Dum
Romae consulitur, Saguntum expugnatur.
Mentre la politica viareggina si interroga e discute, rigorosamente del nulla, la situazione del turismo in città si fa ogni giorno più fosca, a dispetto dei segnali di ripresa che interessano il resto della Toscana.
I dati danno la regione tra le prime tre in Italia per presenze, con tre città nella top 20: Firenze (al secondo posto tra Roma e Venezia) Siena e Pisa. Quasi ovunque le categorie economiche festeggiano, seppur con le dovute cautele, per l'ottimo ponte pasquale. Quasi ovunque appunto, tranne che a Viareggio, dove a farla da padrone sono unicamente il turismo pendolare e quello "mordi e fuggi". E vista l'imposizione fiscale elevatissima - IUC su tutti, che si annuncia anche peggiore della ex TARES - è sempre più difficile per le attività restare aperte, figuriamoci investire.
Ci si aspetterebbe allora che, nei limiti delle possibilità, l'amministrazione facesse il possibile per ravvivare il panorama dell'offerta locale, per cercare di intercettare un minimo di quei flussi turistici che interessano la regione.
Invece - tranne la futile delibera sull'intrattenimento - la situazione è tragica e le proposte rasentano lo zero.
Il ponte pasquale non ha offerto praticamente niente ai pochi turisti capitati in città, se non la serie - che si allunga ogni giorno di più - di lavori pubblici lasciati a metà ed un degrado imperante.
Ed ancora peggio si annuncia l'estate ormai alle porte. Non esiste un cartellone di eventi e se anche esistesse, sarebbe desolatamente vuoto. Il Carnevale estivo, ormai ultimo evento di rilevo per i giovani, sembra definitivamente scomparso dai radar, forse per la gioia di qualcuno. Non ci sono certezze sulla stagione del Pucciniano. Non sembra ci siano intenzioni di riprendere in mano il progetto CRODA. Non è previsto niente sulle Marine, per la Passeggiata o per il Mercato. Neanche una delle "notti bianche" che l'anno scorso erano state bandiera per la maggioranza. Insomma buio totale.
Con queste premesse sarà difficile per Viareggio rialzare la testa.
Mentre la politica viareggina si interroga e discute, rigorosamente del nulla, la situazione del turismo in città si fa ogni giorno più fosca, a dispetto dei segnali di ripresa che interessano il resto della Toscana.
I dati danno la regione tra le prime tre in Italia per presenze, con tre città nella top 20: Firenze (al secondo posto tra Roma e Venezia) Siena e Pisa. Quasi ovunque le categorie economiche festeggiano, seppur con le dovute cautele, per l'ottimo ponte pasquale. Quasi ovunque appunto, tranne che a Viareggio, dove a farla da padrone sono unicamente il turismo pendolare e quello "mordi e fuggi". E vista l'imposizione fiscale elevatissima - IUC su tutti, che si annuncia anche peggiore della ex TARES - è sempre più difficile per le attività restare aperte, figuriamoci investire.
Ci si aspetterebbe allora che, nei limiti delle possibilità, l'amministrazione facesse il possibile per ravvivare il panorama dell'offerta locale, per cercare di intercettare un minimo di quei flussi turistici che interessano la regione.
Invece - tranne la futile delibera sull'intrattenimento - la situazione è tragica e le proposte rasentano lo zero.
Il ponte pasquale non ha offerto praticamente niente ai pochi turisti capitati in città, se non la serie - che si allunga ogni giorno di più - di lavori pubblici lasciati a metà ed un degrado imperante.
Ed ancora peggio si annuncia l'estate ormai alle porte. Non esiste un cartellone di eventi e se anche esistesse, sarebbe desolatamente vuoto. Il Carnevale estivo, ormai ultimo evento di rilevo per i giovani, sembra definitivamente scomparso dai radar, forse per la gioia di qualcuno. Non ci sono certezze sulla stagione del Pucciniano. Non sembra ci siano intenzioni di riprendere in mano il progetto CRODA. Non è previsto niente sulle Marine, per la Passeggiata o per il Mercato. Neanche una delle "notti bianche" che l'anno scorso erano state bandiera per la maggioranza. Insomma buio totale.
Con queste premesse sarà difficile per Viareggio rialzare la testa.
Il timore è che
molte attività commerciali non vedano l'anno nuovo, impoverendo ulteriormente il
tessuto economico cittadino ed amplificando una crisi che, solo in questa città,
non sembra avere fine.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
MoVimento 5 Stelle Viareggio
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