martedì 22 marzo 2016

Scelte che vanno ben calibrate


Stiamo attraversando un momento delicato per la nostra città riguardo la messa in campo di soluzioni da parte dell’Amministrazione per la razionalizzazione delle partecipate- spiega Annamaria Pacilio, consigliere portavoce in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle nonché presidente della Commissione controllo e garanzia della Viareggio Patrimonio - si stanno delineando scelte che vanno ben calibrate perché andranno a pesare sul futuro di Viareggio, ecco perché occorre essere particolarmente cauti, tanto più quando i revisori dei conti danno il loro parere negativo nei riguardi di alcune operazioni e la loro voce non è più flebile come un tempo, essendo non più di nomina politica ma della Prefettura”. L’invito arriva dalla Pacilio all’indomani dell’incontro avvenuto a Roma insieme ad alcuni esponenti della minoranza con Giancarlo Verde, direttore generale della Direzione Centrale Finanza Locale del Ministero degli Interni, centrato sull’approfondimento di alcuni istituti generali della normativa di legge riguardante il dissesto. Intanto sul tavolo c’è l’approvazione del pacchetto di delibere che saranno poste all’attenzione del prossimo consiglio comunale, sia in riferimento alla trasformazione di Asp da azienda speciale in società in house providing srl (alla quale verranno trasferiti alcuni servizi che erano in carico alla Patrimonio, come il servizio pubblico locale, l’emergenza abitativa e  l’attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate), sia in ordine al trasferimento a  Mover del servizio di manutenzione dell’illuminazione pubblica. “La città sta ancora raccogliendo i cocci di una governance andata in frantumi, che era quella  che si reggeva  sul sistema delle partecipate - prosegue la consigliera - adesso che l’Amministrazione si trova a metter mano a questo sfacelo, viste le perplessità che emergono legate alla legittimità e alla compatibilità economico finanziaria di queste manovre, sarebbe il caso di valutare semmai  la richiesta di una proroga dell’esercizio provvisorio della Patrimonio in modo da risanare a piccoli passi l’azienda senza cimentarsi in pericolosi  “salti nel buio”; insomma non vorremmo che la cura alla fine si rivelasse peggio della malattia”. 

Annamaria Pacilio consigliere portavoce
Movimento 5 Stelle Viareggio



lunedì 21 marzo 2016



In merito a quanto accaduto allo sportello Inps di Viareggio, ci preme esprimere alcune considerazioni riguardo a quel cartello affisso negli uffici  di via Garibaldi, che non avremmo mai voluto leggere.
Quando si arriva a non aver più rispetto per un ufficio preposto all'erogazione della pensione, dell'indennità di disoccupazione e di consulenza sul nostro stato di previdenza sociale, significa che si è perso definitivamente il senso civico, il rispetto per lo Stato e per chi ci rappresenta.
Dobbiamo interrogarci sul perché di queste azioni violente, ma la triste risposta la noi la conosciamo già.
A differenza di quanto annunciato dalla propaganda della stampa monopolizzata da un "renzismo berlusconiano", la società italiana sta drammaticamente regredendo sotto tutti i punti di vista, economico, culturale, lavorativo ed assistenziale.
Mentre si continua a dire che l’Italia è in crescita, e tutto va bene alla faccia dei soliti gufi,  a Viareggio i cittadini prendono reiteratamente a pugni e calci gli uffici dell' Inps, forse perché esasperati, disperati, e davanti a quello che sentono come un torto subìto, scaricano davanti a una porta chiusa (quella dello Stato) tutta la loro rabbia e frustrazione. L’unico modo, seppur incivile per ribellarsi e far sentire le loro ragioni a un sistema che invece di essere dalla loro parte è percepito come maligno e ostile?
Ogni giorno si assiste a manifestazioni di crescenti ed inquietanti segnali di insofferenza verso un muro che si è creato tra i cittadini contribuenti e le Istituzioni. La percezione di essere continuamente inascoltati, addirittura frodati dalle Istituzioni alle quali molti cittadini avevano riposto fiducia è sempre più avvertita, con la lenta scomparsa del lavoro, i trattamenti salariali ridotti a livelli di schiavitù, il mancato rispetto dei diritti minimi, l'acqua e il servizio di raccolta rifiuti con costi altissimi, le infrastrutture fatiscenti ed economicamente insostenibili, i trasporti sempre meno di qualità e sempre più  onerosi, le esose tasse sulla casa, sugli autoveicoli, sul lavoro, sui beni di consumo, sulle prestazioni sanitarie, il tutto stretto dentro  un'implacabile morsa economica che attanaglia chi per tutta la vita ha fatto onestamente il proprio lavoro ed oggi finisce nell'incertezza e nell'insolvenza, facendo sentire i cittadini completamente abbandonati anche davanti a uno sportello dove si sancisce implacabilmente la propria inadeguatezza al sistema.
La situazione creatasi con il pubblico negli uffici dell’Inps di Viareggio non ha nei dipendenti e soprattutto nella riconosciuta umanità e professionalità del suo direttore delle particolari colpe, essi stessi sono delle vittime che attraverso il loro onesto impegno sono un “filtro”, il primo livello, la faccia dello Stato, quella più accessibile davanti alla quale i cittadini manifestano  il proprio dissenso. La gente comincia ad essere stufa e se certi gesti sono deprecabili, diventano sempre più comprensibili per l'opinione pubblica. Il nostro auspicio è che nonostante l'esasperazione sia palpabile, i cittadini si riapproprino della loro dignità attraverso un impegno civile che li veda protagonisti  in prima persona senza delegare a nessun altro, se non a se stessi, l’onere e l’onore di essere al centro di un cambiamento, pacifico ma al tempo stesso rivoluzionario, che costruisca un’alternativa a questo sistema,  in modo consapevole e determinato. 



