domenica 27 ottobre 2013
sabato 26 ottobre 2013
Parassiti, incompetenza e superficialità: il vero problema del nostro Verde Pubblico
Apprendiamo, con un
certo stupore, lo sbigottimento e la palese resa di fronte alla “questione
Punteruolo”, esternati dall'Assessore Fruzza in un lungo articolo su “La Nazione”
del 23 ottobre.
Dove era, Signor
Assessore, quando il MoVimento lo gridava al vento?
Già in tempi non
sospetti eravamo in prima linea nel monitoraggio delle palme cittadine: creammo
una mappa geo-referenziata accessibile dal nostro blog, informammo i Cittadini,
demmo risalto alla gravità dell’infestazione e alla necessità di una profilassi
immediata per le palme sane.
Mettemmo in guardia
tutti dal reputare immuni o resistenti le palme del genere Washingtonia ed il D.M. 09/12/2007 (sostituito dal D.M.
07/02/2011), che istituisce la lotta obbligatoria al Punteruolo rosso, lo
conferma, inserendole tra le “piante sensibili”. Detto fatto: le hanno piantate
in Piazza Shelley.
Infine ribadimmo la
necessità di rivedere l’intero comparto del Verde Pubblico ed in particolar
modo quello strampalato "Regolamento del Verde Urbano". Tutto fiato
sprecato.
Come se non bastasse,
nel medesimo articolo l’Assessore afferma anche che <<serve un altro
progetto di arredo verde>>.
Ma come, Signor
Assessore, il cosiddetto “altro progetto di arredo verde” di cui Lei parla
esiste già!
Lo ha presentato il
MoVimento 5 Stelle e la scorsa settimana era all’ordine del giorno del
Consiglio Comunale sotto forma di mozione, dal titolo “Riforma del Regolamento
del Verde Urbano”.
Una mozione tecnica di
quasi nove pagine, che prevede anche un “Piano per le alberature” e la
revisione del “Piano di Gestione Forestale delle Pinete”.
Peccato che sia stata
reputata troppo complicata e chi di dovere non fosse in grado di
comprenderla...
L’Amministrazione ci
ha chiesto di ritirarla ed ora dovrà passare al vaglio della Commissione Ambiente
che, a quasi cinque mesi dalla sua istituzione, si è riunita una sola volta!
Anche lì ci sentiremo
rispondere che non si è in grado di capirla?
Lo ripetiamo, a scanso
di equivoci: l’ “altro progetto di arredo verde” esiste già e l’Amministrazione
lo ha sotto gli occhi dal 23 settembre, ma ancora perde tempo sui giornali
invece di agire!
Noi siamo a
disposizione, ora tocca a voi.
MoVimento 5 Stelle
Viareggio
domenica 20 ottobre 2013
Contro la svendita e la lottizzazione del Bene Comune
Siamo nettamente contrari ad ogni forma di regolamentazione delle
concessioni demaniali balneari che preveda la divisione della spiaggia
individuando due realtà distinte.
da una parte lo stabilimento, che verrebbe venduto direttamente al concessionario, il quale diverrebbe così di fatto il proprietario della struttura con cabine, docce,servizi vari e dall'altra la spiaggia che invece andrebbe a gara d'asta, indovinate a chi?
E' irregolare ed eticamente riprovevole che lo Stato abdichi ai suoi diritti svendendo porzioni di territorio pregiate e logisticamente non alienabili in quanto unici accessi al mare.
L'art.9 della nostra Costituzione recita:
"La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."
Il governo Letta,in questi giorni, stà studiando un provvedimento per non scontentare la categoria che ha investito nel settore degli stabilimenti balneari.
Chi ha investito sapeva benissimo cosa stesse facendo ma non ha tenuto conto delle conseguenze, anche grazie a tutti quegli amministratori che condividevano gli stessi interessi.
La spiaggia è di tutti i cittadini, non solo e non di chi ci ha costruito sopra con il beneplacito del dirigente ASL o del sindaco di turno in barba alla direttiva regionale che si esprime in merito alla facile rimovibilità delle strutture stesse.
