lunedì 28 dicembre 2015

“Al Pucciniano Natale di sacrifici e…vacche grasse”.


Natale di sacrifici al Pucciniano dove i dipendenti aspettano ancora arretrati di stipendio. Ma intanto viene riconfermata, seppur nemmeno tale ruolo sia previsto nello Statuto, la direzione a Franco Moretti con un corrispettivo di più di 100 mila euro l’anno: uomo di spicco del Festival, in servizio profumatamente remunerato fin dall’epoca Marcucci, che sta diventando vecchio seduto ben saldo negli uffici della Fondazione, resistente al cambio delle stagioni quanto a quello dei sindaci. Nonostante la cronica mancanza di soldi e le difficoltà economiche che soffre la Fondazione pucciniana, il consiglio di indirizzo ha deliberato il rinnovo della carica del direttore generale a Moretti, con un compenso appena abbassato al lordo delle ritenute di 120 mila euro, peccato che tale figura non è più prevista dallo statuto del Pucciniano e che, dunque, non ha più ragione di essere, eliminata a suo tempo per volere dell’ex sindaco Betti. Lo statuto non lo prevede ma nemmeno lo vieta, questa la spiegazione di chi ha appoggiato la scelta, che pare un insulto al buon senso, proprio ora che si chiede a tutti di tirare la cinghia. Ma era cosi necessario rinnovare tale carica ci domandiamo, visto che il contratto del controverso dirigente, accompagnato negli anni dalla gentile consorte che da sempre lo affianca come addetto stampa ieri e con un ruolo più sfumato verso le pubbliche relazioni oggi, in seno anche alla Fondazione Carnevale oltre che al Pucciniano, era ormai giunto alla sua scadenza naturale? E quale momento più favorevole sarebbe stato eventualmente guardarsi intorno e assumere un persona più competente e di comprovata esperienza, finalmente slegata dalle solite logiche di potere, anche a meno della metà del suo compenso, visto i momenti difficili che stiamo attraversando? Vorremmo anche sapere come si armonizza tale scelta con la decisione del sindaco che ha di recente dichiarato di voler mettere insieme le due fondazioni, dove quella del Carnevale vede già una figura di direttore generale assunta a tempo indeterminato. Forse la spiegazione è che certi personaggi, non si sa per quale logica, sembra impossibile poterli mettere a riposo. Moretti. Dai primi anni ’90 factotum, collaboratore a tutto tondo della Fondazione Festival Puccini: comunicazione, marketing, ma anche la ricerca di sponsor, le sue specialità, e poi relazioni esterne e i rapporti con la stampa, fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di coordinatore generale prima e di direttore generale poi all’interno della Fondazione, promosso nel 2008 al rango super dirigente a contratto ( 140 mila euro l’anno) in scadenza a fine dicembre, e appena riconfermato. E’ lui il vero deus ex machina che tutto può: la vecchia dirigenza parla di missioni all’estero autorizzate da se stesso, senza il nulla osta del cda, decisioni prese a proprio arbitrio con la firma su contratti senza l’assenso della presidenza, imbarazzanti situazioni di palese conflitto di interesse. Tra l’altro su di lui pende una causa in corso con una richiesta di risarcimento di 26 mila euro per aver avallato durante la gestione Nicolai un bando indirizzato su corsia preferenziale e ha un’altra questione aperta in tribunale per la denuncia di una dipendente del Festival che ha presentato richiesta danni nei confronti della Fondazione, un’altra spada di Damocle che grava su un bilancio del Pucciniano già fortemente provato. A pesare su tutto anche le parole della Corte dei Conti che nella sentenza del 2010 relativa alla costruzione dei Gran Teatro parla di «Confusione amministrativa, già segnalata ed accertata, che ha caratterizzato l’operato della Fondazione nel periodo di riferimento». In quel frangente ci si occupa anche dell’incarico ricevuto all’epoca da Franco Moretti: responsabile unico del procedimento per la costruzione del nuovo teatro, nonostante non avesse le competenze in quanto ragioniere . Figuriamoci che tale illustre esperienza viene anche annoverata nel curriculum vitae sul sito della Fondazione dove tra le sue esperienze nel Festival Puccini si legge, testuali parole“ La costruzione del Nuovo Gran Teatro Giacomo Puccini anche nel ruolo di RUP”, ruolo che ironia della sorte, appunto non poteva neppure assumere. Eppure nella sentenza di condanna «risultano dimostrate sia la violazione della normativa di riferimento sia la mancanza di qualsiasi contatto con il Comune finalizzato a risolvere il problema organizzativo in sede di nomina del Rup Moretti». Quisquilie… Moretti in 15 anni di attività ha percepito compensi per oltre un milione di euro insieme alla moglie Alessandra Delle Fave ( in forza anche alla Fondazione Carnevale come addetta alle relazioni esterne) che in barba al conflitto di interessi, all’interno del Pucciniano si è occupata di marketing, sponsorizzazioni e ufficio stampa: anche dopo l’affidamento dell’incarico con bando pubblico della scorsa primavera a una cooperativa di giornalisti di Firenze, non ha mai lasciato il suo posto, continuando a rispondere al telefono del suo ufficio al Pucciniano, sarebbe rimasta a lavorare gratuitamente come dalla stessa pr confermato, confluita comunque, con o senza stipendio, perché nulla è dato sapere trattandosi di rapporti interni, nelle file della “Headline-giornalisti associati”, i vincitori del bando. Peccato che non è mai stata iscritta all’albo dei giornalisti, forse nemmeno il commissario della Fondazione Carnevale se n’è ancora accorto, e in ogni caso che importa, tanto di addetti stampa Burlamacco ne ha due, melius abundare quam deficere. Come in riva al lago di Massaciuccoli dove con la riconferma non dovuta del direttore generale si è persa nuovamente l’occasione per tagliare i ponti col passato e la svolta tanto annunciata in campagna elettorale è rimasta ancora una volta inesorabilmente al palo. Certo Del Ghingaro lo aveva detto che la sua sarebbe stata un’amministrazione di cambiamento sì ma nel segno della continuità, non per niente appena eletto aveva stretto la mano a tutti gli ex sindaci dell’ultimo ventennio con tanto di foto ricordo da mettere nell’album di famiglia: Cosa c’era da aspettarsi?”

lunedì 21 dicembre 2015

Avvicendamento portavoce MoVimento 5 Stelle Viareggio



In data odierna, 21 Dicembre 2015, l'Assemblea del MoVimento 5 Stelle di Viareggio, a seguito delle dimissioni del portavoce in Consiglio Comunale Giulio Zanni, rispettando il principio costitutivo del m5s per il quale “uno vale uno”, comunica ufficialmente l'avvicendamento del nuovo consigliere con la portavoce Annamaria Pacilio quale candidata maggiormente votata dopo il candidato sindaco uscente alle ultime consultazioni comunali.
Ci teniamo a sottolineare che la politica del m5s non presenta e non presenterà mai leaders, essendo legata ai principi ed ai contenuti che sono una priorità imprescindibile. Sicuri che con questa scelta la nostra linea politica sarà nella continuità programmatica fino ad oggi perseguita; di inflessibile contrasto e di intransigenza alle logiche partitocratiche.


