venerdì 9 novembre 2018

Toro BRUCIATO VIVO in Spagna.

URGENTISSIMO!!!!! A MEDINACELI in Spagna TRA POCHE ORE UN TORO VERRA' BRUCIATO VIVO IN NOME DELLA TRADIZIONE. 

Sabato 10 novembre alle 23 nella piazza di Medinaceli (Soria - Spagna) avrà luogo ancora una volta la festa del TORO JUBILO o TORO DI FUOCO. 
Una della feste più orrende che si possano immaginare.
El toro Jubilo che si svolge iogni anno. È la festa del "toro di fuoco" di origine pagana comune a molte località spagnole dove, però, per evitare la crudeltà sul povero animale che comporta la festa e le conseguenti proteste degli animalisti, negli ultimi anni si è sostituito l'animale con un toro meccanico, robot che di vero ha solo la testa del toro a cui vengono attaccati petardi e fuochi artificiali. Qua invece la tradizione è fedelmente rispettata:

Il rituale consiste prima di tutto nell'immobilizzare il toro. 
Alle sue corna viene legato un palchetto di legno sul quale si trovano palle di pece e materiale infiammabile a cui viene appiccato il fuoco. 
Il toro viene fatto scorrazzare nella piazza del paese transennata. 

Le palle di fuoco bruciano per ore. All'inizio il tori è disorientato poi quando inizia a bruciare la parte interna delle corna il dolore diventa lancinante. 
Le gocce di pece finiscono negli occhi accecandolo.
 Il muso e gli occhi bruciano facendolo impazzire di dolore.

Il toro terrorizzato, con il corpo bruciato, accecato va a sbattere contro le pareti o contro le recinzioni, fino a quando agonizzante muore. 

Molte volte i tori tentano di uccidersi lanciandosi proprio contro i muri per porre fine al dolore lancinante. 
A fine festa le carcasse dei tori vengono divise tra i partecipanti per il consumo locale con la credenza che la carne di un animale torturato possa accrescere la loro fertilità e renderli invincibili.

Gli animalisti spagnoli tenteranno come altre volte di bloccare la manifestazione. Ma le Istituzioni hanno già predisposto un imponente servizio di polizia. 
Come è già successo, difenderanno l'indifendibile.


Chiediamo che l'Europa fermi questo orrore . 
La tortura NON è cultura, NON è tradizione, NON è patrimonio da proteggere, ma l'inaudita e insopportabile vergogna di una società che si definisce civile. 

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