Il Consiglio Comunale congiunto sul nuovo PIT della Regione rappresenta
una bruttissima pagina per la politica versiliese, per le Alpi Apuane e
per chi in questi bellissimi luoghi abita e lavora.
Si è persa l'ennesima occasione per guardare al futuro di questa parte di Toscana, per ripensare una monocultura, quella del marmo, ormai divenuta palesemente insostenibile, ambientalmente ed economicamente. Non è più possibile continuare a saccheggiare le montagne, sorgenti delle nostre acque devastando paesaggi riconosciuti patrimonio universale dell'Unesco.
Il Parco delle Apuane è stato istituito con il nobile scopo di proteggere la natura e non permettere a pochi “prenditori” del marmo di arricchirsi su un bene comune non rinnovabile. Conservare l’artigianato, la storia e la cultura di un territorio non significare necessariamente distruggere le montagne.
Ogni giorno decine di blocchi del nostro marmo prendono la via del mare per paesi dove la manodopera costa un terzo della nostra, mentre l'80% dell'estratto è rappresentato da granulato per riempimenti e dentifrici.
Nel Consiglio di martedì la platea di sindaci PD e consiglieri PdL di pseudo opposizione ha deciso per tutti i cittadini, quasi senza votazione. Tutti contrari nonostante le nostre montane siano già svuotate e ridotte a groviera e i fiumi sottoposti al continuo inquinamento da residui di lavorazione. Con bonifiche che, da sole, basterebbero a far lavorare decine di uomini per anni.
Il PIT non rappresenta un attentato all'economia locale, in quanto prevede la dismissione graduale delle cave in area parco previa ricollocazione/tutela dei lavoratori, è stato inoltre elaborato da comitati e associazioni un piano economico alternativo.
Si è persa l'ennesima occasione per guardare al futuro di questa parte di Toscana, per ripensare una monocultura, quella del marmo, ormai divenuta palesemente insostenibile, ambientalmente ed economicamente. Non è più possibile continuare a saccheggiare le montagne, sorgenti delle nostre acque devastando paesaggi riconosciuti patrimonio universale dell'Unesco.
Il Parco delle Apuane è stato istituito con il nobile scopo di proteggere la natura e non permettere a pochi “prenditori” del marmo di arricchirsi su un bene comune non rinnovabile. Conservare l’artigianato, la storia e la cultura di un territorio non significare necessariamente distruggere le montagne.
Ogni giorno decine di blocchi del nostro marmo prendono la via del mare per paesi dove la manodopera costa un terzo della nostra, mentre l'80% dell'estratto è rappresentato da granulato per riempimenti e dentifrici.
Nel Consiglio di martedì la platea di sindaci PD e consiglieri PdL di pseudo opposizione ha deciso per tutti i cittadini, quasi senza votazione. Tutti contrari nonostante le nostre montane siano già svuotate e ridotte a groviera e i fiumi sottoposti al continuo inquinamento da residui di lavorazione. Con bonifiche che, da sole, basterebbero a far lavorare decine di uomini per anni.
Il PIT non rappresenta un attentato all'economia locale, in quanto prevede la dismissione graduale delle cave in area parco previa ricollocazione/tutela dei lavoratori, è stato inoltre elaborato da comitati e associazioni un piano economico alternativo.
Opporsi all’unico strumento di difesa del territorio è da
condannare come atto di poca lungimiranza, insensibilità e di
perpetuazione di privilegi ormai anacronistici.
Per questo il M5S, unica voce fuori dal coro, ha votato orgogliosamente contro chi si oppone ad un futuro migliore per la secolare storia del nostro territorio, i nostri figli e per le generazioni a venire.
MoVimento 5 Stelle Viareggio/Versilia
Per questo il M5S, unica voce fuori dal coro, ha votato orgogliosamente contro chi si oppone ad un futuro migliore per la secolare storia del nostro territorio, i nostri figli e per le generazioni a venire.
MoVimento 5 Stelle Viareggio/Versilia
oggi due sole righe sul Tirreno...
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