MoVimento 5 Stelle Viareggio

mercoledì 9 dicembre 2015

Il Dividente Demaniale di Viareggio



Il 26 novembre 2015 la giunta Del Ghingaro ha approvato con voto unanime una deliberazione, la 126/2015, che prevede lo spostamento del “dividente demaniale” in maniera tale da sottrarre al demanio marittimo la porzione di spiaggia su cui insistono i manufatti (leggi “stabilimenti balneari”) e conseguentemente sottrarre allo spauracchio della Bolkestein, e alle regole del mercato interno, il comparto del cosiddetto turismo balneare tipico.
La Regione Toscana, in applicazione del D. L. 78 del 19 giugno 2015, ai sensi dell’Art. 7 comma 9-septiesdecies della L. 125/2015, che attua il precedente Decreto 78/2015, aveva richiesto ai comuni costieri una mera “RICOGNIZIONE” delle aree del demanio marittimo ai fini di una corretta perimetrazione del “dividente demaniale”. 
Contemporaneamente tutti gli altri comuni costieri, da Piombino a Forte dei Marmi e a Pietrasanta hanno deliberato in giunta la stessa incredibile richiesta, probabilmente orchestrata dall’alto, per favorire la lobby dei balneari . 
Niente di strano: si tratta dell’attuazione del famigerato Testo Unico Del Dotto, che l’attuale sindaco di Camaiore ha elaborato in anni di studi giurisprudenziali di concerto con esperti del settore sotto l’egida della Senatrice Granaiola, che già nel 2013 aveva tentato la via della sdemanializzazione con una cordata di onorevoli e senatori del PD e di Forza Italia, naufragata tristemente dopo l'intervento del vice ministro Fassina.
La ragione alla base di questa richiesta sarebbe, secondo i nostri alacri amministratori, la “perdita della demanialità” di detta fascia del demanio marittimo: quindi la “demanialità” viene meno semplicemente per il fatto che sull’arenile sono stati costruiti alcuni fabbricati. 
Il giochino è semplice, chi prende in concessione un arenile e ci costruisce sopra lo vede trasformare da demanio marittimo a demanio comunale, e quindi si vede liberato dall’incubo della Bolkestein. 
Se un soggetto costruisce su un terreno privato il manufatto, per accessione, viene acquisito dal proprietario del terreno; se invece un soggetto costruisce sul demaio marittimo, che appartiene a tutti i cittadini, non solo conserva la proprietà del manufatto ma, grazie alle amministrazioni PD e Forza Italia della Toscana, riesce a sottrarsi alle leggi della libera concorrenza nel mercato interno fino magari diventare proprietario dell’intera area. 
Il M5S Toscana si è espresso chiaramente nel merito con il suo programma di mandato in cui alla sezione Demanio per le concessioni demaniali balneari vuole, tra le altre, che i Comuni possano tornare a gestirne direttamente una parte di queste e non certamente per venderle ai privati.


Movimento 5 Stelle Viareggio 

giovedì 5 novembre 2015

"MOVER piglia tutto"

Il primo cittadino Giorgio Del Ghingaro esterna attraverso la stampa un grande risultato: " abbiamo fatto quello che nessuno era mai riuscito a fare". Ovvero  il passaggio dei servizi di illuminazione e della riscossione delle sanzioni dalla partecipata Viareggio Patrimonio (interamente di proprietà comunale) alla partecipata Mover (60% proprietà comunale e 40% socio privato). Non poteva essere, una fra tante, la partecipata Azienda Speciale Pluriservizi (100% proprieta comunale) ad assorbire i suddetti servizi? Perchè affidarli proprio alla voracita' economica della Mover che incassa gia' dalle tasche dei cittadini più di 4 milioni all'anno per poi lasciare le briciole del banchetto, 200.000 euro, al Comune, insieme a strade malconce e arredo urbano degradato ai residenti?
Perché, come proposto nella nostra mozione, sempre rimandata al consiglio successivo per non essere discussa, non si intraprende la strada dell'annullamento del contratto Mover, tra Comune e socio privato, per gravi irregolarità presenti nello stesso contratto? Perché affidare ulteriori servizi ad una partecipata il cui socio privato gestisce già la sosta, la manutenzione dei marciapiedi e del manto stadale, la gestione dei semafori e della segnaletica, la "mancata" realizzazione di piste ciclabili, la gestione del "bike sharing", la manutenzione del verde pubblico, lo spazzamento, la raccolta e gestione dei rifiuti ed il dragaggio del porto, oltre l'illuminazione e il servizio di riscossione delle sanzioni? Tutto cio' puo' sembrare legalmente corretto in quanto Mover è una partecipata comunale ma politicamente risulta palesemente inopportuno e deprecabile per un evidente e macroscopico conflitto di interesse. Quale altro servizio sarà affidato alla Mover nell'immediato futuro dalla solita politica dello scambio occulto di favori?
La Viareggio Porto come alcuni giornali preannunciano?
Ma non farebbero prima a dare al socio privato direttamente le chiavi della Città?
Quali margini di manovra avranno le amministrazioni future se quelle trascorse finora hanno permesso al privato di ipotecare la città e di impoverirne i servizi?
E' palese che l'attuale politica si sia preoccupata solo di trasformare la città in una comunità per affari privati, oltre che a percepire uno stipendio.
"Sicuri si cambia", fu lo slogan elettorale dell'attuale amministrazione..in effetti ce ne stiamo accorgendo tutti: se prima i cittadini contavano poco, adesso non contano più niente.


MoVimento 5 Stelle Viareggio 


giovedì 8 ottobre 2015

Per Gaia il M5S ha un piano R(ESET)

Leggiamo sulla stampa la proposta da parte del Presidente Lattanzi di un Piano D per assicurare investimenti e tenere in ordine i conti di Gaia. 
Stranamente siamo d’accordo con parte delle analisi del Presidente sui motivi per cui Gaia è in questa situazione vergognosa; crediamo, infatti, che la politica abbia la maggior parte di responsabilità, condivise con un management inadeguato scelto dalla stessa politica con criteri opachi e rispondenti a logiche clientelari. 
Certo è che nella fase di nascita di Gaia, come di tutte le altre partecipate, si sono sistemati gli “amici”, che hanno fatto carriere strepitose, assunto personale in posizioni impiegatizie a discapito della capacità di intervento; tutti costi fissi che da allora ci stiamo portando dietro. 
Leggiamo che Lattanzi vuole assumere altri 5 figure “con ruoli manageriali”… e con quelli che ci sono che ci fa? Vogliamo provare a fare finalmente una seria verifica e valutazione interna? Che l’azienda sia stata mal condotta è di tutta evidenza, quello che è mancato in tutti questi anni è un provvedimento esemplare da parte dei Soci – i Comuni, rappresentati dai Sindaci – che evidenziasse il problema e lo risolvesse e invece i nostri amministratori si sono limitati ad aumentare le tariffe: troppo facile. 
Lattanzi relativamente ad una eventuale privatizzazione, fa riferimento ad una ben accetta “mentalità manageriale e di ottimizzazione delle risorse che il pubblico non riesce a mettere in campo” affermazione molto grave ed irresponsabile: se non è contento di come lavorano gli attuali dirigenti, pagati tutti profumatamente, prenda provvedimenti oppure lasci il posto a chi se la sente di farlo.
 Non è la forma sociale che fa la differenza ma la formazione del personale, in particolare dei dirigenti e dei quadri aziendali. Ora basta, RESET.
 Invece di aumentare enormemente lo stock del debito e ribaltarlo pari pari sulle spalle dei cittadini, facendoci guadagnare solo le banche (ma guarda caso, sempre loro) si attivi Lattanzi per ottenere i finanziamenti per gli investimenti attraverso gli strumenti previsti dalla Regione Toscana come ricordato a tutti nella sentenza di fine settembre 2014 della Corte dei Conti (n.166/2014/VSG) dove si legge: “Va infine considerato che la vigente normativa regionale coinvolge la responsabilità della Regione non solo nella nomina del direttore generale dell’Autorità idrica, ma anche a fini di sostegno finanziario delle società di gestione del servizio idrico integrato; sostegno a sua volta funzionale alla realizzazione di investimenti infrastrutturali (art. 25, co. 2, della l.r. n. 69/2011)”. 
Grave anche l’ultima affermazione di Lattanzi “Ebbene: se io fossi proprietario di una casa da rivendere e la volessi vendere prima di metterla sul mercato gli darei una bella sistemata”. La bella sistemata, purtroppo, la stiamo dando noi cittadini, pagando un 5%, minimo, l’anno, di aumento della tariffa idrica e pagando le assurde partite pregresse, per cosa poi? Per vedere GAIA essere messa, dopo la bella sistemata, sul mercato e comprata da un soggetto privato?! 
La cosa più urgente che Lattanzi dovrebbe fare è un tavolo di confronto, un panel di controllo dei cittadini, che abbia pieno e libero accesso alle informazioni relative alla gestione aziendale; lo faccia mettendo in atto il suo auspicio di rivedere “i rapporti tra Assemblea e Consiglio di GAIA” e forse diventerà un po’ più credibile. 

