Oltre 42mila euro (42.350) per acquistare il marchio “Yare”, quello della fiera del refitting con la quale si è cimentata l’amministrazione Lunardini nei quattro anni di governo della città. La somma, Iva compresa, andrà alla società “Aretusa” che fa capo a Marco Calamari. In base - si legge nella delibera approvata in questi giorni dal commissario prefettizio - alla delibera numero 95 della Giunta comunale con la quale, il 23 novembre 2001, «è stato approvato lo schema di protocollo d’intesa con il quale l’amministrazione ha inteso acquisire la disponibilità del marchio “Yare” che sarà utilizzato per l’intera durata del protocollo sui prodotti, per i servizi e gli eventi relativi alle manifestazioni, fiere e/o esposizione organizzati e finalizzati alla realizzazione del progetto oggetto del protocollo».
Il marchio - si legge nella delibera all’Albo pretorio - della quale il commissario ed i suoi uffici (il Suap) non hanno ritenuto di darne pubblicità - è della Aretusa Srl «che lo ha depositato il 19 novembre 2010 e registrato il 14 marzo 2011», pochi mesi prima di firmare il protocollo per la vendita al Comune.
La notizia competa nell'articolo de Il Tirreno...
La risposta di Mannino: L’ACQUISTO DEL MARCHIO YARE
by viareggiok · 10 ottobre 2012 · Categoria: Dal Comune
Il Commissario Prefettizio, in merito a quanto apparso in recenti articoli di stampa, precisa che l’approvazione dell’atto di cessione in licenza per l’uso del marchio “Yare”, per un importo di 42.350,00 euro, é stata deliberata dalla precedente giunta (delibera n. 332 del 27 luglio 2012) prima dello scioglimento del Consiglio Comunale. Il contratto, successivamente sottoscritto dagli Uffici del Comune di Viareggio e dal legale rappresentante della Società Aretusa Srl con sede a Milano, ha solo definito gli aspetti concessori e gestionali relativi all’utilizzazione del suddetto marchio da parte del Comune fino al 2013.
L'analisi
Quarantaduemilaeuropagatidalcomunediviareggiopercosaaaa? Un marchio di una manifestazione vuota e che non ha portato nulla se non sminuito la Nautica? Yare è stata un evento privato di valore negativo per l’ente Comune di Viareggio. Il marchio, registrato poco prima dell’accordo con Lunardini quanto vale commercialmente parlando? Il valore commerciale di un marchio, solamente poi, o così si desume dai giornali, per l’uso per l’anno prossimo, può avere un valore pari a meno di zero.
Il commissario invece di proseguire nella delibera avrebbe, nell’interesse della città e del taglio di spese inutili (termine gentile per questa spesa) avrebbe dovuto prima far analizzare economicamente questa delibera, e del caso oltre a Lunardini chi ne ha deliberato all’interno delle dirigenze dell’ente.
Proprio da ieri sui giornali si parla dell’idea di Vitelli al limite ri-lancia quanto da mio padre, ideatore e promotore, era la vera Mostra Nautica nata a Viareggio nel 1983. Sogno e realizzazione che poi, come tante cose perse nel decadimento della città, lasciata portar altrove.
E ribadisco proprio in questo caso la “vera” mostra nautica, perché lo Yare non è stato nulla.
Allora, se si permette il paragone, mio padre avrebbe dovuto, ed io potrei chiedere qualche milione di euro per il marchio “Mostra Nautica”, al Comune di Viareggio ed a quello di Genova?
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