Ci fà vergognare che si faccia carta straccia delle regole a proprio uso e consumo, per ultimo la Regione Toscana che pochi mesi fà ha modificato il concetto di facile rimozione cambiandolo da 48 ore a 90 giorni, praticamente certificando che tutti gli stabilimenti sono di facile rimozione, anche quelli con piscine, ristoranti, discoteche e appartamenti.
Siamo in un sistema di diritto, è bene ricordarlo.
Chi ha ricevuto una concessione sapeva di intitolarsi una concessione e non di firmare un contratto di acquisto. Questo provvedimento NON DEVE passare.
Esiste , ed esisteva un regolamento prevalente quello del Codice della Navigazione che disciplina la materia e quello deve essere rispettato.
La rinascita dell'Italia passa anche e sopratutto da una giusta ed equa valorizzazione del Bene Comune.
Noi vogliamo che TUTTI i cittadini possano contribuire alla ricchezza del Paese, non solo pochi privilegiati titolari di rendite di posizione che si tramandano di padre in figlio da sempre.
Il M5S sarà sempre contro ogni tipo di sfruttamento iniquo delle risorse del territorio e per una giusta redistribuzione della ricchezza per tutta la Comunità.
M5S Toscana.
FIRMA LA PETIZIONE
da una parte lo stabilimento, che verrebbe venduto direttamente al concessionario, il quale diverrebbe così di fatto il proprietario della struttura con cabine, docce,servizi vari e dall'altra la spiaggia che invece andrebbe a gara d'asta, indovinate a chi?
E' irregolare ed eticamente riprovevole che lo Stato abdichi ai suoi diritti svendendo porzioni di territorio pregiate e logisticamente non alienabili in quanto unici accessi al mare.
L'art.9 della nostra Costituzione recita:
"La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."
Il governo Letta,in questi giorni, stà studiando un provvedimento per non scontentare la categoria che ha investito nel settore degli stabilimenti balneari.
Chi ha investito sapeva benissimo cosa stesse facendo ma non ha tenuto conto delle conseguenze, anche grazie a tutti quegli amministratori che condividevano gli stessi interessi.
La spiaggia è di tutti i cittadini, non solo e non di chi ci ha costruito sopra con il beneplacito del dirigente ASL o del sindaco di turno in barba alla direttiva regionale che si esprime in merito alla facile rimovibilità delle strutture stesse.
Ci fà vergognare che si faccia carta straccia delle regole a proprio uso e consumo, per ultimo la Regione Toscana che pochi mesi fà ha modificato il concetto di facile rimozione cambiandolo da 48 ore a 90 giorni, praticamente certificando che tutti gli stabilimenti sono di facile rimozione, anche quelli con piscine, ristoranti, discoteche e appartamenti.
Siamo in un sistema di diritto, è bene ricordarlo.
Chi ha ricevuto una concessione sapeva di intitolarsi una concessione e non di firmare un contratto di acquisto. Questo provvedimento NON DEVE passare.
Esiste , ed esisteva un regolamento prevalente quello del Codice della Navigazione che disciplina la materia e quello deve essere rispettato.
La rinascita dell'Italia passa anche e sopratutto da una giusta ed equa valorizzazione del Bene Comune.
Noi vogliamo che TUTTI i cittadini possano contribuire alla ricchezza del Paese, non solo pochi privilegiati titolari di rendite di posizione che si tramandano di padre in figlio da sempre.
Il M5S sarà sempre contro ogni tipo di sfruttamento iniquo delle risorse del territorio e per una giusta redistribuzione della ricchezza per tutta la Comunità.
M5S Toscana.
FIRMA LA PETIZIONE
sabato 19 ottobre 2013
Comunicato stampa:"La politica dei dubbi e delle attese"
Polo Nautico e asse di penetrazione: dall'amministrazione silenzio di tomba:
la
politica dei dubbi e delle attese. Così potremmo definire
l'amministrazione Betti che sta mettendo la città e i viareggini in una
pericolosa impasse. Di tutte le questioni da risolvere, due ci paiono di
particolare rilievo. La vicenda Polo Nautico e l’asse di penetrazione.
