martedì 4 febbraio 2014

Siamo ancora una città turistica?


Ormai i problemi che incombono sulla nostra città sono diventati un quaderno di continue lamentele che si perdono nell'assordante vuoto di una amministrazione incapace di prendere alcun provvedimento che tenda a risolvere anche il più piccolo problema. Spazi naturali come le pinete maltrattate e lasciate a se stesse, microcriminalità diffusa, decoro urbano praticamente inesistente, lavori pubblici iniziati sì da altre amministrazioni, ma lasciati a marcire pur nell'imminenza di importanti eventi turistici come il Carnevale. Proprio il Carnevale con l'assenza ancora di una pubblicità diffusa a livello nazionale, o solo regionale, ma anche di una offerta di pacchetti turistici con biglietti di ingresso per i nostri hotel a prezzi calmierati per favorire l'afflusso anche di piccoli gruppi organizzati, già fa capire l'assenza di una volontà turistica e di accoglienza lontana da incentivare nuovi flussi di ospiti e curiosi. Ciliegina sulla torta è stato riportato il grande rifiuto da parte dei nostri hotellier viareggini di ospitare il Premio Gaber portando in Versilia qualche migliaia di ragazzi con i relativi accompagnatori e genitori che avrebbero allegramente invaso la nostra città per tre giorni durante i primi giorni di maggio, periodo si sa di non grande afflusso turistico e che avrebbe comunque visto impegnato un indotto interessante e non facilmente riproponibile con altre manifestazioni locali. Vorremmo ricordare che non si trattava di studenti stranieri o italiani in preda a sfoghi ormonici che talvolta in bassa stagione tendono ad invadere più confusamente le nostre strade e magari diventano il terrore di alcune strutture pagando anche estremamente poco il loro soggiorno, ma un evento culturale importante che avrebbe sancito un legame definitivo fra il Premio Gaber e le città che hanno visto crescere artisticamente il grande cantautore con l'organizzazione di seminari e incontri con studi e approfondimenti per le nuove generazioni. Ma i nostri grandi albergatori viareggini che piangono lacrime di coccodrillo in consigli comunali aperti sulle origini e gli effetti della crisi, ancora una volta sputano sul piatto dove mangiano, tralasciando i veri interessi della città e del suo indotto, anteponendo problemi organizzativi e di comunicazione fra loro, scordandosi dei veri problemi della città e infischiandosi di una crisi anche di turismo del nostro territorio ormai sempre più cenerentola nel panorama mondiale dell'accoglienza e dell'ospitalità del tempo che fu. Cui prodest tutto questo?

MoVimento 5 Stelle Viareggio

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