lunedì 21 marzo 2016



In merito a quanto accaduto allo sportello Inps di Viareggio, ci preme esprimere alcune considerazioni riguardo a quel cartello affisso negli uffici  di via Garibaldi, che non avremmo mai voluto leggere.
Quando si arriva a non aver più rispetto per un ufficio preposto all'erogazione della pensione, dell'indennità di disoccupazione e di consulenza sul nostro stato di previdenza sociale, significa che si è perso definitivamente il senso civico, il rispetto per lo Stato e per chi ci rappresenta.
Dobbiamo interrogarci sul perché di queste azioni violente, ma la triste risposta la noi la conosciamo già.
A differenza di quanto annunciato dalla propaganda della stampa monopolizzata da un "renzismo berlusconiano", la società italiana sta drammaticamente regredendo sotto tutti i punti di vista, economico, culturale, lavorativo ed assistenziale.
Mentre si continua a dire che l’Italia è in crescita, e tutto va bene alla faccia dei soliti gufi,  a Viareggio i cittadini prendono reiteratamente a pugni e calci gli uffici dell' Inps, forse perché esasperati, disperati, e davanti a quello che sentono come un torto subìto, scaricano davanti a una porta chiusa (quella dello Stato) tutta la loro rabbia e frustrazione. L’unico modo, seppur incivile per ribellarsi e far sentire le loro ragioni a un sistema che invece di essere dalla loro parte è percepito come maligno e ostile?
Ogni giorno si assiste a manifestazioni di crescenti ed inquietanti segnali di insofferenza verso un muro che si è creato tra i cittadini contribuenti e le Istituzioni. La percezione di essere continuamente inascoltati, addirittura frodati dalle Istituzioni alle quali molti cittadini avevano riposto fiducia è sempre più avvertita, con la lenta scomparsa del lavoro, i trattamenti salariali ridotti a livelli di schiavitù, il mancato rispetto dei diritti minimi, l'acqua e il servizio di raccolta rifiuti con costi altissimi, le infrastrutture fatiscenti ed economicamente insostenibili, i trasporti sempre meno di qualità e sempre più  onerosi, le esose tasse sulla casa, sugli autoveicoli, sul lavoro, sui beni di consumo, sulle prestazioni sanitarie, il tutto stretto dentro  un'implacabile morsa economica che attanaglia chi per tutta la vita ha fatto onestamente il proprio lavoro ed oggi finisce nell'incertezza e nell'insolvenza, facendo sentire i cittadini completamente abbandonati anche davanti a uno sportello dove si sancisce implacabilmente la propria inadeguatezza al sistema.
La situazione creatasi con il pubblico negli uffici dell’Inps di Viareggio non ha nei dipendenti e soprattutto nella riconosciuta umanità e professionalità del suo direttore delle particolari colpe, essi stessi sono delle vittime che attraverso il loro onesto impegno sono un “filtro”, il primo livello, la faccia dello Stato, quella più accessibile davanti alla quale i cittadini manifestano  il proprio dissenso. La gente comincia ad essere stufa e se certi gesti sono deprecabili, diventano sempre più comprensibili per l'opinione pubblica. Il nostro auspicio è che nonostante l'esasperazione sia palpabile, i cittadini si riapproprino della loro dignità attraverso un impegno civile che li veda protagonisti  in prima persona senza delegare a nessun altro, se non a se stessi, l’onere e l’onore di essere al centro di un cambiamento, pacifico ma al tempo stesso rivoluzionario, che costruisca un’alternativa a questo sistema,  in modo consapevole e determinato. 



MoVimento 5 Stelle Viareggio

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