MoVimento 5 Stelle Viareggio

mercoledì 16 marzo 2016

Consegnate dai pentastellati in Comune le firme per la riapertura del Teatro Jenco



Il Movimento 5 Stelle ha consegnato in questi giorni in Comune il plico con le firme raccolte riguardo la petizione finalizzata alla riapertura del Teatro comunale: 1500 firme raccolte in breve tempo ai banchetti, scendendo nelle piazze, in mezzo alla gente, per portare all’attenzione dell’Amministrazione il monito di una città che chiede finalmente la restituzione di un importante polo culturale. Una struttura chiusa ormai da tempo per la mancata attuazione di interventi di messa a norma imprescindibili per il suo utilizzo che, tornata di recente nelle mani del Comune dopo il nulla di fatto dell’affidamento alla Fondazione Festival Pucciniano (chiamata all’assolvimento degli obblighi di legge per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi atto a riconsentirne l’apertura) sta diventando ormai ostaggio della sporcizia e dal degrado. “Ci auguriamo- spiega la portavoce in consiglio comunale del Movimento Annamaria Pacilio- che questa raccolta di firme serva di stimolo all’Amministrazione affinché porti finalmente a compimento l’iter procedurale per la riapertura del teatro, un teatro che è chiuso ormai da un anno e mezzo in attesa di interventi non più procrastinabili, rimasti ancora irrealizzati”. Incarichi di progettazione mai portati a termine, stanziamenti ad hoc di cui si sono perse le tracce, rimpalli di responsabilità, hanno costellato la sua storia negli anni attraverso le diverse amministrazioni che hanno governato la città, col risultato di un’attività portata avanti nel tempo senza rispettare le normative di legge, con la mancanza, mai sanata fin dalla sua apertura al pubblico, nel lontano 2003, del certificato antincendio. “A questo punto si auspica che l’Amministrazione quanto prima relazioni su quanto fatto fino ad ora e quanto intenda fare per il futuro del teatro Jenco”.

Movimento 5 Stelle Viareggio



martedì 15 marzo 2016

Marco Ponsi non fa più parte del Movimento 5 Stelle Viareggio.

Il Movimento 5 stelle di Viareggio comunica che Marco Ponsi non fa più parte del gruppo e non è dunque autorizzato, a nessun titolo, a parlare o agire per conto di esso. Dopo un lungo e doloroso percorso il gruppo vota il definitivo allontanamento dell’ormai ex attivista, già sospeso in passato per motivi disciplinari, per le troppe, gravi e frequenti violazioni del regolamento interno.

Se da una parte si riconosce l’impegno che ha distinto il percorso intrapreso da Ponsi all’interno del Movimento, dall’altra si deve purtroppo sottolineare la sempre più accesa propensione, dell’ormai ex attivista, a muoversi senza alcun coordinamento con il gruppo con atteggiamenti che ultimamente,  nei confronti di interlocutori sia interni che esterni, hanno raggiunto toni esasperati travalicanti spesso nell’ingiuria nelle offese personali, atteggiamenti che hanno finito per danneggiare l’immagine stessa del Movimento. Dopo aver agito in diverse occasioni in modo scorretto con grave pregiudizio, presentandosi senza alcun accordo, a nome e per conto di altri attivisti, esprimendo, in contesti pubblici pareri del tutto personali con toni aggressivi e fortemente discutibili, l’Assemblea ha così deciso di intervenire davanti a chi, mosso da un forte personalismo, si è mostrato poco incline al confronto civile, orientato alla sterile polemica, che nulla ha a che vedere con gli ideali del Movimento stesso, cagionatore più di effetti negativi che positivi per gli obiettivi che si cerca di perseguire per il bene della città.