domenica 26 marzo 2017

Sconti sui canoni alle compagnie telefoniche?



Sconti sui canoni alle compagnie telefoniche? Il Movimento 5 Stelle drizza le antenne.
Le antenne continuano a spuntare sulle nostre teste proliferando come funghi senza alcuna regolamentazione. E intanto l'introito derivante dall'occupazione del suolo pubblico per l'istallazione di postazioni a servizio della telefonia mobile verrà diminuito, così come richiesto dagli stessi colossi delle telecomunicazioni, con l'effetto di apportare minori entrate nelle casse di un comune in dissesto. Ai pentastellati non va giù l'idea di consegnare su un piatto d'argento la città agli appetiti dei grandi gruppi telefonici che continuano a fare quello che vogliono in tema di istallazioni di antenne sulla pelle dei cittadini, per di più d'ora in avanti a prezzo di favore. Tutto questo mentre in Comune si fatica a raschiare il fondo del barile e non si fanno sconti a nessuno, con sforbiciate ai servizi sociali, tariffe e imposte elevate all'ennesima potenza, come di prassi per un comune in bancarotta. Così mentre si arranca su tutti i fronti, l'Amministrazione svolge un buon servizio, almeno nei confronti della opulenta lobby delle compagnie telefoniche: da una parte infatti ancora latita il piano per le antenne di cui si parla da tempo e prosegue in piena deregulation la proliferazione selvaggia degli impianti, con tutti gli effetti che ben sappiamo sulla salute dei cittadini, dall'altra proprio in sede di discussione del bilancio è venuta fuori la novità che le compagnie telefoniche hanno chiesto di dimezzare i canoni agitando lo spauracchio di un contenzioso legale. E la giunta che fa? senza troppe resistenze ha deciso di acconsentire al taglio dei canoni:  là dove ad esempio si pagavano 15.000 euro di concessione adesso le compagnie ne pagheranno invece 8.000, è l'esempio riferito dal ragioniere capo. " Si tratta di una scelta lesiva degli interessi della comunità - tuonano i 5 Stelle - foriera di un danno non da poco per le casse comunali, considerando che con gli introiti derivanti dai canoni si potrebbe contribuire a risolvere i problemi della città e dei suoi abitanti”. Un danno che tra l'altro nessuno sa quantificare : “ A quanto ammonta l’importo totale pagato ad oggi dalle compagnie telefoniche? chiede la consigliera del Movimento 5 Stelle - nonostante le mie domande, nessuno in commissione ha saputo rispondere, così come nessuno ha saputo dire quanto inciderà in totale questa operazione sui nostri conti”.  Non si sa neppure esattamente il preciso numero delle postazioni che insistono sul nostro territorio". Si parla infatti di una ventina di antenne già in attività, alle quali dovrebbero aggiungersene altre trenta una volta partiti i "saldi" sui canoni di concessione; canoni che, con la delibera al voto del consiglio, dimezzano il loro prezzo. A trovare supporto sulla necessità di non piegarsi  a queste richieste è utile richiamare la sentenza 525/2010 del Tar Friuli Venezia Giulia: seppur riconoscendo l'esigenza di non gravare finanziariamente l'espletamento di un servizio che risponde ad un comprovato interesse della collettività, per il Tribunale amministrativo tuttavia non confligge con questa disposizione la sottoposizione ad una previsione tariffaria per la collocazione o il mantenimento di una stazione radio base. 
La dice lunga anche la sentenza del Tar Toscana, la n. 600 del 28/03/2014 proprio quella richiamata nel dispositivo della proposta di deliberazione del nuovo regolamento, che ritiene legittima l'introduzione di una specifica tariffa per stazioni radio base, trovando giustificazione nella necessità di considerare adeguatamente sia l'entità dell'occupazione, sia l'impatto della stessa sulla collettività. ” Non ci dimentichiamo il valore economico della disponibilità dell'area occupata dalle antenne, il fatto che  in pochi metri quadri si concentra un notevolissimo valore economico derivante dall'utilizzo di questi impianti, la valutazione del sacrificio che è imposto alla collettività, non soltanto la sottrazione di aree di suolo pubblico, ma per quanto tutte le cautele adottate, l'esposizione ai campi elettromagnetici”. Dunque altro che sconti. Tutt'al più si potrebbe intervenire prevedendo una riduzione degli esborsi per gli impianti oggetto di delocalizzazione per allentare la morsa delle onde elettromagnetiche nel centro cittadino." In mancanza di un apposito piano comunale, le antenne in questi anni sono proliferate in modo incontrollato - prosegue Pacilio - a questo si potrebbe ovviare, in assenza di strumenti di coercizione, inducendo la delocalizzazione degli impianti collocati in aree particolarmente sensibili, vicino a scuole,  in pieno centro, in luoghi di particolare pregio, incentivando le aziende con una riduzione dei canoni, questo semmai è l'unica agevolazione che sarebbe utile prevedere perché va in direzione della tutela della salute dei cittadini". Inoltre non ci dimentichiamo che gli importi per l’occupazione delle aree pubbliche da parte delle compagnie telefoniche erano stati determinati nel 2014 dal commissario prefettizio Romeo che già a suo tempo davanti alle richieste di ribasso avanzate dalle stesse aveva risposto che non potevano essere prese in considerazione in ragione delle crisi finanziaria dovuta al dissesto”, cos’è cambiato nel frattempo?