Sulla prima lo stesso presidente della “Port Autorithy” Moretti ha
ribadito che la scelta spetta alla politica, cioè all’amministrazione.
Da piazza Nieri e Paolini la risposta è stata silenzio tombale: speriamo
che questo non si tramuti nella fine della nautica a Viareggio.
Il periodo di crisi che sta attraversando il comparto, infatti, non può
prolungarsi fino alla prossima primavera frenando il rilancio
industriale. Crediamo che quest'ultimo debba passare dalla
valorizzazione della qualità del prodotto e delle professionalità che vi
operano. Non c'è necessità di frazionamenti ma bensì di unioni, di idee
e di intenti, al fine di porre in rilievo l’enorme capacità tecnica
della cantieristica viareggina, sia nella costruzione, che nel
refitting, salvando tutti i posti di lavoro e fondando un nuovo piano di
rilancio.
Non deve passare inosservato che i pochi cantieri che non
sentono crisi sono quelli che hanno puntato sulla qualità e non sui
numeri di imbarcazioni da produrre. Fondamentale inoltre puntare su
lavoratori viareggini a Viareggio, evitando delocalizzazioni e
depauperamento del patrimonio delle maestranze locali.
Barche non
prodotte che debbono passare per un’asse di penetrazione non finito e di
cui la città non ha mai sentito il bisogno. Se la Giunta crede che ve
ne sia la necessità, perché non lo chiede alla città, adesso? Che si
indìca subito un referendum popolare su un tema, che deve vedere per
ultima la parola dei cittadini!
La bruttura dell’opera fin qua compiuta non può essere nascosta alla città, che ha il diritto di esprimersi sulla questione.
Le giunte fatte senza un segretario legittimato a presenziare alla
seduta con nullità delle delibere adottate e un consiglio comunale a cui
è negata la possibilità di fare il bene della città, ci appaiono solo
come la punta di un iceberg che speriamo non travolga e non faccia
affondare definitivamente Viareggio.
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martedì 15 ottobre 2013
CONSIGLIO COMUNALE: CAPPELLO SU TUTTE LE MOZIONI O BOCCIATURA SICURA
Così,
mentre a Pietrasanta la giunta di centro sinistra approva un bando per
dotare centro storico e Marina di connessione wi-fi gratuita, a
Viareggio, la maggioranza boccia la mozione sullo stesso tema. Solo
perchè proposta dal MoVimento 5 Stelle? Non riscontriamo altra
motivazione per cui PD e compagni (dopo essersene riempiti la bocca in
campagna elettorale) si siano opposti.
Come si è giunti a questo? Si è
scelto di sollevare dubbi, solo, al momento delle dichiarazioni di voto,
quando la discussione era praticamente terminata. Sono state espresse
perplessità: sulla gestione della rete, che da contratto di servizio,
sembrerebbe (ma non è certo) spettare a Mo.Ver. Questo però non cambia
niente negli intendimenti della mozione che chiedeva semplicemente di
dotarsi dell'infrastruttura e non a chi spettasse la gestione; sui
costi, comunque contenuti, (a Pietrasanta meno di 8.200 euro) con
intervento dello stesso primo cittadino, ma nella mozione non vi erano
obblighi di sorta, anzi si invitava a stipulare convenzioni con privati
per l'alleggerimento delle spese; sui rischi per la salute e questa,
lasciatecelo dire, è stata la ciliegina sulla torta, in quanto, nella
mozione era espressamente specificato l'uso per soli spazi aperti e il
divieto di installazione nelle scuole.
In definitiva forse la
mozione non è piaciuta perché il wi-fi aiuterebbe ad aprire le porte
alla tanto sbandierata trasparenza. Insomma tra rinvii in commissioni
(con la sola alternativa della bocciatura) e il rigetto di praticamente
tutte le mozioni presentate dal MoVimento 5 Stelle di Viareggio (unica
accettata quella su Rifiuti Zero perché accorpata a quella del centro
sinistra), nell'ultimo Consiglio Comunale è emersa chiaramente una cosa:
o la maggioranza riesce a mettere il cappello sulle mozioni presentate
(con documenti collegati presentati all'ultimo) o la bocciatura è certa.
