Se non fosse che i protagonisti non sono Gregorio VII ed Enrico IV di Franconia, ma personaggi di ben più scarso spessore storico, la vicenda della nomina del presidente di GAIA potrebbe ricordare la “lotta per le investiture”, con il sindaco nelle vesti dell’imperatore durante l’umiliazione di Canossa, e un PD versiliese, così come nel XI secolo impero e papato, quanto mai diviso ed in conflitto.
L’ennesima beffa ai danni di Viareggio e Torre del Lago è infatti arrivata con la nomina, alla presidenza della società, di un ex burocrate della cittadina di Forte dei Marmi.
Viareggio è il primo azionista di GAIA (società per azioni) e prassi vuole - in tutti gli organismi societari che operino nel mondo - che, tranne nei casi di esplicita richiesta di altro incaricato, sia il socio di maggioranza ad avere diritto alla scelta del presidente. Il paragone tra Viareggio e Forte dei Marmi, poi, non regge neanche sotto i profili politico, demografico e non ultimo per importanza come contributo versato dai cittadini alla società in questione. Per di più dove era stato presentato un nome di un consigliere provinciale ed ex sindaco, virtualmente al di sopra della singola rappresentanza cittadina e non certo senza esperienza.
Viareggio e Torre del Lago, crediamo, vedranno così politiche tese a privilegiare l'asse Apuano, condotte da una società che già grava sui cittadini in maniera impressionante sia da un punto di vista economico, che di disservizio e non rispetta nemmeno le logiche basiche partecipative nella nomina delle sue cariche sociali.
Se questa non è incapacità amministrativa, poco ci manca. Chi governa la città si trova ad affrontare una realtà che sembra non appartenergli, incapace financo di qualche "malizia" da politico navigato. Si va avanti improvvisando, con la probabilità di pagare molto cara questa situazione in futuro.
Se le cose continueranno così è probabile che questa amministrazione passi alla storia principalmente per le occasioni perse.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
improvvisando come 15 anni fà con l'inceneritore di Falascaia poi ci si trova a dover pagare decine di milioni...
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