venerdì 27 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA: Rete Versilia: cerchiamo una soluzione!


Il licenziamento dello staff di Rete Versilia: cerchiamo una soluzione!
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Il licenziamento dei giornalisti e dei dipendenti di Rete Versilia evidenzia in modo ormai palese e in tutta la sua drammaticità il gravissimo stato in cui versano la rete televisiva e la Misericordia di Viareggio tutta.
Nei prossimi giorni il MoVimento 5 Stelle di Viareggio, assieme alle altre forze politiche di opposizione, dopo aver chiesto e ottenuto un Consiglio Comunale straordinario sul tema, incontrerà i dipendenti licenziati e il Presidente della Misericordia, per approfondire la questione, avere un quadro il più possibile chiaro delle problematiche e poter così avanzare soluzioni a riguardo.
Ecco un tema da affrontare davvero al più presto!
Tra le tante possibili ricette per il salvataggio, una potrebbe passare per il commissariamento della Misericordia da parte degli organi superiori. Rete Versilia potrebbe quindi essere scorporata e venduta a chi sia disposto ad investire e sappia valorizzare l'azienda e i suoi lavoratori. Ogni ipotesi deve essere comunque vagliata e sottoposta al giudizio del Consiglio Comunale.
L'amministrazione, dopo aver apprezzabilmente assicurato la propria vicinanza tramite il Sindaco, deve garantire un controllo attento, estremamente chiaro e preciso sulla vicenda, oltre a farsi promotrice della soluzione migliore per Rete Versilia e per l’Arciconfraternita tutta.
Questo è il momento per farsi avanti, discutere e adottare in tempi rapidi una decisione per salvare quella che, oltre ad essere un pezzo di storia della città, è un’azienda locale e un mezzo di informazione.

MoVimento cinque Stelle Viareggio

mercoledì 25 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA "Consulenze Dorate"




Il MoVimento 5 Stelle Viareggio esprime sconcerto di fronte al silenzio riguardo le cosiddette “consulenze dorate”


Il MoVimento 5 Stelle di Viareggio esprime sconcerto di fronte al marcato e prolungato silenzio, seguito a quanto apparso nei giorni scorsi, relativamente alle cosiddette “consulenze dorate”.
In dieci anni sono stati affidati a tecnici esterni, per il Palazzo delle Muse ad esempio, oltre 730.000 euro, tra progettazioni e incarichi.
Lo stesso può dirsi per il Mercato Ittico dove, a fronte di notevoli cifre impiegate, non si ha corrispondenza di altrettanta efficienza strutturale.
L'ufficio Lavori Pubblici che ha determinato tali incarichi, avrebbe dovuto quanto meno replicare in questi giorni indicando le ragioni e la congruità di tali affidamenti.
Al contrario, alle accuse è seguito unicamente un assordante silenzio, che può far supporre i mal pensanti a percepire queste cifre come sperpero di denaro pubblico.
Si può parlare di spreco nella misura in cui fosse provato la possibilità di risparmiare, attraverso la collaborazione con altri professionisti o la non congruità delle opere svolte, rispetto a quanto corrisposto.
La mancata replica, certificante che l'azione del dirigente competente è stata pienamente rispettosa di quanto amministrativamente sancito, fornendo dati economici e compartivi che lo attestino, indica una brutta consuetudine, tesa a non voler immediatamente essere trasparenti su materie che invece lo richiederebbero.
Oltre al dirigente lascia perplessi anche la mancata risposta dell'Amministrazione, che evidentemente ha dati certi per giudicare congrui i denari pubblici così impiegati.
Dati di cui, crediamo, tutta la città dovrebbe essere messa al corrente.
Il Comune deve assolvere i propri impegni contrattualmente sanciti ma, nel sottoscriverli, deve attenersi al principio di economicità ed efficienza oltreché - e questo sembra fondamentale - alla valutazione del risultato, che deve essere adeguato a quanto stabilito, nella qualità e nella struttura.
Restando in attesa di ricevere chiarimenti sul merito, ci auguriamo che si faccia luce sulla vicenda, imparando eventualmente dagli errori compiuti a carico della collettività, per evitare di commetterne altri.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

lunedì 23 settembre 2013

Rifiuti: basta privatizzazioni!