Il bene della Città, come al solito, risulta non pervenuto.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
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giovedì 10 ottobre 2013
COMUNICATO STAMPA: Manutenzione stradale e del verde pubblico...
...situazione di pericolo in centro
Viareggio
dovrebbe essere una città a vocazione turistica, ragion per cui
un'amministrazione ha il dovere di renderla il più possibile accogliente
e ospitale. Appare quindi illogica la situazione che vivono da ormai
troppi anni le vie del centro, incorniciate da alberature stradali, in
particolare oleandri, i quali hanno quasi del tutto inghiottito cartelli
stradali e lampioni, creando una concreta situazione di pericolo.
Sentiamo la necessità di precisare che basterebbe potarli e non
tagliarli, in quanto abbiamo notato che questa amministrazione
preferisce estirpare i problemi invece di risolverli.
A ciò si aggiungono: la cronica mancanza di una segnaletica stradale
orizzontale e asfalto estremamente deteriorato, anche a causa delle
continue escavazioni da parte di diversi enti e dal susseguente mancato
rifacimento degli stessi, per altro in piena violazione dell’articolo 13
del Regolamento Comunale sull’utilizzo del Suolo Pubblico per lavori
stradali.
Nelle ultime settimane si segnalano almeno tre incidenti stradali derivanti dal non rispetto della segnaletica.
Molti incidenti, anche con gravi conseguenze, sono imputabili all'impossibilità di vedere il segnale di stop o dare precedenza.
Alcuni residenti hanno provato autonomamente a risolvere la situazione
potando le piante, ma sono stati redarguiti dalla Polizia Municipale,
con la minaccia di sanzioni amministrative.
Ci chiediamo se
l’amministrazione stia finalmente cominciando a far rispettare gli
onerosi contratti di servizio stipulati con SEA e MoVer (entrambe hanno
come socio privato Del Pistoia) che prevedono la potatura del verde
urbano (alberature stradali comprese) per un onere annuo superiore ai
700.000€ e la manutenzione stradale (anche e soprattutto la segnaletica
orizzontale quindi) in cambio dei proventi derivati dai parcheggi a
pagamento. Stiamo parlando di due contratti che hanno un costo per la
comunità superiore ai 2 milioni di euro e che l’amministrazione in
carica si era impegnata solennemente in campagna elettorale a far
rispettare e a rivedere.
Almeno in questo caso non aspettiamo la tragedia per porre rimedio a questa situazione.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
giovedì 3 ottobre 2013
Contro la svendita e la lottizzazione della spiaggia Bene Comune
Siamo nettamente contrari ad ogni forma di regolamentazione
delle concessioni demaniali balneari che preveda la divisione della
spiaggia individuando due realtà distinte.
Da una parte lo stabilimento che verrebbe venduto al concessionario il quale diverrebbe così di fatto proprietario della struttura con cabine, docce e servizi vari e dall’altra la spiaggia che invece andrebbe a gara d’asta, indovinate a chi?
È irregolare ed eticamente riprovevole che lo Stato abdichi ai suoi diritti svendendo porzioni di territorio pregiate e logisticamente non alienabili in quanto unici accessi al mare.
Da una parte lo stabilimento che verrebbe venduto al concessionario il quale diverrebbe così di fatto proprietario della struttura con cabine, docce e servizi vari e dall’altra la spiaggia che invece andrebbe a gara d’asta, indovinate a chi?
È irregolare ed eticamente riprovevole che lo Stato abdichi ai suoi diritti svendendo porzioni di territorio pregiate e logisticamente non alienabili in quanto unici accessi al mare.
L’art. 9 della nostra Costituzione recita:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Il governo Letta, in questi giorni, sta studiando un provvedimento
per non scontentare la categoria che ha investito nel settore degli
stabilimenti balneari.