Ora basta, RESET.

MOVIMENTO 5 STELLE – Tavolo H2Oro

lunedì 27 luglio 2015


Cambiano le amministrazioni seguite da grandi proclami elettorali, ma non cambia la situazione dei rifiuti, anzi è facile notare come, quando ogni nuova amministrazione si insedia la situazione peggiora inesorabilmente. A Viareggio i cittadini, le famiglie, le attività sono costrette a pagare tariffe insostenibili ed imbarazzanti riguardanti la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento e il decoro. Tuttavia è evidente che nonostante la solita "aria fritta" della propaganda elettorale, la situazione degenera soprattutto nelle aree pubbliche e lungo la spiaggia del parco naturale che ricordiamo è all'interno del nostro Parco Naturale che ricordiamo essere riserva della Biosfera tutelata dall'UNESCO. Sono di ieri e di oggi le foto che circolano sui social (fatte da un nostro attivista) sull'abbandono di montagne di rifiuti lungo la Marina di Torre del Lago e tali foto sarebbero comunque scandalose se fatte in qualsiasi località italiana. Siamo forse troppo sensibili noi o manca la consapevolezza di essere una località turistica? Il MoVimento 5 Stelle Viareggio denuncia il totale oblio da parte delle autorità comunali e il colpevole abbandono dell'unica area di interesse naturalistico all'interno del nostro territorio. Invitiamo urgentemente la nuova amministrazione insediata a prendere provvedimenti per una bonifica dell'area e salvaguardare la tutela del patrimonio pubblico, sollecitando l'interesse dell'ente Parco affinché venga gestite la manutenzione ordinaria ivi compreso il servizio di salvamento reso necessario anche dalle ultime disgrazie avvenute sul nostro litorale e che male fanno all'immagine (certamente non solo, trattandosi di persone) complessiva della nostra costa. Adesso diciamo basta, il Parco non e' la pattumiera della città, ma l'unico luogo rimasto di una bellezza completamente dimenticata e vittima dell'ignoranza collettiva.... Sicuri si cambia.....Magari in peggio?

MoVimento 5 Stelle Viareggio

domenica 26 luglio 2015

La crisi del Pucciniano viene da lontano



Sicuri si cambia. Anzitutto il Presidente della Fondazione Pucciniana, ma anche il regista di Tosca (così se ne pagano due), il compenso dei cantanti, che già hanno minacciano azioni legali per il rispetto degli accordi contrattuali e il palinsesto, con la cancellazione dei quattro finali di Turandot e del convegno internazionale dedicato all’incompiuta Pucciniana in collaborazione col Centro Studi Giacomo Puccini ( a costo zero per la Fondazione perché interamente finanziato da sponsor). Ma siamo davvero sicuri che il verso è quello giusto? 
A chiederselo è il Movimento 5 Stelle davanti a quello che sta succedendo sulle rive del Lago di Massaciuccoli dove si prevedono uragani (e speriamo non meteorologici).
Lo aveva ripetuto tanto da farne uno slogan martellante durante tutta la campagna elettorale, così appena insediato, il neo sindaco ha subito messo mano ai cambiamenti cominciando proprio dalla Fondazione Festival Pucciniano: “ ce n’era davvero così stringente necessità con tutte le urgenze del momento? – si chiede Giulio Zanni, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle- per di più a pochi giorni dall’inizio della manifestazione messa in discussione dalle incertezze a cui si è voluta di proposito e sconsideratamente esporre” ? Con la sua 61esima edizione, a un tiro di schioppo dalle prime rappresentazioni di Tosca, fuori Adalgisa Mazza ( nominata a suo tempo dall’ex sindaco Betti, in quota al Pd di Dati e quindi vicina al candidato sindaco Poletti, presumibilmente in bilico dal giorno dopo l’elezione del nuovo sindaco) ed ecco bella fresca la nomina del nuovo presidente, Alberto Veronesi, il cui celebre padre è l’oncologo Umberto che ha appoggiato guarda caso, la campagna elettorale del neo sindaco eletto. Dunque niente di nuovo. Anche perché è dal ’98 che il Maestro ha continuato a girare tra le quinte del teatro Puccini in veste di direttore artistico, di consulente artistico, e di direttore musicale. Se nonché una novità c’è, ed è ormai il famoso contezioso di recente aperto con la Fondazione Pucciniana cui chiede un risarcimento di 370 mila euro. “Mi domando – prosegue Zanni- come possa essere gestita questa situazione dal Comune in evidenza di un tale conflitto di interessi”. Il motivo della querelle, per voce dell’ex presidente, la mancata realizzazione di un progetto che Veronesi voleva portare in Cina con l’associazione musicale “Le Muse”, di cui è presidente. La versione che arriva dall’ex Amministrazione è la seguente: la dirigenza, siamo nel 2014, chiede il piano finanziario dell’operazione in cui erano coinvolti anche degli istituti bancari (al tempo Veronesi è in veste di consulente artistico e direttore musicale del Pucciniano) e invece lamentandosi di non essere stato preso in considerazione si dimette, nel contempo arriva la lettera del suo legale con la richiesta di risarcimento danni a cui la Fondazione risponde con la stessa moneta, recesso del contratto e 100 mila euro da avere indietro a fronte di inadempienze contrattuali e comportamenti illegittimi. Ci si lamenta del fatto che Veronesi non si presenta alle prove, e di molto altro. “C’è da scommettere che quel progetto in Cina il neo Presidente alla fine riuscirà a riproporlo e a concretizzarlo- prosegue Zanni- visto che appena insediato ha annunciato che non ci sono soldi, ma che sta già pensando a una serie di iniziative che riguardano l’Oriente e un museo della moda in riva al lago che coinvolga le grandi maison, un progetto che incontrerà sicuramente i favori del sindaco che si riempie spesso la bocca di parole come bellezza, stile ed eleganza”. “ Se il buongiorno si vede dal mattino- spiega ancora Zanni- mi chiedo cosa dobbiamo aspettarci da questo sindaco e dal nuovo presidente del Pucciniano, qui cambia tutto affinché nulla venga cambiato”. Anche all’interno dei consigli dell’Ente, del Ghingaro ha allontanato sì gli oppositori, ma a prendere il loro posto ci sono in gran parte vecchie conoscenze politiche che hanno già ricoperto incarichi all’interno della fondazione, e mentre si continua con i giochi di forza e le guerre di potere tra vecchie e nuove dinastie, a rimetterci sarà, il Festival Puccini e tutta la cittadinanza”. -continua-

