Riceviamo e Pubblichiamo:
Viareggio e la sabbia: una simbiosi pericolosa
Quella che è forse la maggiore ricchezza di Viareggio,
l’avere dei litorali sabbiosi quasi unici in tutto il mediterraneo per ampiezza
e per bellezza, almeno nelle parti incontaminate della Marina di Levante, è
anche uno dei suoi maggiori problemi. Per dirla con una battuta, se la
produzione di sabbia contribuisse al PIL, Viareggio sarebbe ricchissima. Mentre
molte realtà, anche a noi vicine, devono confrontarsi con i danni di una
continua erosione, la sabbia, a Viareggio, si accumula in continuazione, i
litorali crescono di anno in anno per estensione e altezza. La nuova spiaggia
sulla diga foranea avanza di 100
metri l’anno (non so se qualcuno la misura) ed è quindi
prevedibile che in una decina d’anni raggiungerà la punta del molo, cioè
l’imboccatura del porto. Immagino che di conseguenza il problema
dell’insabbiamento del porto sarà a quel punto non più risolvibile col solo
dragaggio.
La balaustra del molo
vecchio attaccato alla spiaggia è ormai sopravanzata in altezza dalla sabbia,
un tempo collocata diversi metri sotto –quelli della mia età ricorderanno che
bisognava scendere tramite gli scogli per raggiungerla), cosicché ad ogni
mareggiata il molo viene ricoperto e, immagino, progressivamente si abbasserà
la profondità del canale Burlamacca. (Tra parentesi, vista la bellezza dei
nuovi pontili del Lido e del Tonfano, un progetto di restyling del vecchio
molto, luogo chiave della città storica,
non guasterebbe per il bene del Turismo cittadino). La spiaggia adiacente il molo guadagna metri
di mare molo anno dopo anno, con il risultato che i fondali sono bassissimi
fino allo scoglio ex Tito, dove c’è la statua delle mogli dei marinai in attesa.
Immagino, ripeto, che la situazione si monitorata e che vi
siano studi recenti ed aggiornati su questi fenomeni di produzione e
dislocazione della sabbia, sui flussi delle correnti etc.; immagino perfino che
ci siano proposte ingegneristiche per modificare questo decorso ineluttabile,
che mi fa venire in mente l’invettiva dantesca “muovasi la Capraia e la Gorgona/
e faccian siepe ad Arno in su la foce”;
dove qui, però, ad annegare non sono i pisani ma il porto di Viareggio
e, con esso, i viareggini tutti. Da semplice cittadino osservo e non sento
nessuno parlare di questi problemi; vedo le autorità politiche provvedere
soltanto alla spazzatura dopo le libecciate, senza alcuna altra progettualità.
Si attende forse che i moli siano sommersi dalla sabbia, in modo da farne un
sito di scavi archeologici?
L’altro punto è la situazione dello sfruttamento turistico
della spiaggia. La direttiva Bolkestein l’ha ritirata in gioco, e per noi del
M5S è in effetti una occasione ghiotta per ripensarlo. La questione non è
semplice, come si è evinto anche dall’importante incontro che di recente
abbiamo avuto con i rappresentanti dei balneari, i quali, mi è parso, di fronte
al rischio di perdere dei privilegi plurigenerazionali, si sono un po’ dati una
scossa ed hanno cominciato a pensare in termini non più esclusivamente
corporativistici. Ho sentito parlare di
lavoro di “rete” tra di loro e della creazione di un distretto del turismo che
faccia quella promozione, fatta di innovazioni e proposte seducenti per una
clientela sempre meno facilmente soddisfabile,
che il comune non fa più da anni. A mio avviso la questione dovrebbe
essere portata alla discussione con la cittadinanza tutta, visto che , essendo
la spiaggia un bene demaniale, in ultima analisi sono i cittadini a doverne
poter disporre. Vogliamo più spiagge libere, anche a Ponente, oppure imprese
balneari stratosfericamente lussuose per soddisfare un turismo internazionale,
ricco e d’èlite, che porti denaro sonante nelle disastrate tasche dei
viareggini? Questa è, una delle domande su cui vorrei che i cittadini (e non i
concessionari né i politici che finora hanno lasciato loro carta bianca) si
esprimessero, magari con un referendum comunale. (RDL)
La parola dei cittadini è una rubrica a disposizione di chiunque voglia inviarci un testo da pubblicare, per info: viareggio5stelle@gmail.com
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