostruire il verbale con i dati “ in suo possesso”  facendo ricorso a una “memoria di ferro”, a appunti su fogli  e fogliettini vari;  risultato  come riportato anche in sede di motivazione della sentenza,  il riscontro di tutta una serie di dichiarazioni contraddittorie e di sconcertanti balletti di cifre che portano a  delineare come si legge nel resoconto del Tar, un quadro assolutamente opaco in ordine alle modalità nelle quali si è svolta la competizione elettorale, irrimediabilmente compromessa. Schede desaparecide, verbali incompleti, conti che non tornano, un mix esplosivo che lascia sottintendere ben altro quando nella sentenza, riguardo alla strane modalità di scomparsa  delle numerose schede elettorali , si esclude  possa essersi trattato di un banale errore, lasciando aperta la porta a inquietanti interrogativi. Quanto è bastato a decretare ufficialmente la nullità di un voto minato come si legge nel dispositivo da vizi sostanziali e invalidanti talmente gravi da pregiudicare in toto l’attendibilità e la regolarità delle operazioni elettorali. Dunque la bomba a cui è stata data lunga miccia grazie al meccanismo perverso che ha fatto insediare e governare per un anno un sindaco uscito da un’elezione tacciata fin dall’inizio di mille dubbi sulla regolarità di svolgimento delle sue operazioni di scrutinio, alla fine è scoppiata deflagrando un’intera città, già a brandelli da ogni punto di vista, che finisce nel libro dei record per aver collezionato in una manciata di anni più “commissari” di un distretto di Polizia, una città nel limbo, oggi ostaggio di un caos amministrativo da colmare al più presto con l’arrivo del nuovo commissario prefettizio e alle prese con un presente oltre che un futuro ancora tutto da delineare e definire su cui pesa oltretutto il recente annuncio delle dimissioni in massa da parte dei membri nominati all’interno delle partecipate fondazioni, una mossa piuttosto discutibile in questo delicato momento di vuoto politico. Una città alle prese con gravi problemi legati al dissesto, su cui si era iniziato un percorso da parte dell’Amministrazione Del Ghingaro ma pieno di censure da parte dei revisori dei conti, con operazioni spesso non condivise con la cittadinanza (leggi forno crematorio) manovre (sulle partecipate per esempio) azzardate, di non così sicuro giovamento  per i conti del Comune, con sbavature di legittimità che hanno portato spesso a raddrizzare in extremis il tiro dell’azione amministrativa, una città su cui hanno pesato ritardi, scelte e confronti  spesso rimandati. Un sindaco e una giunta su cui pendeva fin dall’inizio la spada di Damocle del ricorso, messi in continua discussione ad ogni tornata di verifiche, riconteggi  e udienze in Tribunale, mentre intanto lungo la via si perdevano pezzi di maggioranza in consiglio comunale, un’amministrazione spinta più dagli slogan che da un’effettiva opera di rinnovamento,  che mentre frenava in ultimo la sua azione, rarefacendo e ritardando la convocazione degli ultimi consigli comunali in attesa della pronuncia del Tar, dall’altra parte nonostante l’avvio della procedura di scioglimento degli organi di governo della città continuava rediviva a indicare nomine e a procedere a assegnazioni di chiaro indirizzo politico complice un inspiegabile allungamento dei tempi di insediamento del nuovo commissario prefettizio.  Intanto sul  silenzio di tomba di Del Ghingaro, se da una parte spiccano le dichiarazioni della senatrice Granaiola che insieme al Presidente della Regione Rossi auspica il ricorso al Consiglio di Stato, dall’altra ci sono i fatti incontrovertibili, le “prove provate” che qualcosa in quella tornata elettorale è andato proprio storto e forse sarebbe stato meglio per Rossi invece che parlare di un sindaco pienamente legittimato,  a cui mettere a disposizione l’avvocatura regionale, di una città pienamente legittimata ad avere finalmente una chiarificazione di quanto accaduto con conseguente resa dei conti riguardo a uno degli episodi più bui della sua storia democratica, e se - come dice Rossi -  i giudici possono sbagliare qui invece è incontrovertibile che qualcuno ha sbagliato sicuramente facendo gravi danni alla città e bisognerebbe fosse obbligato a risponderne personalmente.  Intanto però a farne le spese per ora sono i soliti, tanto per cominciare come da sentenza, i tremila euro da versare al verificatore per l’opera di controllo svolta nel procedimento, che sicuramente sono un bruscolo nel mare magnum del dissesto, sono stati posti a carico del Comune di Viareggio, ovvero dei suoi cittadini.. così che più della spesa a bruciare sono le questioni di principio sostenute dall’ennesima domanda: forse finora i viareggini non hanno ancora pagato abbastanza per gli errori fatti da altri e di cui sono i primi a patirne oltretutto le conseguenze? 
Annamaria Pacilio
Portavoce M5S Viareggio