Chi ha investito sapeva benissimo cosa stesse facendo ma non ha tenuto conto delle conseguenze, anche grazie a tutti quegli amministratori che condividevano gli stessi interessi.
La spiaggia è di tutti i cittadini, non solo e non di chi ci ha costruito sopra con il beneplacito del dirigente ASL o del Sindaco di turno in barba alla direttiva regionale che si esprime in merito alla removibilità delle strutture stesse…
Chi ha investito sapeva benissimo cosa stesse facendo ma non ha tenuto conto delle conseguenze, anche grazie a tutti quegli amministratori che condividevano gli stessi interessi.
La spiaggia è di tutti i cittadini, non solo e non di chi ci ha costruito sopra con il beneplacito del dirigente ASL o del Sindaco di turno in barba alla direttiva regionale che si esprime in merito alla removibilità delle strutture stesse…
Ci fa vergognare che si faccia carta straccia delle regole a proprio
uso e consumo, per ultimo la Regione Toscana che poche settimane fà ha
modificato il concetto di facile rimozione cambiandolo da 48 ore a 90
giorni, praticamente certificando che tutti gli stabilimenti sono di
facile rimozione, anche quelli con piscine, discoteche e appartamenti..
Siamo in un sistema di diritto, è bene ricordarlo.
Chi ha ricevuto una concessione sapeva di intitolarsi una concessione e non di firmare un contratto di acquisto. Questo provvedimento NON DEVE passare.
Siamo in un sistema di diritto, è bene ricordarlo.
Chi ha ricevuto una concessione sapeva di intitolarsi una concessione e non di firmare un contratto di acquisto. Questo provvedimento NON DEVE passare.
Esiste, ed esisteva un regolamento prevalente, quello del Codice
della Navigazione che disciplina la materia e quello dovrebbe essere
rispettato.
La rinascita dell’Italia passa anche e soprattutto da una giusta ed equa valorizzazione del Bene Comune. Noi vogliamo che TUTTI i cittadini possano avere la possibilità di contribuire alla ricchezza del proprio Paese, non solo pochi privilegiati titolari di rendite di posizione che si tramandano di padre in figlio da sempre.
Il MoVimento 5 Stelle sarà sempre contro ogni tipo di sfruttamento iniquo delle risorse del territorio e per una giusta redistribuzione della ricchezza per tutta la Comunità.
La rinascita dell’Italia passa anche e soprattutto da una giusta ed equa valorizzazione del Bene Comune. Noi vogliamo che TUTTI i cittadini possano avere la possibilità di contribuire alla ricchezza del proprio Paese, non solo pochi privilegiati titolari di rendite di posizione che si tramandano di padre in figlio da sempre.
Il MoVimento 5 Stelle sarà sempre contro ogni tipo di sfruttamento iniquo delle risorse del territorio e per una giusta redistribuzione della ricchezza per tutta la Comunità.
Gruppi MoVimento 5 Stelle e meetup dei comuni di: Forte dei
Marmi, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Castelfranco Di Sotto, Livorno,
Montignoso, Carrara, Ponsacco, Lucca, Capannori, Mediavalle e
Garfagnana, Siena, Pisa, Grosseto, Lari-Casciana Terme, Rosignano
Marittimo, Tavarnelle Val di Pesa, Empoli, Campi Bisenzio, Signa,
Firenze,Massarosa, Camaiore, Viareggio, Prato.
COMUNICATO STAMPA: la vendita delle concessioni della Passeggiata?
L'ipotesi
della vendita delle concessioni della Passeggiata, paventata
dall'assessore al bilancio nello scorso consiglio comunale, ci trova
oltremodo contrari.
La cessione dei diritti è una battaglia di retroguardia, che ha mostrato tutti i suoi limiti già al tempo dell'esperienza Marcucci.
Si va ad alienare - e a perdere definitivamente quindi - una voce che assicura al bilancio comunale entrate certe e costanti nel tempo, di cui invece c'è assoluta necessità.
Insomma: meglio un uovo (pur piccolo) oggi che una gallina domani.