sabato 18 luglio 2015

Question Time: E' tempo di risposte



Che fosse un tipo autoritario si sapeva. A Capannori “ha fatto fuori “ due assessori che, messi alle strette, hanno lasciato l’incarico per “mancanza di dialogo” col primo cittadino. D’altronde Del Ghingaro è uomo che crede fermamente nelle sue idee e capacità, allergico alle critiche e al pensiero divergente, lo diceva una leggenda che viene da lontano, che ora possiamo direttamente verificare anche sulle rive del Tirreno.
Questo è lo stile. Dunque non sorprendono il Movimento 5 Stelle le parole indirizzate ai cronisti dal neo sindaco, intenzionato a mettere un freno all’ingerenza dei media a palazzo comunale, invitati a cambiare approccio per essere confacenti al decalogo di corte, che per il futuro prevede periodici question time ben programmati per non sottrarre prezioso tempo al lavoro della giunta. “Blindare il palazzo ai cronisti – spiega Giulio Zanni consigliere del Movimento 5 Stelle- non mi pare che vada in favore della trasparenza, dell’azione amministrativa e del dialogo con i cittadini considerato che i media sono il “trait d’union” con la città”. “D’altronde- prosegue Zanni- chi gli sta intorno pende dalle sue labbra. Nessuno osa contraddirlo e tutti sono in ossequiosa riverenza. In questo clima di devota sotto-missione, figuriamoci se Del Ghingaro vuol sentirsi ogni giorno col fiato sul collo e sotto-interrogazione da parte dei giornalisti. Peccato che il sindaco non ha dei sudditi, ma cittadini che in buon numero contestano il fatto di essere stati bannati dal sito comunale, hanno il diritto di essere informati così come i professionisti della stampa che devono poter svolgere senza intoppi il loro lavoro. Lavoro che consiste nel pungolare e a volte criticare chi amministra, portando all’attenzione della città tutto quello che succede dentro il Municipio. E' un periodo di massima attenzione visto che l’Amministrazione dovrebbe fare mosse ben calibrate per gestire al meglio il dissesto e la città ha sete di risposte.. Proprio per tutto questo siamo avvisati, perché Del Ghingaro lo ha detto chiaro, non può certo perdersi dietro alle “beghette quotidiane”, che a lui non interessano. “ Solo che oltre ai massimi sistemi – prosegue Zanni- ci sono anche tante piccole questioni da risolvere, che messe insieme fanno la buona amministrazione di una città, sono quelle che si trova a dover fronteggiare il cittadino comune che ancora non si è accorto che Viareggio è diventata come la Casa Bianca”.
Come nel caso dei consigli comunali convocati di mattina: “Nonostante le richieste di molti consiglieri di programmarli come era di consuetudine la sera – continua Zanni- e qualche assessore si fosse detto disponibile a valutare la cosa, il sindaco dice di no e tira dritto con tutti i suoi, con-senzienti, invocando l’economicità di tale scelta”. Ebbene bisognerebbe valutare davvero se c’è effettivamente un risparmio, siamo tutti d’accordo- chiosa Zanni- ma il Sindaco dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio rinunciando all'auto blu con relativo autista in uniforme" . 
Infine, nel caso non si possa fare altrimenti, chiediamo che venga messa a disposizione la registrazione in video streaming delle prossime sedute del consiglio comunale per dare l’opportunità a ciascuno di seguire da vicino gli interessi della propria città”.

Giulio Zanni portavoce consigliere M5S Viareggio

sabato 11 luglio 2015

Chi l’ha visto? Assenza e ignoranza spianano la strada alla mega partecipata del rifiuto.



Si gettano le basi della futura piattaforma a partecipazione mista, pubblico privata, chiamata a gestire lo smaltimento dei rifiuti a livello di ambito territoriale ottimale e..Viareggio non c’è. 

Lunedì scorso si è tenuta infatti a Guasticce l’assemblea di Ato costa alla presenza dei sindaci per approvare il piano industriale straordinario di Retiambiente spa, quello che diventerà il gestore unico a partecipazione privata, il cui partner di riferimento verrà definito al termine del percorso di gara attualmente in svolgimento, ma rappresentanti del nostro Comune non ce n’erano: né il neo sindaco, né l’assessore, nessuno. Non c’era neppure il Comune di Camaiore, così come molti altri amministratori visto che i comuni di Ato Costa sono più di 100 e alla riunione di lunedì era presente poco più del 50% degli aventi diritto. Eppure la posta in gioco è alta. Ato costa, autorità per la gestione dei rifiuti urbani, costituita quasi 4 anni fa dai vari comuni della costa toscana, dovrebbe mettere la gestione dei rifiuti dei comuni di Pisa, Lucca, Massa Carrara e Livorno nelle mani di Retiambiente, società che rileverà tutte le quote pubbliche cedendone il 49% ad un soggetto privato; ciò in attesa degli esiti della gara di affidamento che verrà espletata entro il 2016, ingoiando al suo interno le varie partecipate che andranno a sparire, con i loro servizi e le loro dotazioni di personale e di impianti, difetti, debiti e virtù, tutto attualmente in fase di schedatura e di valutazione periziale per il conferimento nella mega partecipata del rifiuto. Dunque si capisce l’entità di questa vera e propria corsa per l’affare immondizia iniziata a rilento tra mille difficoltà, aiutata da continue stampelle messe dalla Regione per arrivare a quello che dovrà essere un monopolio guidato dai privati. Una manovra rischiosa sia perché in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro a cui non si offrono garanzie precise, sia perché dentro si celano insidie e tranelli di cui ne farà le spese la collettività, chiamata a pagare costi sempre più alti per far ingrassare i privati a fronte di servizi sempre più scadenti. Quello che è già successo ai Comuni di Ato sud che come precursore nel 2014, ha visto subentrare la gestione unica: a vincere la gara la sola azienda che ha partecipato al bando, un raggruppamento di società che già svolgevano servizio nelle province, con una progettazione costruita ad hoc: una manovra per riempire il buco di queste partecipate entrate con le loro passività all’interno della nuova holding. Risultato: qualità del servizio peggiorata e un aumento del 25% della tariffa dei rifiuti. 

L’inghippo dunque è dietro l’angolo. Basta dire che nel piano straordinario appena votato da uno sparuto numero di sindaci (basta il 30% secondo il regolamento Ato), si parla di aumentare la differenziata, ma senza prevedere una vera propria strategia per arrivare al "Rifiuto Zero" tanto che si spinge il conferimento all’inceneritore che vedrà aumentare la quota dal 13 al 20% mettendo in programma persino il "revamping" (la ristrutturazione) dell’impianto di Pisa. 

Senza considerare che ci saranno gravi ripercussioni economiche per chi non raggiungerà gli obiettivi e a farne le spese saranno come sempre i cittadini. “ A Viareggio dove il porta a porta è attualmente intorno al 50% - spiega Giulio Zanni consigliere 5 Stelle- nella pianificazione per il 2016 è già atteso al 62%, ben 12 punti da incrementare e alla svelta, senza considerare la quota del 70% prevista nel 2020, una missione impossibile stando alla realtà attuale dei fatti. Per arrivarci tutta la città dovrebbe essere coinvolta nella raccolta porta a porta e dunque bisognerebbe capire 
come pensa il sindaco di rispondere a queste urgenze e come intende intervenire nella 
pianificazione dei servizi in vista di quello che ci aspetta in futuro”. La discussione per avviare questo iter della maga partecipata è avvenuta tra l’altro senza il coinvolgimento dei consigli comunali delle città interessate. il Pd che detiene la maggioranza nei comuni di Ato costa ha dato sostanzialmente carta bianca ai vertici per arrivare a una trattativa che non vuole far crescere Reti ambiente come soggetto pubblico, favorendo altresì l’ingresso di soci privati che porteranno i suoi manager a gestire in regime di monopolio, un immenso patrimonio pubblico e l’appetibilità dell’affare si capisce anche dal fatto che in gara ci sono addirittura oltre a quattro aziende italiane anche tre provenienti dal resto dell’Europa. 
“ In gioco ci sono tanti soldi della collettività- continua Giulio Zanni consigliere del Movimento 5 Stelle- e il ruolo del pubblico non può limitarsi ad un mero passaggio di consegne al socio privato, voluto a tutti i costi dalla Regione, che terrà in mano il nostro futuro per i prossimi vent’anni, facendo il bello e il cattivo tempo. L’assemblea dei comuni è l’unica che può fermare questa marcia inesorabile, i sindaci per il bene dei cittadini dovrebbero rigettare il ricorso alla gara europea per l’individuazione del socio privato e premere per una gestione pubblica "in house" dello smaltimento rifiuti, magari attraverso la costituzione di una società consortile che riunisca le varie municipalizzate attualmente in attività”. In più si alzano dubbi di legittimità sull’iter seguito. 