giovedì 14 luglio 2016

Cose di Casa Nostra



Che si potesse ritornare alle elezioni qualcuno lo aveva pure venitlato, ma in realtà la distanza che separava il vincitore delle scorse elezioni con i due sfidanti al ballottaggio, non lo lasciava di certo prevedere. Ora il Tar si è espresso per un ritorno integrale al voto e a meno che un appello al consiglio di stato di Del Ghingaro, che per orgoglio personale aveva sempre escluso, le sentenze per noi si rispettano fino in fondo (sperando anche che qualcuno stavolta paghi di persona per gli errori commessi). Fatto è che una analisi di quanto accaduto fino a d ora, ci porta a capire come i problemi della nostra Viareggio siano solo destinati ad aumentare e non certo a risolversi. Non si potrà mai dire di non aver combattuto da parte del M5S di Viareggio questo sindaco e la sua giunta, fin dall'inizio delle sue aspirazioni, mettendo in campo un' armata brancaleone fatta di molti personaggi anche imbarazzanti vecchi e nuovi solo in cerca di palcoscenici profumatamente ricompensati, mettendo in mostra le loro "non qualità" e i cui risultati fallimentari sotto gli occhi di tutti.E dopo un anno, ecco con 675 schede "smarrite", fallimenti di partecipate come piovesse, patrimonio pubblico in svendita, progetti di fantomatici forni crematori, sicurezza zero, aziende pubbliche trasformate in srl, due fontane ripulite a Viareggio si rivà ad elezioni.
E a sottolineare tutto ciò, con le nostre interrogazioni e mozioni presentate anche se pur bocciate, un inefficace consiglio di maggioranza da noi ribattezzato "corte di Giorgio I", che niente ha fatto se non piegarsi all'unica volontà di questo sindaco, sempre distante dalla città, sempre scostante dalla vera realtà dei fatti, vedi il capitolo irrisolto della sicurezza, della gestione ambientale e del decoro urbano che spiccano fra gli altri. E se pur apparentemente e ostentatamente decisionista, non ha mai saputo aggregare le categorie, essere amato o almeno benvoluto dalla maggioranza dei cittadini e anche sul lato tecnico a lui più caro e di cui gli si riconoscevano maggiori competenze, riuscire solo a lasciare in braghe di tela una città depauperata dei suoi impianti sportivi, dei suoi gioielli di famiglia vedi principino e porto e semplicemente gettata in mezzo a tribunali e amministratori giudiziali, come si lascia in pasto ad una belva un pezzo di carne morto e fradicio, ma per qualcuno ancora appetitoso. "Cose di casa nostra" abbiamo detto, si quelle di cittadini che approfittando della confusione degli uffici hanno scelto di non esserci, di non pagare, di rimanere indifferenti, di non partecipare alla vita politica della città, perchè forse troppo distante dai loro interessi anche di bottega, ma a che pro? E lasciarsi andare vuol dire comunque che qualcun'altro, forse il solito socio privato che da oltre vent'anni si interessa lui si, veramente al bene economico personale di questa città, occupandosi di tutto ciò che porta profitto senza rischiare nulla di proprio insieme agli amici di banchetto che lo circondano. Lasciandolo che continuasse ad approfittarsene con la complicità di tutte quelle forze che in questi anni, dalla sinistra maneggiona alla destrorsa sempre rimaneggiata, gli hanno garantito fino ad oggi la continuità di rapporti con lobbies di potere e dirigenza collusa , fino a far racimolare al comune lo scherzetto di oltre 200 milioni di debito che forse solo una catena di volontà congiunte e che facessero tutte un passo indietro a Viareggio, potrebbero mettersi in testa di salvare dall'inevitabile. Come ciò che avverrà in una città portata al tracollo civile prima che economico e all'asfissia finanziaria proprio da quei poteri ed interessi che solo in campagna elettorale promettono di salvare. Ma chi paga tutto questo ce l'ha mai detto qualcuno?

MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 16 giugno 2016

Valleverde: Si scrive AcquaPark ma si legge Nuovo Centro Commerciale


Nel consiglio comunale del 14 giugno scorso, si è potuto vedere cosa la maggioranza consiliare e il Partito Democratico intendono per lotta al consumo del territorio e tutela delle piccole realtà commerciali esistenti. Infatti malgrado i proclami a cui stiamo assistendo da parte del PD e del sindaco Del Ghingaro, di prevedere una pianificazione del territorio senza consumo di suolo, all'atto pratico si vuole continuare ad appoggiare i progetti come quello di Valleverde per la costruzione di un nuovo grande centro commerciale in aree al di fuori del perimetro urbano.

Come si evince dal Masterplan concept presentato nel dicembre del 2014 presso il comune di Massarosa, della cui versione completa sembra che molti consiglieri di maggioranza ed esponenti della giunta Del Ghingaro ignorino l'esistenza, si può comprendere come l'acquapark e il campo da golf, siano solamente una scusa per la realizzazione di un centro commerciale di quasi 40.000 mq, che creerebbe notevoli problemi al già precario equilibrio dell'economia localeAnche le tutele proposte con l'emendamento presentato in Consiglio comunale, di vincolare il nuovo progetto agli obbiettivi urbanistici comunali, risulta ampiamente aggirabile perché interesserebbe solo una piccolissima porzione dell'area destinata all'intervento e anche perché in questi giorni è in corso di realizzazione il nuovo strumento urbanistico della città di Viareggio che, proprio per lo sviluppo di questo progetto, si porrà nuovi obbiettivi di dimensionamento commerciale.L'unico strumento utile per tutelare l'economia locale sarebbe stato impedire la realizzazione del nuovo centro commerciale.
Ricordiamo che in Italia in media per ogni posto a part time verticale guadagnato con la grande distribuzione, se ne perdono almeno sei a tempo indeterminato o di proprietà nel piccolo commercio locale.

L'accordo procedimentale approvato durante lo scorso consiglio comunale non è un atto da poco perché consente al soggetto promotore, la Valle Verde Viareggio srl con capitale sociale di sole 90 mila euro a fronte di un progetto di svariati milioni di euro, di farsi forte dell'appoggio dei comuni di Massarosa e Viareggio, quando si riunirà la conferenza dei servizi volta al perfezionamento dell'accordo di pianificazione, atto fondamentale per consentire un cambio di destinazione d'uso da agricolo, ad un più remunerativo terreno edificabile. 
Tutto come previsto dalle recenti regolamentazioni regionali che si pongono principi nobili di tutela del paesaggio, ma che praticamente concedono scappatoie per consumare suolo, soprattutto per le grandi aziende vicine ai centri di potere bancari e politici giusti.
Il progetto complessivo che si estende su un area di quasi 700 mila metri quadri, risulta solo un imponente consumo di territorio dal grande impatto ambientale e sociale.
E' necessario che si prenda coscienza quanto prima, che la continua perdita di suolo mina alle basi il futuro della nostra economia. Infatti a fronte di un aumento della popolazione, la superficie agricola utilizzata nel nostro paese è diminuita del 28% in 40 anni.
Inoltre i 900 posti di lavoro sbandierati a mezzo stampa, difficilmente risulteranno confermati a giochi fatti, come si può comprendere confrontando i dati reali di strutture simili già esistenti sul territorio nazionale e regionale.
Ultimo, ma non banale il particolare che l'accordo procedimentale, stipulato tra la società Valle Verde Viareggio srl e i comuni di Viareggio e Massarosa, non obbliga in nessun modo la società promotrice del progetto di portare a termine l'intervento, una volta incassato il cambio di destinazione d'uso del terreno, tramite la variante che si avrà in contemporanea con l'accordo di pianificazione previsto.