MoVimento 5 Stelle Viareggio

giovedì 23 marzo 2017

" L'asse di penetrazione a sud dello stadio?... NO GRAZIE ! ".

Lo comunica a gran voce il Movimento 5 Stelle Viareggio optando per un altra soluzione, decisamente meno costosa, di minore impatto ambientale, più sensibile alla salvaguardia della preziosa area verde di ambito Europeo, con la ferma intenzione di non stravolgere un intero quartiere per spostare il problema del traffico dalla Darsena direttamente in pineta e sull'ex Campo d'Aviazione. Dopo giorni di martellamento mediatico, sembra già tutto deciso, con annuncio del Vicesindaco Alberici con il placet del Sindaco e la benedizione del Presidente della Regione Rossi. 
Il Movimento 5 Stelle propone invece di rivedere la viabilità esistente, con la realizzazione di una rotatoria alla fine del Viale dei Tigli, snellendo il traffico in entrata e uscita verso la marina con sensi unici, compresa via Coppino, utilizzando tracciati già esistenti e riadattandoli ad un nuovo assetto, aggiungendo ciclopiste ed individuando parcheggi scambiatori fuori dal quartiere che attraverso navette, favoriscano il decongestionamento dell'area. Si tratta di migliorare la prima delle tre opzioni (vedi allegato) che erano state prospettate dallo studio commissionato a suo tempo sotto l'amministrazione Lunardini, raggiungendo un miglior risultato, evitando cementificazione che stravolge il paesaggio e risparmiando una notevole quantita' di denaro.
Al contrario il progetto con il passaggio dell'Asse di Penetrazione a Sud dello stadio prevede un'ingente spesa, che all'epoca dello studio (2012) veniva stimata intorno ai 2,2 milioni di euro e che attualmente sembra sfori inspiegabilmente i 4,5 milioni di euro, con il rischio facilmente prevedibile di una smisurata lievitazione dei costi, quello che appare evidente è il solito tentativo di una inutile opera titanica con l'aggravante di un disastro ambientale eterno, ignorandone le conseguenze, introducendo una quantità imponente di materiale estraneo, devastando il suolo, il sistema idrogeologico e l'ecosistema, abbattendo alberi, sradicando radici ed interrompendo la naturale continuità dell'area verde, dirottando direttamente l'inquinamento atmosferico e acustico all'interno del Parco. Non è un caso che il Sindaco si sia pronunciato sull'ipotesi di uscita dal Consesso dei Comuni che fanno parte dell'area protetta del Parco, che pose già il veto, ad un pretenzioso scempio di queste dimensioni. In questa fase, diventa riduttivo pensare ad una mera consultazione esclusiva per i soli cittadini della Darsena! Su una decisione così determinante, che compromette definitivamente una consistente parte del patrimonio naturalistico, che influenza il traffico di tutti i quartieri collaterali, dovrebbe esprimersi l'intera comunita'! Il Movimento 5 Stelle si domanda : "come si può fare una consultazione considerato che il regolamento sui referendum è fermo in Comune da molti mesi e tutte le volte che è stato sollevato in Consiglio Comunale il Sindaco ha deciso di soprassedere?".