L'azione poi ricorda, neanche tanto vagamente, la vendita di SEA Gas o l'ipotesi di alienazione delle farmacie comunali, di "lunardiniana memoria".
Tutte voci che portavano - o ancora portano - introiti certi e costanti alle asfittiche casse dell'ente comunale.
Il problema del bilancio, ci viene detto e ripetuto, è la mancanza di liquidità, che costringe a continue anticipazioni di cassa.
E si vorrebbero cassare quelle poche voci che ancora ne assicurano un minimo?
Si intervenga piuttosto sulle società partecipate (almeno tre) in liquidazione da anni, si eliminino le consulenze, troppo spesso immotivate e sproporzionate, si progettino investimenti a costo zero per il risparmio energetico e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e un controllo serrato su tutte le partite di giro di milioni di euro che transitano tra le diverse partecipate e l'ente.
Queste sono le scelte coraggiose e lungimiranti che dovrebbero essere appannaggio di un'amministrazione di "sinistra".
Non la vendita dei beni comuni mascherata, come un consigliere di maggioranza voleva farci credere, da "redistribuzione della ricchezza".
La cessione dei diritti è una battaglia di retroguardia, che ha mostrato tutti i suoi limiti già al tempo dell'esperienza Marcucci.
Si va ad alienare - e a perdere definitivamente quindi - una voce che assicura al bilancio comunale entrate certe e costanti nel tempo, di cui invece c'è assoluta necessità.
Insomma: meglio un uovo (pur piccolo) oggi che una gallina domani.
L'azione poi ricorda, neanche tanto vagamente, la vendita di SEA Gas o l'ipotesi di alienazione delle farmacie comunali, di "lunardiniana memoria".
Tutte voci che portavano - o ancora portano - introiti certi e costanti alle asfittiche casse dell'ente comunale.
Il problema del bilancio, ci viene detto e ripetuto, è la mancanza di liquidità, che costringe a continue anticipazioni di cassa.
E si vorrebbero cassare quelle poche voci che ancora ne assicurano un minimo?
Si intervenga piuttosto sulle società partecipate (almeno tre) in liquidazione da anni, si eliminino le consulenze, troppo spesso immotivate e sproporzionate, si progettino investimenti a costo zero per il risparmio energetico e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e un controllo serrato su tutte le partite di giro di milioni di euro che transitano tra le diverse partecipate e l'ente.
Queste sono le scelte coraggiose e lungimiranti che dovrebbero essere appannaggio di un'amministrazione di "sinistra".
Non la vendita dei beni comuni mascherata, come un consigliere di maggioranza voleva farci credere, da "redistribuzione della ricchezza".
MoVimento cinque Stelle Viareggio
martedì 1 ottobre 2013
COMUNICATO STAMPA: nomine Pucciniano
Guardando le nomine e la situazione prodottasi nella Fondazione Festival Pucciniano viene in mente un vecchio adagio, attinente anche per il campo d’applicazione, molto utilizzato nelle nostre zone: cambia la banda, ma la musica è sempre la stessa! Il riferimento non è ovviamente alla Turandot. Le nomine fatte dal Sindaco a riguardo della Fondazione mostrano impietosamente che tutta questa voglia di rottamazione del “vecchio modello” di gestione della città, in cui il neo primo cittadino si era impegnato in campagna elettorale, altro non è che la solita promessa da marinaio, identica a quella delle precedenti giunte, che hanno portato Viareggio allo sfacelo attuale.
Crediamo che le competenze, per poter svolgere al meglio ogni ruolo amministrativo, siano fondamentali. Per questo saremmo grati al Sindaco se, in un futuro prossimo, riuscisse a pubblicare i curricula di tutti i componenti dell’amministrazione, delle varie società partecipate e delle Fondazioni. Per il momento abbiamo la certezza unicamente della tessera di partito posseduta, della loggia massonica di appartenenza e al più, dei legami sentimentali con esponenti della giunta. E ciò non ci rincuora. La trasparenza e tutte le promesse fatte dal Sindaco durante la campagna elettorale, per il momento, rimangono al palo.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
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