Per il M5S Viareggio quindi è un NO deciso a questo tipo di progetti, che prevedono una pianificazione tesa allo sfruttamento di territorio agricolo solo per fini di speculazione finanziaria, con tutte le conseguenze negative di maggiore carico antropico, che finirebbe per compromettere una zona già minata da importanti limiti idrogeologici.
Sicuri, si cambia, ma soprattutto si costruisce là dove nessuno c'era mai riuscito prima, e forse ci sarà un perché.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

mercoledì 1 giugno 2016

Legittima Difesa



Con sprezzante arroganza il Sindaco Sig. G. Del Ghingaro apostrofa pubblicamente la nostra Consigliera Comunale come incompetente distorcendo, con imbarazzante opportunismo politico e con toni aggressivi, nervosismo e concitazione, quanto detto dalla Consigliera A. Pacilio a proposito dell'azienda Anci Innovazione srl e delle società pubbliche Viareggio Patrimonio srl e I Care srl. 
Si tratta dell'ennesima dimostrazione di forza da parte dell'Amministrazione impegnata ad imbavagliare qualsiasi dissenso, dalle critiche avanzate di chi cerca di vedere oltre ai proclami e alle pronte soluzioni di facile portata propagandistica, disposte da chi si reputa una sorta di temerario del dissesto, tanto da affermare che Viareggio ne sarebbe uscita a tempo di record, in netto anticipo sui tempi fisiologici previsti dalla procedura regolata dal Tuel. Pur senza avere ancora un quadro esaustivo della voragine che sta ingoiando la città, confezionando delibere spesso prive del parere favorevole dei Revisori dei Conti, l'organo di controllo imparziale, perchè nominato dalla Prefettura, che negli atti, messi nero su bianco dall'Amministrazione Del Ghingaro, continua a non vedere certezza sull'avvio della necessaria opera di risanamento dei conti del Comune, né una dimostrata convenienza ed economicità delle soluzioni proposte (non ci dimentichiamo ad esempio il passo falso della delibera di affidamento del servizio di illuminazione prima dato e poi revocato a Mover). Atti non solo bocciati duramente dal Collegio dei Revisori ma anche oggetto di verifica alla Corte dei Conti che ha già aperto un procedimento in merito. Ovviamente, considerate tutte "sciocchezze" per un Comune sull'orlo del disastro economico! Posizioni, mal digerite dal Sindaco, che sono costate strali verso gli stessi Revisori, tacciati, anch'essi di non essere all'altezza del loro ruolo o peggio, schierati politicamente; come per i Consiglieri di opposizione, spintonati da un membro della Giunta, definiti dal Sindaco "codardi" o per pubblico ludibrio presentati sulla sua pagina Facebook come dei "babbuini" e considerati come "alunni non preparati" davanti al professore.

Il Movimento 5 Stelle preso atto del comportamento sprezzante e poco elegante che continua a tenere il Sindaco, dopo l'exploit in Consiglio, rimanda al mittente l'ennesima provocazione, invitando il primo cittadino a tenere toni più rispettosi e pacati e a chiedere scusa per la "scheggia" che gli è partita in assise.

Ricordando che il M5S è composto da cittadini che meritano rispetto e sono consapevoli del loro ruolo, che è quello di operare per il bene della collettività studiando le leggi e le varie documentazioni al loro vaglio. Quello che la Consigliera insieme al suo gruppo sta facendo nella massima difficoltà è attribuibile all'abitudine di chi governa la città e predispone atti indirizzati ai Consiglieri che sembrano fatti apposta per mettere i bastoni tra le ruote a coloro che cercano di vederci chiaro: come le delibere e i documenti presentati all'ultimo istante, spesso incompleti, o certe note citate dal Sindaco a sostegno delle proprie tesi, dichiarate strettamente personali, coperte dalla privacy, di cui nulla è dato sapere (in riferimento a questioni ovviamente di rilevo pubblico). A tal proposito con l'occasione si invita il primo cittadino ad ottemperare a quanto previsto dai regolamenti vigenti, rispettando le tempistiche e la puntualità degli atti presentati ai Consiglieri così come richiesto dal Tuel, cosa certo che un Sindaco così "preparato" non può non sapere, a meno che faccia comodo a lui e alla sua maggioranza, che gli altri restino in superficie e non approfondiscano troppo gli argomenti.

