Il MoVimento 5 Stelle Viareggio continua a interessarsi della scuola e
questa volta si occupa dei metodi e delle scelte pedagogiche che il direttivo
di ogni istituto fà.
Siamo infatti convinti che accanto alla tutela del diritto allo
studio, che resta per noi un principio fondamentale, ci debba sempre essere
anche una grande attenzione all'educazione che formerà i cittadini di domani.
Attraverso il continuo dialogo con le famiglie dei bambini che
frequentano le scuole viareggine, sono emersi una serie di dubbi sulla
inclusività e sulla opportunità di alcune scelte pedagogiche, in riferimento a
frasi o poesie proposte.
Leggendole, infatti, ci si accorge di gravi mancanze di attenzione
alle diversità sociali, territoriali e individuali di ogni bambino.
Spesso i piccoli tornano a casa con molti dubbi che nascono proprio a
causa di frasi dettate, scritte alla lavagna o scelte dalle insegnanti a
scuola.
Proponiamo solo alcuni esempi: "La zebra corre veloce come il
papà" oppure "Correre nei prati, mangiare gelati con mamma e papà,
questa è la vera felicità".
Andiamo ad analizzare socialmente le frasi e a porci alcune domande.
1) Un papà che soffre di obesità, sarà mai in grado di farlo? No.
2) Un papà disabile, potrà correre come una zebra? No.
3) Tutti i bambini hanno un papà? No.
E ancora:
1) Un bambino con deficit deambulatori o con disabilità non potrà
correre nei prati, quindi non potrà mai essere felice? Secondo la poesia sembrerebbe
di sì.
2) Mangiare gelati con mamma e papà. Si ripropone un modello familiare
unico e non si considerano le famiglie mono genitoriali oppure omogenitoriali o
ancora famiglie dove entrambi i genitori hanno affidato i loro figli ai nonni
per una moltitudine di motivi.
3) Mangiare gelati. Questa frase indica che coloro che non possono
mangiarli a causa di ristrettezze economiche o a causa di
intolleranze/allergie alimentari, oppure perché di filosofia vegana, non
saranno veramente felici.
Adesso ci chiediamo, quale sentimento vivrà il bambino che ha un padre
che non correrà mai come una zebra? Un bambino che non potrà mangiare gelati?
Uno che non potrà correre nei prati?
Vivrà un sentimento di profonda inadeguatezza e tale emozione potrà
suscitare una rabbia repressa o manifesta, che potrebbe non venir compresa
dall'insegnante stesso, il quale nella maggioranza dei casi incolpa la mancata
educazione familiare.
Tuttavia, se l'insegnante andasse a ritroso e facesse un'analisi non
solo logica o grammaticale, dei testi o delle frasi proposte ai suoi bambini,
si renderebbe conto invece che la causa del malessere interiore del bambino è
proprio la scelta pedagogica di alcune frasi proposte durante la lezione.
La lotta al bullismo, all'aggressività, alla rabbia repressa deve
partire dal basso e la scelta di determinate frasi, testi narrativi, poesie, ha
sviluppato in passato e continua a sviluppare il nostro essere individui
sociali.
I bambini sono gli adulti di domani e questa è una frase che dovrebbe
spingerci ad essere un pò meno superficiali.
Il Movimento 5 Stelle Viareggio è attento alle emozioni dei bambini e
per questo chiede alle insegnanti, maestre, educatrici, di fare attenzione non
solo alla grammatica di una frase, ma anche e soprattutto a quale sentimento
quella frase può far nascere.
Chiediamo, da parte degli insegnanti, la giusta empatia.
MoVimento 5 Stelle Viareggio
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