Delusione e
preoccupazione. Sono questi i sentimenti che suscitano le nomine per
il C.d.A. della Viareggio Porto S.p.a. e che si inseriscono nel solco
dalle precedenti designazioni, di certo non tracciato su basi di
professionalità e competenze.
Verrebbe anche da dire
che, forse, le stesse erano anche prevedibili in quanto i debiti
politici – è noto a tutti – prima o poi devono essere saldati.
Ecco dunque che tra i neo
consiglieri leggiamo il nome di Giovanni Giannerini, ex segretario
locale del Partito Comunista prima e del Partito Democratico poi,
nonché autentica guida e conduttore della campagna elettorale del
centro-sinistra ed in particolare del sindaco Betti, di cui sono
ignote le conoscenze ed esperienze in materia.
Proseguendo poi troviamo
Fabiano Frosini, segretario del Partito dei Comunisti Italiani, già
consigliere della Viareggio Porto S.p.a. ai tempi della gara di
privatizzazione, da cui è scaturita la ben nota vicenda con
Ferragamo che oggi rischia di mettere in ginocchio l’Amministrazione
e la città. Non c'è che dire un bel curriculum.
Ed infine l'ultima
nomina, quella dell'avvocato Riccardo Carloni, lo stesso di cui
l'attuale Presidente del Consiglio Comunale è collega d’ufficio.
Non discutendo qua le sue competenze in materia gius-lavoristica e di
diritto in genere, il carattere dei rapporti personali ci sembra dato
sufficiente a fondare l’inopportunità di tale nomina.
A gettare poi un'ombra
inquietante su tutta la vicenda è l'appartenenza di quest'ultimo
alla massoneria. Il suo nome è infatti facilmente reperibile nelle
liste che si trovano con una banale ricerca su internet, assieme a
quello di altri personaggi più o meno vicini a questa
amministrazione. Ci chiediamo come mai una tale concentrazione di
massoni conclamati.
Da sottolineare anche
l'età media dei nominati, piuttosto elevata, specie per
un'amministrazione che in campagna elettorale aveva fatto del
rinnovamento la propria bandiera. Forse la “longa manus” di un
certo parlamentare di zona è calata imperiosa sulla città?
Ma a sinistra non hanno
niente da dire su tutto questo? Dove sono finiti i duri e puri che
promettevano di non fare sconti al sindaco?
Ricordiamo che i
componenti del C.d.A. andranno ad eleggere il presidente della
Viareggio Porto, atteso per risolvere definitivamente la vertenza con
Ferragamo e che avrà come obiettivo quello di risollevare l'azienda,
investita anche da indagini della magistratura.
Se queste sono le
premesse cosa ci dobbiamo attendere?
MoVimento 5 Stelle
Viareggio
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