giovedì 8 gennaio 2015

Il Carnevale discrimina i bambini non residenti

L'obbligo di pagamento del biglietto per l'ingresso ai corsi mascherati per i bambini non residenti è una pessima idea e ci lascia stupefatti.
Il Movimento 5 Stelle Viareggio vuole ricordare a chi ha preso questa decisione che tutti i bambini sono uguali e hanno gli stessi diritti, senza nessuna distinzione di sorta.
Il Movimento, inoltre, sottolinea che un'ulteriore ragione per cui l’uguaglianza, intesa come "uguaglianza nel diritto", merita di essere custodita e promossa, è la sua connessione strutturale con la giustizia, di cui essa è, intuitivamente, un requisito costitutivo.
Per Aristotele l’uomo ingiusto è colui che vuole avere più di quanto gli spetta, cioè chi è nemico dell’uguaglianza; mentre l’uomo giusto è colui che rispetta l’uguaglianza. 
Vi è dunque un nesso diretto fra uguaglianza e giustizia.
Chiediamo con grande forza e a voce alta che tale decisione venga rivista.
Probabilmente chi commissaria la Fondazione Carnevale non ha, per storia e cultura personali, capito qual è il vero spirito del Carnevale e come la sua peculiarità sociale e popolare sia rivolta principalmente a quei bimbi che oggi vorrebbero usare per far cassa, dopo che per anni sono state depauperate le risorse pubbliche in maniera scellerata dai soliti partiti. 
Nessuno a nostro avviso può arrogarsi il diritto di togliere un sogno a un bambino in cambio di soldi, anche se questi servono per mantenere e favorire la manifestazione più sentita dai viareggini.
Inoltre, dal punto di vista dell'accoglienza turistica, è un vero suicidio collettivo che porterà inutili polemiche che allontaneranno, se non lo faranno già la iniqua tassa di soggiorno o esosi parcheggi delle auto private, numerose famiglie che dovranno fare i conti non solo con una crisi strutturale, ma anche con conti sempre più salati per potersi godere un giorno di spensierata felicità nei nostri lidi.


MoVimento 5 Stelle Viareggio

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