Il MoVimento 5 Stelle è fortemente contrario al processo di privatizzazione del gestore unico dei rifiuti di ATO.
Mercoledì 25 settembre si terrà l’assemblea dell’autorità ATO (Ambito Territoriale Ottimale) Toscana Costa ed i sindaci dei comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa-Carrara dovranno scegliere se affidare tale gestione ad una società mista pubblico-privata o affidarla ad una S.p.A. a totale capitale pubblico.
Il silenzio della politica sulla vicenda è ingiustificabile, assordante considerando quanto questa scelta inciderà irrevocabilmente sui cittadini per i prossimi 20 anni; molti Consigli Comunali sono stati tenuti all’oscuro di questa assemblea quando invece avrebbero dovuto essere questi ultimi ad indicare ai sindaci come esprimersi.
I cittadini toscani conoscono bene le gestioni miste pubblico-privato dell'Acqua, orientate al profitto e senza scrupoli nel tagliare il servizio agli indigenti, e se ne terrebbero quindi volentieri alla larga.
Anche l'opzione di puntare su una "S.p.A." totalmente pubblica non ci conforta, basti pensare all'esperienze negative di Gaia S.p.A. e A.AM.P.S S.p.A. .

Siamo preoccupati per l'esclusione, totalmente ideologica, della terza via, ovvero dell'Azienda Speciale Consortile: riteniamo che questa sia l'unica tipologia che garantirebbe i cittadini, nel rispetto di quanto votato da 27 milioni di italiani nei referendum 2011.
E' la stessa proposta sostenuta dai movimenti per l'Acqua pubblica. L'unica che potrebbe offrire un servizio efficiente e solidale, con un adeguato statuto che preveda strumenti di partecipazione e controllo esercitabili dai cittadini, superando così il modello delle SpA, “carrozzoni della politica”.

Facciamo quindi appello ai sindaci, a chi si dichiarò vicino al referendum e quindi alla democrazia, affinché il 25 Settembre non si scelga di aprire al privato e si discuta invece seriamente l'opportunità di sostenere l'unica forma di gestione veramente pubblica, diversa dalla SpA.
L'unica in grado di sostenere, senza conflitti di interesse, la capillare raccolta differenziata, il riuso e riciclaggio, e la riduzione dei rifiuti. Coi livelli attuali di tariffa stiamo parlando di un giro di affari di 6,5 miliardi di Euro in 20 anni, con sicuri futuri aumenti.

Gruppi MoVimento 5 Stelle e Meetup attivi nelle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara.

venerdì 20 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA (20 settembre 2013)

Si può tornare a pedalare in via Fratti 


Il Movimento 5 Stelle Viareggio informa la città che, a seguito di ricorso amministrativo promosso e presentato dai cittadini Alfredo Trinchese, Enrico Santambrogio, oltre ad una locale associazione sensibile sulla materia, il provvedimento di inibizione del transito delle bici nel tratto compreso tra via Fratti, via Zanardelli, via San Martino, è da ieri ad ogni effetto di legge sospeso. Infatti l'art. 74 delle disposizioni attuative del nuovo CDS dispone l'immediata sospensione dell'ordinanza avverso cui i ricorrenti hanno posto in essere l'atto amministrativo. In attesa dell'intervento degli ispettori ministeriali demandati alla valutazione sul merito, la città può riappropiarsi di uno spazio vitale e indispensabile ad una mobilità sostenibile, sicura e celere all'interno di Viareggio.

Movimento 5 Stelle Viareggio

sabato 14 settembre 2013

Comunicato Stampa

Movimento 5 Stelle Viareggio: scelte costruttive dall'opposizione

Dispiace vedere che la polemica viene fatta prescindendo da ogni logica politica e amministrativa. La Confcommercio, di cui alcuni soggetti appartenenti hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative non riuscendo a raccogliere il consenso necessario all'elezione, accusa noi della mancata nomina di Bertolani al cdi della Fondazione Carnevale. Ora, prescindendo da un giudizio sul soggetto correlato alle funzioni che avrebbe dovuto svolgere in seno all'organo, la nomina è di spettanza del sindaco e non è certo la mandata indicazione da parte nostra che ne ha provocato la mancata nomina. Ma si sa, è più facile attaccare l'opposizione che il sindaco, col quale si spera di intrattenere relazioni future e futuribili, non analizzando invece che è stata proprio una sua scelta quella di non indicare Bertolani. Per di più la scelta del M5S era caduta su un soggetto la cui professionalità e attinenza ai requisiti richiesti ad un membro del cdi in Fondazione Carnevale è fuori dubbio. In conclusione ci auspichiamo che il Carnevale si svolga nella massima armonia e sinergia di tutte le forze e realtà presenti in città e che alcune di queste in futuro, quando decideranno di fare polemica, non sparino a caso sull'opposizione, ma individuino con esattezza l'obiettivo del loro attacco nel reale responsabile delle scelte da loro definite incomprensibili.