“Siamo sicuri che tutto è stato fatto con i crismi di legge? – prosegue Zanni- Mi risulta che qualsiasi atto di pianificazione territoriale debba ricevere l’avvallo del consiglio comunale, si rischia così che gli atti votati finora dall’assemblea siano invalidati o nulli”. Da qui l’importanza per gli amministratori di essere vigili e presenti, le assenze, vista la posta in gioco, non sono giustificate: “ E’ stata una grave mancanza per chi governa la città- prosegue Zanni- non essere stato presente all’ultimo incontro a Guasticce- ciò sembra voler dire che il nostro futuro è già stato venduto o ipotecato e che non c’è interesse a puntare i piedi per cercare soluzioni che vadano in direzione della salvaguardia dei diritti della cittadinanza. Sarebbe anche il caso che Viareggio, forte dei suoi numeri, come valido rappresentante della Versilia che conta quote importanti nel volume di produzione dei rifiuti, entrasse a far parte del consiglio direttivo di Ato, dove tra l’altro il neo sindaco potrebbe portare tutta la sua competenza essendone stato membro alla guida del Comune di Capannori, sfatando quella consuetudine che vede la città sempre deficitaria di ruoli chiave all’interno delle varie municipalizzate. "E’ l’ora di cambiare rotta", Del Ghingaro ci aveva costruito il suo slogan elettorale: dimostri che il cambiamento è nei fatti e non solo nelle parole”.

Giulio Zanni portavoce consigliere M5S Viareggio

venerdì 5 giugno 2015

Garantiamo la volontà degli elettori

Il progetto del Movimento 5 Stelle ha come cardine il tema della legalità, che va tutelata senza mai arretrare di un centimetro. L'obiettivo è uno solo: ridare credibilità e autorevolezza alle istituzioni anche al momento del voto. Non possiamo, come cittadini, accettare faciloneria e cialtronaggine (sperando di escludere a priori dolo) da parte di chi in quel momento rappresenta un funzionario dello Stato. Pretendiamo trasparenza, competenza e soprattutto legalità, prima, durante e dopo la massima espressione della democrazia: il voto. Per questo nel gennaio 2014 il Movimento 5 Stelle Viareggio ha fatto approvare dalla scorsa giunta la norma che impegna l’amministrazione affinché i presidenti di seggio e gli scrutatori fossero scelti con un criterio imparziale, valutando anche lo stato di disoccupato per aiutare le fasce più deboli, e non considerando l’appartenenza politica. Questo per garantire una maggiore trasparenza e per contrastare probabili legami clientelari utilizzando soldi pubblici. La Commissione comunale si dichiarò favorevole ad applicare la mozione già per queste elezioni. Ma chi è andato a votare ha rivisto le stesse facce, seppure in seggi diversi. Per questi motivi, senza interessi personali in quanto esclusi comunque dal ballottaggio, il Movimento non può esimersi da intraprendere qualunque azione che riporti la legalità, perfino il ricorso al TAR, chiedendo la sospensiva e il riconteggio dei voti. MoVimento 5 Stelle Viareggio

venerdì 29 maggio 2015

La Voglia di Cambiare



Durante questa campagna elettorale noi attivisti e simpatizzanti cittadini del M5S crediamo davvero in quello che abbiamo proposto e in tutti i comunicati abbiamo cercato sempre di essere propositivi verso una città che ha troppo ingiustamente sofferto di ipocrisia politica in tutti questi anni. Noi non viviamo solo di slogan come gli altri candidati, non si appare solo durante la campagna elettorale come tutte le forze politiche, ma nel tempo e in momenti non sospetti abbiamo studiato insieme ai cittadini e con loro, in modo sempre gratuito, utilizzando tutte le giuste competenze nelle varie materie, importanti e complessi progetti per la città sviluppandoli in termini di sostenibilità ed elaborandoli con un buon grado di dettaglio, come fra tanti il porto, l'urbanistica, il turismo, il piano dei rifiuti e nuove proposte per il Carnevale e il Pucciniano.Noi insieme ai cittadini possiamo realizzare davvero quello che abbiamo elaborato, seguendo il nostro programma a "Costo Zero" se governeremo questa città. Abbiamo le mani libere, siamo davvero fuori dal sistema dei partiti e non dobbiamo rendere conto né ringraziare nessuno, se non ai cittadini di questa comunità, coloro che continuamente ci ispirano e ci danno la forza per continuare in questo meraviglioso, difficile, tortuoso cammino, sempre ricco di speranza, con la voglia di cambiare finalmente e definitivamente in meglio, il destino e la vita di questa città.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

Il rifiuto deve diventare una risorsa

La raccolta dei rifiuti e il riciclo delle risorse è uno dei servizi che saremo chiamati a rimodulare, sia per esigenze economiche che per raggiungere gli obbiettivi preposti dalla Comunità Europea. Ci domandiamo: chi ha organizzato il servizio, le forze politiche e i vari amministratori che si sono succeduti in tutti questi anni quali risultati hanno ottenuto? Nel Comune di Viareggio, a fronte di una spesa di 21 milioni di euro, la raccolta differenziata da almeno 6 anni risulta ferma al 48%. Oltre le cifre, i risultati di una città scivolata verso un degrado inaccettabile sono sotto gli occhi di tutti. Il taglio recente di almeno 750.000 euro sul servizio della raccolta dei rifiuti non farà abbassare le tariffe, ma causerà quasi certamente un taglio orizzontale dei servizi e un aumento dello stress dei lavoratori. Chi amministrerà la città nei prossimi anni, nella situazione economica che tutti conosciamo, sarà chiamato a mettere mano a questa complicata questione. Bisognerà rimodulare le tariffe dei rifiuti, a partire dalle voci che riguardano le agevolazioni, riduzioni e parametri di applicazione della TARI in maniera più equa, soprattutto per le attività produttive. Occorre arrivare a una Tariffa Puntuale sui Rifiuti riorganizzando il servizio, solo così si potrà iniziare a ridurre le spese dei cittadini e disincentivare chi produce indifferenziato. Importante istituire anche la figura dell'ispettore ambientale, per controllare eventuali abusi commessi e individuare, in collaborazione con le forze dell'ordine locali, la creazione di discariche abusive. Ricordiamo che una vasta area del territorio di Viareggio risulta interessata dallo smaltimento illegale di rifiuti industriali di vario genere, questo succede soprattutto nella zona tra l'autostrada e il "Padule", in una vasta area a nord della ex discarica delle Carbonaie, dove vari materiali, tra cui alcuni particolarmente inquinanti e che talvolta vengono bruciati, risultano abbandonati da molto tempo. Il Movimento 5 Stelle Viareggio è contrario alla privatizzazione del servizio paventata dalla Regione Toscana con il piano ATO Costa e la creazione di Rete Ambiente. Bisogna attivarsi da subito, a cominciare da una più efficace presenza del Comune all'interno dell'organo amministrativo delle società (si ricorda che il Comune di Viareggio è socio maggioritario di Sea Ambiente con oltre il 56% e ha il 35% circa di Sea Risorse) e programmare un piano per riportare a un completo controllo comunale tutti i servizi collegati, in particolare quelli più remunerativi. MoVimento 5 Stelle Viareggio

