Cittadini che quando avanzano le loro istanze ottengono in risposta confronti negati o un imbarazzante silenzio. Tutto ciò a dimostrare una poca attenzione alle regole democratiche, oltre a un forte disprezzo verso chi è solo di disturbo perché critica e non la pensa in modo conforme, come gli avversari politici: un atteggiamento che stona per un primo cittadino, soprattutto quando questo mette sulla propria pagina fb dei babbuini come rappresentazione di esponenti politici a lui poco congeniali. Faccia un po’ di autocritica, il Signor Sindaco: non è un caso se ha tutti contro, si chieda umilmente il perché ed esca fuori da certe logiche per fare finalmente il bene della città senza additare di mero ostruzionismo coloro che invece sono quelli che ogni volta l'ostruzionismo lo patiscono, davanti a mezze verità e programmi parzialmente svelati di cui si percepisce l'effetto deflagratore solo all'ultimo minuto, quando resta ben poco da fare; che cominci a spiegare finalmente come intende governare il dissesto e pilotare la città verso un futuro migliore, magari anche a quelli che si sono trovati le porte della piscina inesorabilmente sprangate per effetto del provvedimento del Tribunale Fallimentare. Tanto più quando il Giudice, valutando l'operato dell'amministrazione, scrive che questa non ha saputo, senza per di più addurre alcuna motivazione, mettere in campo nei tempi previsti i provvedimenti necessari alla riorganizzazione delle attività già svolte dalla società fallita, determinando una proroga di due mesi dell’esercizio provvisorio della società Patrimonio che taglia fuori la (costosa) gestione degli impianti sportivi. La chiusura della piscina è solo il primo effetto del provvedimento che riporterà in capo a qualche giorno tutti gli impianti della Patrimonio nelle mani del Comune, e vorremmo capire cosa dobbiamo aspettarci visto che già si sente parlare qualcuno di vendita; tanto più che la piscina comunale risulta impianto gravato anche da ipoteca per aver dovuto soccombere dinnanzi al contenzioso con la “Ninfea”, a cui nessuno, e le responsabilità vanno a ritroso nei tempi, si è mai preoccupato di fare opposizione, precedente addirittura al crac della Patrimonio. Sull'onda di quanto sta succedendo e delle pieghe che sta prendendo la faccenda in riferimento alle gravi ripercussioni sulla città è stata quindi convocata per domani (giovedì 7 aprile) dalla nostra consigliera Annamaria Pacilio la Commissione vigilanza e controllo sulla Viareggio Patrimonio, di cui la stessa è Presidente. Adesso l'amministrazione non può indugiare oltre. Giusto per riepilogare: Teatro Jenco chiuso, Principe di Piemonte chiuso, piscina chiusa: sicuri si cambia..ma la serratura, se vogliamo entrare.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
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