mercoledì 8 maggio 2013

Il porto deve restare alla città!



Il porto di Viareggio “affonda”. 
E’ il risultato di anni di incapacità di molti amministratori, del peso di interessi e di rendite di posizione consistenti e degli errori e complicità dei politici locali. 
Una condanna senza appello quella espressa dal Movimento 5 Stelle Viareggio. 
La richiesta è netta: è il momento per coloro che sono stati responsabili di questa pesante situazione rendere conto del proprio operato. 
L’accusa rivolta a chi ha amministrato in passato la città prosegue rimarcando la mancata ricaduta economica delle attività di diporto sull’economia della città e la carenza d’iniziativa a fronte della crisi della cantieristica
E’ cosa risaputa che l’insabbiamento del nostro porto è dovuto agli errori di valutazione sulle correnti marine compiute al tempo in cui fu cambiata l’imboccatura d’ingresso del bacino. I sedimenti, che si accumulano lungo la costa in darsena, si spostano da sud a nord e provocano la colmatura progressiva dell’imbocco rendendo impraticabile l’accesso al porto. Nonostante gli anni trascorsi e le ingenti spese sostenute sino ad oggi con l’utilizzo delle costosissime draghe, si continua solo a spostare quello che il mare riporta regolarmente al proprio posto naturale. Anno dopo anno la sabbia ritorna, mentre ingenti somme pubbliche vanno al vento: una spesa che si aggira, per ogni stagione, attorno al milione di euro. 
Nessuna delle tre teorie avanzate a fondamento della ricerca di una soluzione definitiva, avanzate ben 27 anni fa dal prof. Milano dell'Università di Pisa, è stata varata. E questo nonostante il loro inserimento formale nel Piano Regolatore del Porto avvenuta già nel 2007. Agli amministratori locali, succedutisi negli anni, sembra sia piaciuto più l’uso delle draghe, con relative gare d‘appalto e sperpero di astronomiche cifre, che l'individuazione della soluzione definitiva. 
Anche quest’anno, nonostante la grave situazione economica del Comune, sebbene a spese di terzi enti, tre draghe sono state costosamente incaricate di effettuare questa strana opera provvisoria e perpetua, davanti agli scogli in darsena, in prossimità dell'imboccatura e all’altezza di piazza Mazzini, seguendo la linea che delimita il senso della corrente responsabile dell’insabbiamento.
Il Movimento 5 Stelle chiede con forza agli amministratori di oggi e di ieri di indicare quanto è stato effettivamente speso fino ad oggi e di giustificare alla città il motivo per cui si è preferito, in tanti anni, una sequenza costosissima di interventi stagionali piuttosto che concentrare le varie fonti finanziarie e i vari finanziamenti provenienti dalla Regione Toscana in un unico intervento risolutivo. Se il porto dunque vive in condizioni strutturali precarie, che non consente all’indotto che deriva dal diportismo di svilupparsi adeguatamente, non meno pesanti sono i gravami finanziari che pesano sull’intera infrastruttura, a seguito del famigerato debito Ferragamo, regalo che la politica locale di centro destra e di centro sinistra ha lasciato al nostro Comune. ll debito, di ben 12 milioni di euro iniziali, a cui si aggiungono l’ammontare degli interessi pattuiti, che dovrebbe obbligatoriamente essere restituito dall’Ente entro pochi mesi della prossima attività amministrativa, completa il quadro di un porto condotto al disastro. Infatti, in alternativa alla restituzione in tempi cortissimi di quanto impropriamente incamerato dal Comune di Viareggio dopo il blocco dell’assegnazione a Ferragamo dell’area del triangolino avvenuta per sentenza del Tar, l’estinzione del debito potrebbe avvenire tramite la cessione delle azioni di Viareggio Porto a privati. Significa in pratica cedere parte della città, e una sua risorsa importante, unica e irripetibile, a interessi privati
Era forse questo l’obiettivo della politica locale? Nessuno risponderà a questa distruzione di risorse? 
Il Movimento 5 Stelle Viareggio dichiara fermamente che si opporrà a tale soluzione in tutte le sedi e proporrà innanzitutto un referendum cittadino sulla questione. A decidere devono essere i Viareggini e a rispondere del loro operato i veri responsabili di questo disastro. 
Anche per quanto riguarda l'assetto del porto, il Movimento 5 Stelle Viareggio ritiene che le soluzioni ipotizzate con il nuovo piano regolatore del porto, pianificato già nel 2001, debbano essere assolutamente poste all’attenzione della città, in quanto prevedono azioni dispendiose (pari a circa 20 milioni di euro) e tali da snaturare il territorio. 
Il Movimento 5 Stelle Viareggio, sia se chiamato a governare la città, sia dall’opposizione, si batterà per indicare una svolta decisa nella gestione dell’intera area portuale, attraverso una revisione e una nuova assegnazione delle concessioni, per impostare modifiche non strutturali delle darsene e delle banchine e con l’obiettivo ultimo di progettare, assieme agli operatori non speculativi, un rilancio delle attività che si svolgono nell’intera area portuale
E' in questo quadro che va esaminata la nuova soluzione ipotizzata per il ponte girante, anche pensando ad una "darsena del viareggino" nella quale collocare barche di uso giornaliero da parte dei cittadini. Il porto per Viareggio è, e deve diventare, una risorsa e un luogo dove i viareggini possono anche vivere il proprio mare.



MoVimento 5 Stelle Viareggio




Giovedì 9 maggio, alle ore 21.00, il MoVimento 5 Stelle di Viareggio parteciperà al dibattito organizzato presso il bar ristorante "La Contemporanea", in passeggiata Viale Marconi 50, di fronte all'hotel Palace.
Saranno presente il candidato sindaco Maximiliano Bertoni e alcuni dei candidati al consiglio comunale, per esporre il programma completo per la città di Viareggio e rispondere alle domande ed ai dubbi dei cittadini.

Nessun commento:

Posta un commento