Risposta alle accuse di Del Ghingaro



Ho letto con attenzione il post del Sig. Giorgio Del Ghingaro in cui accusa gli altri sei candidati che, uniti, lo attaccherebbero per paura di lui.
Io personalmente non ho paura di lui ma ho paura per la città di Viareggio e Torre del Lago, la mia città.
Io non appartengo a gangli di potere, piccole e grandi clientele e non posseggo interessi in politica quindi non li posso azzerare. Io non ho mai fatto politica, se non da due anni come attivista nel M5S, non ho mai avuto incarichi pubblici e quindi ritengo di non aver contribuito a tutte le nefandezze che hanno caratterizzato le Amministrazioni di Viareggio e Torre del Lago e di cui lui mi accusa.
Al contrario credo di aver fatto presente ed evidenziato, da solo, le gravissime scelte operate dal sistema partitico che hanno, ad esempio, defraudato i cittadini di Viareggio e TdL, di un valore patrimoniale, per gli immobili della Passeggiata, di circa 1 miliardo di euro oltre ad aver svenduto un patrimonio di circa 300 milioni di € ricavandone solo 21 milioni. Tutti fatti per cui lui non ha mai detto niente.
Sono stato il primo a lanciare il grido di allarme per salvare l’Ospedale Versilia che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sta cercando di smantellare pezzo dopo pezzo. E lui non ha detto niente.
Ho rimarcato che la Viareggio Porto, malgrado i numeri dicano l’opposto a causa di conduzioni scriteriate, debba rimanere nelle mani comunali perché, condotta con oculatezza, può portare notevoli risorse alle casse comunali. E lui ha detto che non sarebbe contrario ad un’apertura ai privati.
E non ultimo lui ha la tessera del PD, è sponsorizzato dalla Senatrice Granaiola, ha all’interno delle sue liste numerosi PD o ex PD oltre ad un vasto e variegato numero di persone provenienti da altri partiti quindi credo che, più di me, possa conoscere quelle cose per cui mi ha accusato.
Leggo che con lui si cambia ed è proprio qui che nasce la mia paura per la città.
Ricordo che il Sig. Del Ghingaro è stato condannato per danno erariale dalla Corte dei conti di Roma in due gradi di giudizio.
Ricordo che il Comune di Capannori e stato richiamato dalla Corte dei conti di Firenze per gravi irregolarità nel bilancio 2013, Comune presieduto da lui.
Ricordo che la Giunta di Capannori, capeggiata dal Sig. Del Ghingaro, ha affidato alla cooperativa So & Co (di cui saremmo curiosi di sapere i soci), l’accoglienza agli immigrati, nel triennio 2011-2013, per più di 460 mila €, soluzione che non vorrei fosse riproposta a Viareggio dove il problema immigrati è già troppo sentito.
Ricordo al Sig. Del Ghingaro che la So e Co e anche proprietaria, insieme ad altre, della D33, di cui vorremmo sapere i soci, centro medico ubicato a Lucca.
Lungi da me pensare che questa cooperativa potrebbe seguire i cattivi esempi di Roma o di Ischia ma proprio per una questione di problematiche già esistenti in città sarebbe auspicabile che a Viareggio e Torre del Lago non avvenisse una soluzione simile.
Ricordo, infine, che cambiare non vuol dire sempre e solo migliorare.
Sicuri si cambia? …… Speriamo non in peggio.


#LiberiamoViareggio

Giulio Zanni candidato portavoce sindaco MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 28 maggio 2015

Emergenza casa: soluzioni possibili


Risulta emblematica la vicenda degli alloggi sociali del Terminetto e l'incredibile circostanza in cui si sono venuti a trovare alcune giovani coppie che, pur avendo ottenuto l'alloggio come previsto dalla graduatoria del 2013 e dopo varie vicissitudini causate dai ritardi dei lavori e da questione burocratiche, sono riuscite solo adesso ad intravedere una soluzione positiva della vicenda. Purtroppo non si tratta di un caso isolato.
Nel periodo di crisi strutturale che attanaglia anche il nostro comune, si aggrava sempre più l'emergenza abitativa. Molte sono le persone che non possono permettersi di accedere direttamente al mercato immobiliare perchè i prezzi sono ancora troppo esosi e si trovano costrette a far richiesta di alloggi popolari.
In troppi, pur avendone diritto, rimangono senza una casa e tanta è la disperazione. Risulta quindi inaccettabile che alloggi popolari restino vuoti perchè ancora inagibili.
Questo succede a Viareggio con tanti, troppi locali destinati ad uso sociale inutilizzati, molti dei quali con lavori da ultimare inevasi da molto tempo.
Per esempio a Torre del Lago si parla di un blocco dei lavori che va avanti da almeno due anni e riguarda due edifici per un totale di venti alloggi di edilizia sociale, costati più di 1,5 milioni di euro.
Chi ha amministrato la città in questi anni dove era? Forse era troppo impegnato a promettere poltrone per le numerose partecipate o a spartirsi quello che si poteva ancora arraffare?
Chi uscirà vincitore dalle prossime amministrative sarà chiamato a risolvere da subito questa situazione, confrontandosi con ERP, cercando di agevolare le pratiche burocratiche. Dovranno essere applicati l'autorecupero familiare e quella parte della nuova Legge Regionale (n. 41 del 31 marzo 2015) che individua strumenti per realizzare l'agibilità degli alloggi e, vista la situazione economica, bisognerà bussare alla Regione Toscana per ottenere i limitati finanziamenti a disposizione, utili per il completamento delle opere.
Il Movimento 5 Stelle Viareggio intende denunciare all'opinione pubblica questa pesante situazione e chiede, a tutte le forze politiche, un fronte comune per lottare insieme e contrastare l'aggravarsi di questa emergenza sociale.
MoVimento 5 Stelle Viareggio

mercoledì 27 maggio 2015

LA NUOVA CHIESA AL VARIGNANO PUO' ESSERE UN OCCASIONE PER RIQUALIFICARE L'INTERO QUARTIERE


Riteniamo il nuovo complesso parrocchiale che verrà realizzato al Varignano sia una buona occasione per l'intero quartiere. Questo intervento può dare l'avvio ad una riqualificazione di un'area attualmente senza una vera identità. ma senza un sostegno di un adeguata progettazione urbanistica, il buon lavoro proposto dalla Diocesi rischia di rimanere vano. Anche per questo il Movimento 5 Stelle crede che Viareggio necessiti, quanto prima, di adottarsi di un nuovo regolamento urbanistico.
In ottobre del 2014 avevamo gia avanzato al comune di Viareggio delle osservazioni che riguardavano anche questa area. Le problematiche legate al campo sportivo, alla viabilità dell'incrocio tra via del Forcone e via VII marzo, la mancanza di una qualsiasi collegamento ad una rete di piste ciclabili.
Come stiamo dicendo da alcuni anni, risulta importante trovare un rapporto positivo con il Canale Burlamacca come parco fluviale. Questo infatti potrebbe diventare una risorsa importante per il quartiere, sia per le attività sportive che già si fanno, che, in futuro, come porta di ingresso al lago di Massaciuccoli tramite la realizzazione di percorsi ciclopedonali e del progetto dei "varignani" riqualificati come approdo per il traghetto turistico del canale .
Inoltre avevamo denunciato la vergognosa situazione del parco della vetraia con il teatro all'aperto, costato quasi 500.000 euro. La struttura poteva servire per le attività teatrali soprattutto del quartiere, invece rimane abbandonato in mezzo ad una folta vegetazione. 
Preoccupante risulta la situazione del ponte pedonale sul Canale Burlamacca da molto tempo i residenti denunciano la mancanza di manutenzione e auspicano la sostituzione della presente struttura con la vecchia passerella del porto attualmente ancora abbandonata ad arrugginirsi al mercato ittico.
Cosa si puo fare per risollevare le sorti di questo popoloso quartiere? 