MoVimento 5 Stelle Viareggio


sabato 4 marzo 2017

Commissione patrimonio deserta.

Mentre ci si appresta a battere l'asta per i gioielli di famiglia, la Finanza da giorni si aggira per i corridoi del Comune, e riecheggiano cifre da capogiro per il buco nero creato dalla partecipata comunale colpevole di aver portato la città alla bancarotta, questo il dato di fatto. Nessuno si è affacciato alla riunione della commissione di vigilanza e controllo indetta per Venerdì 3 dalla presidente Annamaria Pacilio, consigliera portavoce del Movimento 5 Stelle, in copia anche a Sindaco e Assessore al bilancio e alle partecipate. Nessuno. Non c'era il Sindaco, non c'era l'assessore Servetti, nessun delegato della maggioranza, probabilmente andati tutti in massa a presenziare l'arrivo di Mattarella a Lucca. Non c'era neppure il vice della Commissione Luca Poletti impossibilitato per motivi di lavoro, insieme alla Pacilio altro unico rappresentante della minoranza, intento a preparare per il 7 la riunione della commissione Statuto di cui è presidente dove si definiranno le composizioni delle nuove commissioni consiliari e si giocheranno delicati equilibri anche alla luce dell'ultimo travagliato parto in casa Pd.
" Vista la grave situazione che sta vivendo la città -spiega la Pacilio- mi aspettavo che il Sindaco, o chi per esso, si presentasse per dare una qualche risposta, illustrasse le scelte che si intendono fare e il futuro che si prospetta per la nostra città alla luce di quanto sta succedendo". “D'altronde -prosegue la consigliera- i cittadini hanno il diritto di conoscere precisamente il quadro della situazione e le scelte che Del Ghingaro con i suoi assessori intende fare, ci chiediamo quanto ancora dovranno aspettare". Intanto una risposta, inequivocabile è stata data, quella dell'assenza. Che pesa come un macigno e va a ulteriore dimostrazione della poca volontà di aprirsi alla minoranza nonostante le belle parole vergate di pugno dal sindaco e indirizzate ai consiglieri antagonisti che inneggiavano alla collaborazione e ad un'unità di intenti per salvare la città. "Probabilmente il sindaco la collaborazione la intende a senso unico -incalza Pacilio- qualunque proposta da noi avanzata in consiglio è sempre stata rigettata a prescindere dal contenuto solo perchè proveniente dal nostro Movimento, e basta dire che anche in quest'occasione il sindaco, assente ingiustificato, che neppure si è preoccupato di avertire dell'impossibilità di presenziare alla riunione, ha dato ulteriore prova di mancanza di rispetto e poca considerazione, i fatti parlano da soli e vanno ben oltre le belle parole". Della serie il lupo perde il pelo ma non il vizio... D'altra parte non ci dimentichiamo che ci avevano reso noto che con la proclamazione del fallimento della Viareggio Patrimonio la commissione di vigilanza non avrebbe più avuto necessità di esistere, dunque tutto torna, secondo il loro ragionamento, che ci sarebbero andati a fare?

ANNAMARIA PACILIO

Portavoce Movimento 5 Stelle Viareggio