martedì 5 novembre 2013

Acque radioattive nel nostro mare?

Nelle prossime settimane, nel silenzio delle amministrazioni locali e all’insaputa quindi dei cittadini, 750.000 litri di acque radioattive (sulla cui decontaminazione e sicurezza non ci sono certezze) saranno versate nel canale dei Navicelli e poi defluiranno finendo in mare, davanti alle nostre coste, depositandosi nei sedimenti ed entrando nella catena alimentare.
In questo modo i militari del CISAM con la collaborazione e il supporto tecnico di ARPAT, Enea e Ispra, per mezzo della ditta appaltatrice Lainsa, hanno deciso di disfarsi delle acque radioattive del dismesso reattore nucleare di S. Piero a Grado.

Si perché – pare impossibile ma è proprio così! – a pochissimi chilometri dalle nostre case, in piena zona parco, è installato dal 1961 un reattore nucleare sperimentale della Marina Militare, reattore in fase di dismissione. Proprio uno di questi stadi prevede lo smaltimento delle acque un tempo destinate alla piscina di raffreddamento. Numerose e dettagliate sono le assicurazioni riguardanti la non pericolosità delle stesse. Pagine di dati e numeri, formule e calcoli, ci dovrebbero tranquillizzare sul fatto che non ci saranno rischi per la salute delle persone e nessun pericolo per l’ambiente.

ARPAT assicura che saranno effettuati campionamenti a scopo cautelativo, considerando “assai improbabile” che si possano rilevare livelli di contaminazione.
Cosa accadrà se invece le misurazioni daranno un risultato diverso?
“Assai improbabile “ corrisponde a: nessuna certezza!
Per rifiuti di questo genere si dovrebbe individuare un sito idoneo allo stoccaggio sicuro e perpetuo, questo però comporterebbe innumerevoli “ problemi” (intesi come procedure atte alla sicurezza dei cittadini),  tempi dilatati e spese, allora…molto meglio buttare tutto in mare!

E i nostri amministratori cosa fanno? Perchè coloro che sono a conoscenza di un fatto così grave non hanno promosso azioni a tal proposito?
Questo sversamento non s’ha da fare! Le acque radioattive non possono e non devono finire in mare in nessun caso.

I nostri inermi amministratori come sempre “non sanno” e non faranno niente, sarà compito dei cittadini risolvere il problema.
Il Movimento 5 Stelle è già in attività, a livello locale e a Roma, per fermare lo sversamento assieme ai Comitati e ai Cittadini. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedirne l’effettuazione. Per rifiuti di questo genere si dovrebbe individuare una soluzione sicura, condivisa con la popolazione, cosa mai avvenuta in precedenza, che preservi i cittadini e l’ambiente.

Il MOVIMENTO 5 STELLE chiede l’istituzione di una Commissione civile indipendente che faccia nuove analisi verificando l’effettivo stato di decontaminazione delle acque, studi il modo migliore per evitarne lo sversamento e proponga  metodi alternativi di stoccaggio.

 

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