Molto puo essere risolto inanzi tutto ascoltando i residenti e pianificando assieme a loro, tramite tavoli di confronto su tematiche specifiche, per proporre idee e progetti che sappiano tracciare la strada verso un futuro positivo per questa zona di Viareggio.
Inoltre sarà necessario adottarsi di una seria pianificazione urbanistica e architettonica partecipata, anche per le periferie, che anteponga le necessità dei cittadini rispetto agli interessi dei soliti speculatori.
Tutto questo risulterà un requisito fondamentale per la realizzazione di progetti e per accedere a futuri finanziamenti pubblici, che facciano uscire il Varignano dalla situazione di "ghetto", trasformandola in una parte di Città a misura d'Uomo.

MoVimento 5 Stelle Viareggio

martedì 26 maggio 2015

Mover e ciclabili: un paradosso da superare

Nel contratto di servizio stipulato tra Mover e Comune di Viareggio c'è un punto che appare paradossale: quella della gestione della mobilità ciclistica. Il bike-sharing, ad esempio, nato per supportare i parcheggi scambiatori e favorire l'uso della bici in città, ha avuto una storia travagliata: il progetto si è dimostrato subito scadente e arrugginito come le quindici bici, pagate dai cittadini, che ad oggi ci risultano abbandonate da molto tempo in un deposito. La società Mover, nata soprattutto per la gestione dei parcheggi a pagamento e che quindi ha tutti gli interessi ad agevolare l'uso delle auto in città, non ha realizzato un "Ufficio Bici" che il M5S ha sempre auspicato per Viareggio e gli studi e l'attivazione dei procedimenti necessari finalizzati all’ottenimento di finanziamenti, comunitari, statali, regionali ecc. per la mobilità ciclabile e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Inoltre si è palesata con il tempo una totale mancanza di coordinamento con gli uffici comunali preposti e che hanno peggiorato la situazione delle strade e dei marciapiedi in generale. Il Movimento 5 Stelle, anche per questo, vuole che sia rivisto tutto il rapporto tra Comune di Viareggio e Mover e pensa che sia giunto il momento di iniziare una strategia seria per la ciclabilità, iniziando con piccoli, ma importanti e graduali interventi. In particolare con la redazione di un piano del traffico sostenibile per una città più libera dalle auto, con maggiori aree pedonali e ciclabili, nonché la realizzazione di corsie preferenziali destinate ai mezzi pubblici e al trasporto sostenibile delle merci. Vogliamo un'urbanistica che pianifichi la Viareggio del futuro pensata a misura d’uomo, dei cittadini e dei suoi ospiti, nel giusto equilibrio tra ambiente e lavoro, moltiplicando le opportunità ed eliminando privilegi e monopoli di soci privati onnipresenti. MoVimento 5 Stelle Viareggio

lunedì 25 maggio 2015

Risposta alla Confesercenti

Vorrei rispondere alla signora Esmeralda Giampaoli riguardo al comunicato della Confesercenti che si riferiva ad una precisa domanda postale da me ed Antonini ma a cui credo non abbia dato risposta. Negli ultimi 2 mesi circa siamo sempre stati invitati da emittenti televisive, giornali, associazioni, cooperative ed altro, dopo inviti specifici da parte di tutti questi soggetti. Solo la Confesercenti non lo ha fatto e noi abbiamo chiesto il motivo. Riguardo al fatto di non essermi interessato ai problemi del commercio, vorrei dire alla signora Giampaoli che forse non mi conosce. Non so se lei ha mai fatto la commerciante, ma io sì, per 35 anni e dei problemi del commercio ho spesso cercato di interessarmi anche se ero un piccolo commerciante con 5 attività. Dove erano la signora Giampaoli e la sua Associazione quando nei primi anni '80 chiedevo alle associazioni dei commercianti di fare qualcosa contro le aperture indiscriminate e selvagge di supermercati e centri commerciali che avrebbero desertificato le città? Eppure avevamo l'esempio emblematico della Francia che aveva già fatto questo errore e stava cercando di rimediare con sussidi da parte dello stato per far riaprire le piccole attività al dettaglio perchè tale decisione e tali conseguenze avevano portato notevoli disagi soprattutto alle persone anziane. Adesso basta girare per Viareggio e Torre del Lago per renderci conto delle conseguenze di tali scelte. Dove erano la signora Giampaoli e la sua Associazione quando noi commercianti manifestavamo la nostra contrarietà all'introduzione dei parcheggi a pagamento che avrebbero indirizzato i clienti e i turisti verso i centri commerciali che questa gabella non la facevano, non l'hanno mai fatta e non la fanno pagare? Dove erano la signora Giampaoli e la sua Associazione quando fin dal 2005 avevo sollevato il problema degli affitti esorbitanti della Passeggiata e delle problematiche con i concessionari e che mi hanno portato ad uscire, per protesta visto che niente veniva fatto, dalla Confesercenti? Vorrei mi rispondesse sinceramente e senza giri di parole, perché a parte chiacchiere e convegni fini a se stessi, cosa ha fatto Lei concretamente, oltre a riscuotere lo stipendio e ad incassare le quote partecipative degli associati, per i commercianti di Viareggio e Torre del Lago? Ricordo infine alla signora Giampaoli che il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica italiana ed è un soggetto politico nuovo, che ha avuto la fiducia di 9 milioni di italiani, è assolutamente senza conflitto di interesse, che sta dalla parte delle piccole e medie imprese, dei piccoli commercianti, come dimostra l'aiuto dato dai nostri parlamentari che hanno già donato più di 10 milioni di euro alla PMI, e non fa gli interessi della grossa distribuzione nè delle multinazionali. Giulio Zanni candidato portavoce sindaco MoVimento 5 Stelle Viareggio

domenica 24 maggio 2015

Cambiamo la città a costo zero

Il Movimento 5 Stelle Viareggio si candida attraverso il suo portavoce Giulio Zanni e la sua lista di consiglieri a governare per l'effettivo cambiamento della città. Onde evitare ipocriti luoghi comuni e inutili giri di parole, in sostanza il M5S porta un programma per la città rivoluzionario e a costo zero, frutto del lavoro di gruppi di lavoro composti da semplici cittadini che in questi anni si sono adoperati volontariamente per affrontare i temi più disparati, come le osservazioni alla mobilità e al piano antenne del 2013, l'urbanistica, il porto, il Carnevale, il sociale e il turismo. Sembra strano ancora adesso che, nonostante non vi siano più risorse economiche aggiuntive nel bilancio, si assista a una surreale campagna elettorale fatta di annunci per convincere i cittadini a delegare nuovamente le stesse forze politiche e gli stessi personaggi, riciclati dentro le liste civiche, responsabili del dissesto, ad impossessarsi ancora una volta del timone della città che essi stessi hanno portato alla deriva. Ancora oggi pochi hanno capito chi ha avuto responsabilità del disastro, ma molti hanno capito chi pagherà questo debito. Il Movimento 5 Stelle offre un programma interamente realizzabile a costo zero, perché non ha sponsor finanziatori, nè promesse da contraccambiare e perché l'intera sua storia politica è nata e si basa sui contributi volontari e sull'autofinanziamento. Tutti corrono per chiudere di nuovo il palazzo comunale nelle solite logiche affaristiche e per tutti i candidati è una splendida occasione per rendere questa competizione particolarmente appetibile. Viareggio è un gioiello unico sottostimato e il Movimento 5 Stelle ha il dovere morale di difenderlo dalla speculazione che si scatenerà inevitabilmente in caso i soliti noti rimangano al potere. Invitiamo a non cadere nella pigrizia dell'astensione, diventato determinante strumento del sistema per non cambiare niente e lasciare le urne alla militante clientela politica. Giulio Zanni candidato portavoce sindaco MoVimento 5 Stelle Viareggio