Movimento 5 Stelle Viareggio


Comunicato di risposta all'articolo
 LA NAZIONE VIAREGGIO ven, 13 set 2013

Carnevale: per il no a Bertolani Confcommercio spara a zero sulle minoranze consiliari
«PERCHE’ non è stato affidato a Piero Bertolani (imprenditore della Passeggiata ndr) il quinto posto vacante nel consiglio d’indirizzo della Fondazione Carnevale?» A porre la domanda è Lorenzo Guerrieri, direttore della Confcommercio, che rivolgendosi alle opposizioni consiliari attacca: «non si capisce come il nome di Bertolani non abbia trovato la condivisione della minoranza. Non sono però lontani i tempi della campagna elettorale, in cui gli stessi candidati delle liste in questione battevano palmo a palmo la Passeggiata alla ricerca di voti e del consenso degli operatori della zona. Come al solito, avendo avuto le urne un esito differente da quello sperato, ora le esigenze e le problematiche della Passeggiata sembrano cadute nel dimenticatoio. Un atteggiamento di chiusura — conclude Guerrieri — che stride con quanto promesso in campagna elettorale». Sulla questione interviene anche il capogruppo del Pdl, Antonio Cima che invita il sindaco Betti «a pensare ai problemi della sua maggioranza, che è l’unica a dover condividere al suo interno una linea amministrativa». E precisa poi che «non c’è stata alcuna divisione all’interno delle minoranze, ma un confronto sereno da cui è emersa la volontà di rinunciare a nomine politiche, aprendo piuttosto a terzi».

domenica 8 settembre 2013

Difendiamo l'ART. 138, Difendiamo la Costituzione



Come vorrebbero


Il Governo e la connivente maggioranza che lo sostiene vogliono cambiare il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche modificando profondamente la “costituzione più bella del mondo”.
È stato istituito il comitato dei saggi, composto da persone non elette scelte dal Governo e dallamaggioranza, per lavorare in segreto con il Ministro Quagliariello, mentre il Parlamento e i cittadini sono tenuti all’oscuro delle proposte di riforma avanzate. Il Parlamento avrà tempo al massimo 18 mesi per discutere e approvare la riforma globale voluta dal Governo. Per questo vengono tagliati tutti i tempi dell’iter legislativo, compreso l’intervallo tra la prima e la seconda votazione, portandolo da tre mesi a 45 giorni. Si vuole creare un comitato ristretto per le riforme composto di soli 20 deputati e 20 senatori per accelerare i lavori del Parlamento ed imbavagliare le opposizioni, impedendo a queste di discutere insieme alla maggioranza delle rilevanti modi!che volute dal Governo. Alla fine si farà un referendum confermativo e la maggioranza, dopo aver ignorato in Parlamento le opposizioni, chiederà di dire “si” o “no” in blocco alla riforma globale.


Com’è


La Costituzione prevede che il Parlamento sia la sede esclusiva per portare avanti delle riforme costituzionali. Maggioranza ed opposizione devono innanzitutto studiare insieme le possibili riforme, anche richiedendo pareri ad esperti, in una dialettica che coinvolge tutte le forze politiche e i cittadini. Il procedimento di revisione è pensato per portare a specifiche e puntuali modifiche, non a riforme globali. I Costituenti hanno previsto che il procedimento in Parlamento sia approfondito e meditato, per questo è previsto che si svolga in ciascuna Camera separatamente, lentamente e senza tempi massimi di scadenza. Ciascuna Camera deve pronunciarsi due volte sul progetto di riforma, ma non può farlo prima che siano trascorsi almeno tre mesi dalla prima approvazione, proprio perpermettere al Parlamento di riflettere a pieno sulla decisione !nale oltre che permettere di sensibilizzare sul tema i cittadini. La Costituzione esclude il ricorso al referendum confermativo sela riforma è de!nitivamente approvata da almeno i 2/3 dei membri di ciascuna Camera, perché normalmente questo dovrebbe signi!care che le riforme sono state portate avanti in Parlamento dalla maggioranza insieme alle opposizioni in rappresentanza di un amplissimo numero di cittadini e quindi di gran parte del Paese. In caso contrario, entro tre mesi dalla data della seconda votazione, può essere richiesto il referendum confermativo, che è senza quorum partecipativo, lasciando ai cittadini la sovranità assoluta nella decisione finale.