MOVIMENTO 5 STELLE VIAREGGIO

martedì 24 maggio 2016

PER LA PINETA DI PONENTE PIU' TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE


Più ombre che luci, oltre che inquietanti interrogativi.
Sono quelli che emergono riguardo il progetto di riqualificazione della pineta di Ponente. Focalizzati priorità e obiettivi sui lavori in corso d'opera nel polmone verde di Viareggio, finanziati per un importo totale di 1 milione e 500 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e coordinati dal Comune di Viareggio, il Movimento 5 Stelle Viareggio sottolinea che per iniziare a risolvere i problemi legati alla sicurezza sarà importante concepire un adeguato arredo urbano e un’ illuminazione diffusa e a led che consenta una maggiore visibilità per facilitare la sorveglianza dell'area, lavorando per promuovere eventi e valorizzare le attività che siano in sintonia con il contesto naturale per essere di attrattiva durante tutto l'anno.

Quando si parla di abbattimento e sostituzione dei pini malati con altri tipi di piante, il Movimento 5 stelle di Viareggio chiede lumi riguardo al censimento delle piante da abbattere, quelle da lasciare e quelle da ripiantumare. Se esiste la volontà di trasformare "gradualmente" la pineta di ponente in un parco di piante autoctone, vorremmo che fossero resi pubblici i risultati delle indagini che supportano tale azione garantendo la massima trasparenza e un maggior coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte dell'Amministrazione.
L’arrivo di fondi per aiutare a riqualificare un’area importante per la città lasciata da troppo tempo in abbandono nasconde molte perplessità riguardanti una Fondazione tra le prime dieci in Italia per patrimonio ed erogazioni: una potenza economico finanziaria che avanza a suon di elargizioni date più o meno a dicrezione, che ha forti legami con la politica. Tutte le operazioni d'intervento della Fondazione non prevedono infatti gare di evidenza pubblica a cui devono far riferimento invece gli enti pubblici sottoposti a una più stringente normativa sugli appalti, che tra l’altro strozzati dalla morsa della crisi, hanno visto col tempo ridimensionato il loro importante ruolo di committenti. Soldi elargiti in partnerariato anche con la Regione per finanziare progetti promossi e realizzati da terzi, concessi ai comuni, ma anche ad organismi privati, fondazioni e istituti partecipati da soggetti spesso direttamente o indirettamente legati alla Fondazione e quindi in palese conflitto di interessi.
Non vorremmo che la Carilucca, che per statuto ha scopi di utilità sociale e di supporto agli enti per perseguire lo sviluppo economico del territorio, diventi una cassaforte, con tanto di braccio operativo per gli  appalti, a disposizione di lobby e partiti per operazioni speculative onerose mascherate da utilità  sociali per il territorio.
Dietro a un gesto di generosità temiamo si nascondano di fatto pratiche di favoritismo verso certe realtà economiche a discapito di altre, di commistioni di interessi tra pubblico e privato che poco hanno a che fare col bene collettivo
I soldi in ballo infatti sono tanti. Dopo gli interventi finanziati a Viareggio prevalentemente nell'edilizia scolastica sotto l’egida della Provincia, passando attraverso la riqualificazione della pineta, si annuncia da parte della Fondazione l’intenzione di finanziare la resurrezione della passeggiata e la risistemazione della terrazza della Repubblica. In più arriva un'altra notizia shock: 500 ettari di pineta alla Lecciona, attaccate da un parassita assassino, stanno morendo e verrà abbattuta una vasta alberatura, la Regione ha a disposizione 5 milioni da destinare alla forestazione e quindi Viareggio può approfittarne... Urge tenere gli occhi aperti per non trovarsi una pineta rasa al suolo, e che gli interessi dei soliti vengano messi al primo posto di quelli della cittadinanza.


Movimento 5 Stelle Viareggio