PER IL NUOVO PORTO DI VIAREGGIO SOLO INTERVENTI UTILI E SOSTENIBILI



Il nuovo regolamento del porto ci dà l'occasione per affrontare le problematiche legate ad esso; gestito ed amministrato prevalentemente dagli uomini del PD, risulta in condizioni disperate. Tantissimi i progetti e gli imponenti lavori, solo alcuni di essi davvero utili, spesso iniziati e mai completati, hanno comportato svariati milioni di euro pubblici di sperpero.
La stato del mercato ittico attuale risulta essere obsoleto e ancora incompleto quello nuovo. L'asse di penetrazione nasce da un'idea degli anni '70 quando la condizione economica era in pieno sviluppo e ben lontana dalla situazione che viviamo oggi. La banchina commerciale, di dubbia utilità, prevede una spesa superiore ai 2,5 milioni di euro. Risulta ormai dimenticato da tutti il progetto iniziato e mai finito dell'acquedotto industriale, la cui realizzazione avrebbe garantito l'abbattimento dei costi dovuti al consumo d'acqua a vantaggio delle attività produttive della Darsena. Allarmante appare la situazione ambientale delle acque e dell'aria dovuta alle lavorazioni nei cantieri e la diga foranea non è ancora messa in sicurezza. Per quest'ultima questione, il Movimento 5 stelle è stata la prima forza politica che ha affrontato il problema in maniera tecnica, sostenibile ed economica; come risulta dalla variante del piano per il porto, depositato all'autorità portuale nel Giugno del 2014, infatti, si descrive come, realizzando dei depositi utili alle attività della banchina a ridosso della diga foranea, quest'ultima, possa diventare un lungomare sicuro. L'affitto e la vendita di tali depositi potranno collaborare al finanziamento di parte dei lavori da realizzare.
Altra questione sono gli approdi lungo il canale Burlamacca, impossibile da risolvere se prima non si provvede all'individuazione di aree che possono essere adibite come "Porto a secco" e la riorganizzazione degli approdi nella Darsena Lucca.
Il ponte ciclo-pedonale Fausto Coppi chiuso al transito delle due ruote da una recente ordinanza dell'autorità portuale dovrà essere riaperto per consentire ai ciclisti di attraversarlo liberamente, inoltre sarà necessario individuare percorsi di mobilità dolce da integrare con quelli previsti per il resto della città.
Chi propone ampliamenti ed ulteriore consumo di territorio, (si parla ancora di una nuova darsena davanti al Politeama e di costosissimi parcheggi interrati alla madonnina) conferma di non capire i bisogni reali della Città e di anteporre, alle attuali esigenze sostenibili di progettazione urbanistica, gli interessi e le logiche speculative dei soliti costruttori. Si può migliorare la situazione partendo dall' ottimizzazione e la razionalizzazione di quello che già esiste senza nuovi grandi interventi di cementificazione. Creare un porto operoso ed inclusivo, per la nautica, la pesca, lo sport e per il turismo, diventando il principale accesso al Parco dei Cetacei. 
Il progetto 5 stelle, può essere un esempio di come si possa rispondere a criteri produttivi, con una migliore e positiva integrazione con il quartiere Darsena attraverso una rinnovata Via Coppino, con la città storica riscoprendo un rapporto autentico con il lungo canale del Burlamacca ed a un migliore relazione con i grandi centri attrattivi come la Passeggiata e le spiagge di levante.
Tutto questo sarà possibile realizzandolo per gradi, attraverso un attenta progettazione urbanistica ed architettonica e da un utilizzo oculato delle preziose risorse pubbliche provenienti dalla Regione. 

Il progetto "Il porto di Viareggio, idee e sviluppo per il rilancio" realizzato in collaborazione con i cittadini e con il contributo di chi lavora nel comparto portuale è consultabile presso il nostro blog www.viareggio5stelle.it

MoVimento 5 Stelle Viareggio

venerdì 22 maggio 2015

L'elemosina elettorale di Renzi


La Consulta ha stabilito incostituzionale una parte della norma “Fornero”, che ha causato per il periodo 2012-2014 il blocco dell’adeguamento al costo della vita per le pensioni dall'importo superiore a tre volte il minimo Inps.
Il Movimento 5 Stelle sollecita e invita tutti i pensionati della Versilia che ne avessero diritto a far seguire immediatamente domanda di rimborso.
La Corte Costituzionale è stata chiara: I PENSIONATI DEVONO ESSERE RIMBORSATI INTEGRALMENTE, ma il famoso "bonus Poletti" voluto dal governo Renzi restituisce meno del dovuto trasformando un diritto in elemosina elettorale.
Se invece un pensionato facesse ricorso subito, otterrebbe il rimborso integrale del maltolto voluto da Monti e Fornero e votato, ricordiamolo, da Pd e Forza Italia.
Richiedete il rimborso integrale all'INPS compilando il documento e inviandolo per raccomandata o posta certificata, che potete trovare presso i nostri banchetti del M5S Viareggio, o scaricare dal nostro blog www.viareggio5stelle.it e su www.beppegrillo.it
MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 21 maggio 2015

NO ALLA SANITA' REGIONALE VOLUTA DA ROSSI E DAL PARTITO DEMOCRATICO


La Legge Regionale Toscana n.28/2015, inerente la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, provocherà sull’attuale sistema sanitario, già gravemente compromesso da una scellerata passata azione politica, effetti devastanti. Ci viene “venduto” l’accorpamento a tre ASL territoriali per tutta la regione ed il mantenimento di tre Aziende Ospedaliere Universitarie come un risparmio di risorse: di fatto i tagli verranno operati tramite riduzione di personale ottenuto attraverso varie formule quali prepensionamenti, accorpamenti e aggregazioni. Di converso, verranno mantenuti enti inutili e costosi e l’apparato “partorito” dalla predetta legge vedrà l’incremento dei vertici burocratici, così come degli staff delle varie direzioni e dipartimenti. Assisteremo ad un incremento della macchina burocratica con tutte le conseguenze che questo comporterà in termini di efficientamento nonché ad un depotenziamento della sanità pubblica. Questi i possibili scenari futuri: incremento delle complessità burocratiche volte a garantire accentramenti decisionali e progressiva privatizzazione della sanità. Per impedire questo scempio è necessario agire subito! Ricordiamo il lungo rapporto avuto in tutti questi anni tra il governatore PD e le aziende della sanità locale a partire dal buco di 240 milioni di euro dell'Asl di Massa avvenuto quando Rossi era assessore regionale alla sanità. Il Movimento 5 Stelle si dichiara contraria a questa operazione ed invita i cittadini ad appoggiare il referendum abrogativo della legge regionale n28/2015 sul riordino della sanità Toscana e pertanto a recarsi a firmare nei propri comuni di residenza entro il 29 Maggio 2015.

MoVimento 5 Stelle Viareggio