Nelle prossime settimane, nel silenzio delle amministrazioni locali e all’insaputa quindi dei cittadini, 750.000 litri di acque radioattive (sulla cui decontaminazione e sicurezza non ci sono certezze) saranno versate nel canale dei Navicelli e poi defluiranno finendo in mare, davanti alle nostre coste, depositandosi nei sedimenti ed entrando nella catena alimentare.
In questo modo i militari del CISAM con la collaborazione e
il supporto tecnico di ARPAT, Enea e Ispra, per mezzo della ditta
appaltatrice Lainsa, hanno deciso di disfarsi delle acque radioattive
del dismesso reattore nucleare di S. Piero a Grado.
Si perché – pare impossibile ma è proprio così! – a
pochissimi chilometri dalle nostre case, in piena zona parco, è
installato dal 1961 un reattore nucleare sperimentale della Marina
Militare, reattore in fase di dismissione. Proprio uno di questi stadi
prevede lo smaltimento delle acque un tempo destinate alla piscina di
raffreddamento. Numerose e dettagliate sono le assicurazioni riguardanti
la non pericolosità delle stesse. Pagine di dati e numeri, formule e
calcoli, ci dovrebbero tranquillizzare sul fatto che non ci saranno
rischi per la salute delle persone e nessun pericolo per l’ambiente.
ARPAT assicura che saranno effettuati campionamenti a scopo
cautelativo, considerando “assai improbabile” che si possano rilevare
livelli di contaminazione.
Cosa accadrà se invece le misurazioni daranno un risultato diverso?
“Assai improbabile “ corrisponde a: nessuna certezza!
Per rifiuti di questo genere si dovrebbe individuare un
sito idoneo allo stoccaggio sicuro e perpetuo, questo però comporterebbe
innumerevoli “ problemi” (intesi come procedure atte alla sicurezza dei
cittadini), tempi dilatati e spese, allora…molto meglio buttare tutto
in mare!
E i nostri amministratori cosa fanno? Perchè coloro che
sono a conoscenza di un fatto così grave non hanno promosso azioni a tal
proposito?
Questo sversamento non s’ha da fare! Le acque radioattive non possono e non devono finire in mare in nessun caso.
I nostri inermi amministratori come sempre “non sanno” e non faranno niente, sarà compito dei cittadini risolvere il problema.
Il Movimento 5 Stelle è già in attività, a livello locale e
a Roma, per fermare lo sversamento assieme ai Comitati e ai Cittadini.
Faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedirne l’effettuazione.
Per rifiuti di questo genere si dovrebbe individuare una soluzione
sicura, condivisa con la popolazione, cosa mai avvenuta in precedenza,
che preservi i cittadini e l’ambiente.
Il MOVIMENTO 5 STELLE
chiede l’istituzione di una Commissione civile indipendente che faccia
nuove analisi verificando l’effettivo stato di decontaminazione delle
acque, studi il modo migliore per evitarne lo sversamento e proponga
metodi alternativi di stoccaggio.
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