Effetti indesiderati


Il Governo è il grande regista di questa riforma globale che stravolgerà la Costituzione più bella del mondo; in Parlamento non ci sarà né il tempo né la possibilità di valutare seriamente le proposte, studiarle con gli esperti, confrontarsi e cercare le  soluzioni migliori per i cittadini; la riforma globale sarà approvata dalla sola maggioranza delle “larghe intese”, senza ascoltare e coinvolgere le opposizioni e l’opinione pubblica, alla quale non verrà nemmeno dato il tempo di potersi informare; la maggioranza delle “larghe intese” non rappresenta davvero i 2/3 della popolazione, perché il Porcellum ha gonfiato i suoi seggi; il referendum confermativo non darà un vero potere in più ai cittadini, ma finge solo di restituire agli elettori quello che il Porcellum ha tolto al Parlamento, che viene ancora una volta oscurato e spogliato delle sue funzioni; le proposte di modifica saranno presentate da 40 persone scelte per nomina e non per votazione; la realtà dei mass media legati ai “potenti” non contribuirà ad una giusta informazione al cittadino in vista del referendum confermativo; nascosto dietro la necessità di una stabilità di governo maggiore, c’è l’obiettivo finale di arrivare ad uno sgangherato presidenzialismo o semi-presidenzialismo ed accentrare il potere nelle mani di pochi, i soliti pochi, a discapito dei molti.

sabato 7 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA

Il MoVimento 5 Stelle di Viareggio indica il nome di Gabriele Pardi per la Fondazione Carnevale...

Il MoVimento 5 Stelle di Viareggio, in relazione all'indicazione di un soggetto in qualità di componente del CDI della Fondazione Carnevale, intende proporre il nome di un non appartenente al proprio gruppo ovverosia quello dell'Architetto e designer Gabriele Pardi, di cui si riconoscono le qualità e le molte esperienze professionali, le doti personali e la caratura morale idonee a ricoprire l'incarico. Avendo però riscontrato la non convergenza su tale nome delle altre forze di opposizione attende quella che sarà l'indicazione data dalle categorie economiche e commerciali presenti in città e dalla seguente scelta del Sindaco per esprimere ogni giudizio di merito e politico, ferma restando l'indicazione di Gabriele Pardi come quella da noi ritenuta massimamente meritevole di considerazione. 


MoVimento 5 Stelle Viareggio

martedì 3 settembre 2013

GAIA spartizione di poltrone ai danni di Viareggio


Se non fosse che i protagonisti non sono Gregorio VII ed Enrico IV di Franconia, ma personaggi di ben più scarso spessore storico, la vicenda della nomina del presidente di GAIA potrebbe ricordare la “lotta per le investiture”, con il sindaco nelle vesti dell’imperatore durante l’umiliazione di Canossa, e un PD versiliese, così come nel XI secolo impero e papato, quanto mai diviso ed in conflitto.

L’ennesima beffa ai danni di Viareggio e Torre del Lago è infatti arrivata con la nomina, alla presidenza della società, di un ex burocrate della cittadina di Forte dei Marmi.
Viareggio è il primo azionista di GAIA (società per azioni) e prassi vuole - in tutti gli organismi societari che operino nel mondo - che, tranne nei casi di esplicita richiesta di altro incaricato, sia il socio di maggioranza ad avere diritto alla scelta del presidente. Il paragone tra Viareggio e Forte dei Marmi, poi, non regge neanche sotto i profili politico, demografico e non ultimo per importanza come contributo versato dai cittadini alla società in questione. Per di più dove era stato presentato un nome di un consigliere provinciale ed ex sindaco, virtualmente al di sopra della singola rappresentanza cittadina e non certo senza esperienza.

Viareggio e Torre del Lago, crediamo, vedranno così politiche tese a privilegiare l'asse Apuano, condotte da una società che già grava sui cittadini in maniera impressionante sia da un punto di vista economico, che di disservizio e non rispetta nemmeno le logiche basiche partecipative nella nomina delle sue cariche sociali.

Se questa non è incapacità amministrativa, poco ci manca. Chi governa la città si trova ad affrontare una realtà che sembra non appartenergli, incapace financo di qualche "malizia" da politico navigato. Si va avanti improvvisando, con la probabilità di pagare molto cara questa situazione in futuro.
Se le cose continueranno così è probabile che questa amministrazione passi alla storia principalmente per le occasioni perse.


MoVimento 5 Stelle Viareggio